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Autore: radioactive    14/11/2012    4 recensioni
«Mi hai fatto preoccupare.» Mormorò, guardandosi attorno alla ricerca di qualche videocamera – dell’Ordine o di Mundus che fosse – che potesse in qualche modo spiarli.
Il cacciatore di demoni si avvicinò a lei, mettendole una mano sul fianco facendola poi scivolare fino ai reni, se la tirò contro, inarcandole la schiena. «Ripetilo.» Un sorriso tenero gli dipinse il volto, la mano bene aperta sulla sua schiena.

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[Datherine (aiutaci a rendere il nome del pairing ufficiale!)]
>Se non vi piace DmC Devil May Cry è inutile che ve la prendete con me, io non faccio parte della capcom e insultarmi non cambierà le cose, se poi, deridere i fan a cui il nuovo gioco ha fatto piacere vi fa sentire più potenti e via dicendo, oddio, sono fatti vostri.
Una flash-fic con qualche parole in più, nya~
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante, Kat
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sun.

-Sole.-

 

 

 

 

«“Io volevo proteggerti, volevo proteggervi tutti! Volevo restare al tuo fianco senza

 svegliarmi domattina  e scoprire che eri corso di nuovo a farti ammazzare, e che questa volta o quella dopo o

quella dopo ancora sarebbe stata quella buona, e non ti avrei più trovato steso sull’asfalto,

non ti avrei portato a casa per curarti e per vederti aprire gli occhi

una volta ancora, perché di te sarebbe rimasta solo cenere.”»

                                                                                                              ~quando il diavolo ti accarezza, cap.24

 

 

 

 

 

 

 

Il sole stava abbandonando lentamente Limbo City, nascondendosi dietro i palazzi e dando a questi un'aura sinistra, più del solito. Gli uomini d'ombra sembravano non far caso a lei, invisibile anima che girava per quelle strade.

Lo cercava, lo cercava quasi disperata. I passi rimbombavano muti, i suoni opachi provenienti dalla città invece le riempivano la testa, impendendole di concentrarsi. «La prossima volta che fa una cosa del genere io…―» borbottò, fermandosi e alzando gli occhi verso una palazzina di qualche piano con una scritta: “kill dante”: non sapeva se essere sollevata o preoccupata, non che fosse la prima volta che la città volesse ucciderlo, certo, ma non si può mai sapere. Qualche secondo dopo una massa non definita venne scaraventata dall’alto contro il suddetto palazzo, dopo il polverone, il demone – constatò poi Kat – si era disciolto, sparito. E Dante era lì: sospirò sollevata. Rimase distante da lui, imbucandosi in un vicolo logoro, aspettando che finisse il lavoro o, secondo la dottrina Dantesca, di divertirsi.

«Il Capo ti ucciderà» borbottò  usando le sue doti in modo che potesse sentirla sebbene avesse un volume molto basso e ci fosse parecchio casino.

«Sto facendo il mio lavoro, perché dovrebbe uccidermi?» Ridacchiò lui, fermandosi finalmente e rimettendo al suo posto Rebellion, si passò una mano tra i capelli, come sempre.

 

Il  vicolo era ritornato reale e ora Catherine possedeva una consistenza. Il Limbo non c’era più. «Mi hai fatto preoccupare.» Mormorò, guardandosi attorno alla ricerca di qualche videocamera – dell’Ordine o di Mundus che fosse – che potesse in qualche modo spiarli.

Il cacciatore di demoni si avvicinò a lei, mettendole una mano sul fianco facendola poi scivolare fino ai reni, se la tirò contro, inarcandole la schiena. «Ripetilo.» Un sorriso tenero gli dipinse il volto, la mano bene aperta sulla sua schiena.

«Neanche per sogno.» Stizzì Kat, ironica, girando il volto da un lato, bofonchiando maledizioni senza nessun senso logico e reali conseguenze. «Vai a casa, Dante.» Intendendo la roulotte, non avrebbe mai passato la notte nell’Ordine se non fosse costretto a farlo.

La baciò possessivo, senza pudore o il permesso, non ne aveva il bisogno.  Si staccò respirandole di proposito sulle labbra rosee, lasciandole poi la vita. Si girò sorridendo sornione, alzò una mano a pugno tenendo tesi solo il medio e l’indice, muovendo poi con un piccolo scatto verso il basso. «Ci vediamo.» Disse suadente, prima di girare l’angolo.

Prima che Kat potesse rendersi conto di tutto, lui se n’era già andato, si allungò oltre il vicolo a guardare verso la direzione che prese: sparito.

E con lui anche il sole.

 

 

 

 

 

 

Sun.

¬end.

 

 

 

 

 

Una flash-fic con qualche parole in più, nya ~

In realtà non ha alcun spessore e non dice esattamente un cazzo, ma devo assolutamente riprendere a scrivere e questo mi sembra il modo migliore per farlo ;___;

In tutti i casi, se qualcuno l’apprezza sono ben felice! ~

Non c’è una vera storia dietro, è solo per sputare fuori una Datherine a caso(?).

Il problema è che ho un sacco di idee, ma troppi impegni e lo sapete anche voi com’è la vita(??).

Pure le note d’autore brevi.. faccio schifo. ;A;

Vi lascio, và.

Buona giornata~ ♡

 

the worst toilet in Scotland ●

 

   
 
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