Come tutte le mattine da diverso tempo ormai, Regina entrò con passo deciso nell'enorme stanza dalle tonalità grige e si fermò davanti al suo prezioso specchio magico.

-Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?-

La domanda rimbombò in quella stanza cupa e la sua immagine apparve nello specchio.

“Oh Regina come ti sei ridotta? I tuoi occhi, che quel giorno mi fecero innamorare, oggi non trasmettono più nulla a parte rabbia e odio. Parlano solo di quello. Eppure quel maledettissimo giorno ho visto qualcosa in te, una luce particolare. Dove è finita ora? Io ti amavo...ti amavo con tutto me stesso e tu invece mi hai usato. Mi hai mosso sulla tua scacchiera con l'inganno. Tu, il mio vero amore. Per te ho ucciso l'uomo che mi ha liberato dalla lampada colando a picco nell'ingratitudine, ma non mi importava. Io accecato dall'amore e tu dall'odio. Tu conseguivi il tuo folle piano di vendetta, mentre io rinunciavo alla libertà per amore tuo. Io il più sciocco tra gli sciocchi. Sai una cosa? Non ti sopporto. Il solo guardarti mi irrita, mi innervosisce e vorrei poter scomparire nel nulla. Ma se io sparissi per sempre o mi rompessi in mille pezzi chi appianerebbe le tue insicurezze e verrebbe a patti con la tua arroganza? Regina, chi? Però lo devo fare. Non capisci? Lo devo fare così sarò libero di nuovo.”

-Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?- domandò Regina seccata per aver ripetuto la stessa domanda due volte.

Non era il tipo di persona abituata a chiedere.

-Tu mia regina-

la donna sorrise inconsciamente e soddisfatta lasciò la stanza.

“Ho bisogno di un po' di tempo. Ora non sono ancora pronto, lo so. Forse domani.”