I'm in love with you, and all your little things.




'Chiudi gli occhi' le disse, guardando la ragazza con un sorriso spettacolare.

'Che cosa?!' continuò la ragazza, dubbiosa.

'Si dai, chiudi gli occhi'

'Ma perché?!'

'Li chiudi gli occhi oppure no?!' ribattè esaltato, lui.

'Okkey, li chiudo' concluse la ragazza, con un sospiro.

Allora, il riccio, prese la ragazza dai lunghi capelli mori per mano e la portò con sè, assicurandosi che abbia sempre gli occhi ben chiusi. Man mano che avanzavano il passo, Harry stava attento a non far inciampare la sua fanciulla.

Harry non cercava la perfezione in una ragazza, cercava la semplicità, cercava lei.

Kate, per il riccio, era la perfezione. Era tutto quello che cercava in una ragazza, ed era, sopratutto, tutto ciò di cui lui aveva bisogno. Per lui, quella ragazza, era il centro dell'universo dove sempre e per sempre sarebbe voluto essere.

'Allora, siamo arrivati?' domandò Kate, ad un certo punto.

'Quasi amore, non avere fretta' esclamò Harry, dolce come mai era stato prima d'incontrare lei.

Continuarono a camminare e Kate non ne aveva la minima idea di dove, quel pazzo del suo ragazzo, la stesse portando.

Improvvisamente sentì il pavimento farsi morbido, quasi fosse sabbia.

'Okkey, ora siediti' disse Harry fermandosi improvvisamente.

'Oh Harry, ti prego non fare stronzate' esclamò la mora, sbuffando.

'Ti fidi di me?' domandò poi, il riccio. La ragazza annuì e si sedette. Ora ne era sicura, erano in spiaggia.

Poco dopo fece lo stesso il ragazzo, poggiandosi proprio accanto a lei.

'Posso aprire gli occhi?'

'No' rispose secco.

'Oh ma andiamo..'

'Si scema, aprili' disse il riccio, sorridendo.

Kate, senza esitare, aprì gli occhi e non potè evitare di notare i petali di rose rosse sparse sulla sabbia, proprio sotto di loro e le candele accese, che giacevano attorno a loro.

La ragazza si guardò attorno più e più volte, con un sorriso stampato in faccia, per poi fermare il suo sguardo su quello del suo ragazzo.

'Perché? - domandò la ragazza, per poi riprendere la domanda, accorgendosi di esser stata troppo fredda - Cioè, voglio dire, perché?' ribattè, sorridendo come una specie di ebete.

Harry, in tutta risposta, prese delle chiavi dai suoi jeans e le fissò, per poi tendere la mano alla ragazza.

'Io continuo a non capire..' disse la ragazza, accorgendosi che in quel momento stava davvero facendo la figura della cogliona. Harry le si avvicinò e le stampò un bacio.

'Io.. Io volevo chiederti se.. se per caso tu..' abbassò lo sguardo, visibilmente intimidito.

'Se? Se io?' lo incorraggiò lei, avvicinandosi e alzandogli il mento con un dito, cercando di dargli sicurezza con un sorriso, un sorriso che solo lei sapeva fare. 

Harry pensava che era stato molto fortunato ad avere, tutta per sè, una ragazza del genere.

L'amava, e l'amava anche più di qualunque altra cosa al mondo. Avrebbe affrontato tutto e tutti pur di stare con lei, e sentiva che anche lei provasse le stesse cose per lui, ne era certo! Ne era certo perché lei c'era sempre per lui, come lui per lei d'altronde. Lei riusciva a dargli forza con un sorriso, ma non con un semplice sorriso, con il suo di sorriso.

'Sono ormai sei anni che stiamo insieme. - prese una piccola pausa - E io ho capito che voglio tornare a casa, dopo una giornata stancante e trovare te che mi aspetti con ansia, voglio addormentarmi con il tuo profumo che mi inonda le narici, voglio stringerti la notte quando c'è un temporale o semplicemente quando il cielo è sereno e voglio svegliarmi accanto a te, con i tuoi capelli ribelli che mi solleticano il viso. Bhe, Kate, vuoi vivere con me? Vuoi stare con me per sempre, fin quando il destino vorrà?'

La ragazza non rispose. Le luccicavano gli occhi, si sentiva bene, bene come non mai. Si sentiva amata, si sentiva paralizzata ma sopratutto, si sentiva di dire sì, sentiva anche lei il bisogno di vivere con quel ragazzo.

'Si, si Harry, si!' annuiva, piangeva e sorrideva allo stesso tempo. Tremava, sì, e quello era una delle tante piccole cose che piacevano ad Harry.

Il ragazzo la prese e le strinse le guancie, per poi baciarla. In quel bacio cercava di trasmettere tutti i 'ti amo' non detti per paura, o forse, quando litigavano, per orgoglio. In quel bacio cercava di trasmettere tutto l'amore per lei. In quel bacio, infine, cercava di trasmettere ogni piccola parte di sè, facendo sì che quella ragazza sia la sua metà, come d'altronde, già lo era da ben sei anni.