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Autore: pumpinblood    14/11/2012    2 recensioni
'Perchè non me l'ha detto?' si domandava e purtroppo riusciva ad arrivare all'unica conclusione che gli sembrava ovvia, ripensando a come aveva cacciato Harry da quella camera di albergo e al fatto che ora avrebbe dormito da solo, senza poter respirare il profumo dell'unico ragazzo che avrebbe mai voluto incontrare.
[HARRY/LOUIS NON ESPLICITO]
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Non dirgli che non torno a Londra, sarà solo per qualche giorno, prometto » Questa era l' ultima frase che Harry Styles disse a Liam Payne prima di vederlo dirigersi verso l'ascensore con due valigie piene di vestiti mal messi e di chiudere la porta della sua stanza d'albergo in pieno centro di New York accennando un mezzo sorriso stanco. Quell'edificio composto da parecchi piani,dove il colore dominante era il rosso e ogni singolo angolo delle stanze era  elegante ed in linea con ogni componente che delineava l'ambiente, in quei giorni ospitava una delle crew inglesi più belle, compatte e unite e la band che stava conquistando il cuore di milioni e milioni di ragazze. La band felice del successo ottenuto, la band che ha raggiunto traguardi importanti, la band che si dava coraggio vedendo due dei loro stessi componenti arrendersi alla realtà, ogni giorno di più. Una realtà scelta da alcune persone, un destino che per ora nessuno poteva cambiare. Harry Styles era steso sul letto e guardandosi allo specchio, con una maglia bianca scollata che scopriva i suoi due tatuaggi preferiti fatti quella mattina di nascosto, degli uccellini -che rappresentavano la libertà che voleva e che avrebbe avuto - pensava alla reazione di Louis quando avrebbe scoperto che il suo ragazzo non sarebbe tornato con loro a Londra e a quello che avrebbe dovuto fare quando si sarebbe deciso ad affrontare la realtà.
Due giorni prima
C'era un motivo se ogni volta che gli One Direction alloggiavano in un albergo prendevano quattro stanze, invece di cinque,c'era un motivo se in aereo Harry e Louis si siedevano vicini e iniziavano a guardare il cielo parlando di quello che capitava,c'era un motivo se nella loro camera di albergo condividevano il letto abbracciandosi ascoltando la stessa musica condividendo un paio di cuffiette, c'era un motivo se si guardavano in un certo modo e c'era un motivo se tante persone avevano capito l'amore che c'era tra i due. C'era, anche, un motivo per il fatto che nessuno, apparte i loro amici stretti, potevano sapere la verità. « E' per la band » dicevano.
Erano seduti sul letto, Harry quasi addormentato e LouLou, come lo chiamava lui, che si distraeva al computer. Purtroppo, il tentativo di scacciare la rabbia che lo avvolgeva tutti i giorni fu vano: 'Amo NY, bellissima giornata ieri con @Harry_Styles'
Questo era l'ultimo tweet che il profilo di Nicholas Peter Grimshaw -Nick o Grimmy- riportava. E Louis dovette rileggerlo almeno due volte per realizzare che quello che stava leggendo era vero. 
''Harry?'' chiese. E il riccio, incuriosito, alzò lo sguardo puntandolo al computer e dopo aver capito quello che stava succedendo, si diede una mano in faccia come per dire 'oh merda, che ho combinato?' 
'Avevi detto che andavi a fare un giro per NY con Lou e Lux, ieri' 
Bastò quello per finire la conversazione tra i due e rovinare la giornata ad entrambi.
Louis Tomlinson era frustrato, triste, arrabbiato, deluso, strano, impazzito, innamorato, incuriosito, pieno di domande a cui solo una persona poteva rispondere. 'Perchè non me l'ha detto?' si domandava e purtroppo riusciva ad arrivare all'unica conclusione che gli sembrava ovvia, ripensando a come aveva cacciato Harry da quella camera di albergo e al fatto che ora avrebbe dormito da solo, senza poter respirare il profumo dell'unico ragazzo che avrebbe mai voluto incontrare.
 
Era un giorno luminoso a New York City, le strade erano piene di persone che camminavano tra i vari negozi, con buste in mano e sorrisi che forse, ad alcuni, nascondevano le delusioni che si presentavano ogni giorno davanti alla loro porta. Louis si chiedeva dove fosse Harry ma dopo che Liam lo tranquillizzò dicendogli che sarebbe arrivato da solo più tardi, tornò ad appoggiare la testa sul finestrino e ad osservare le persone che camminavano per le strade di quella città. Si chiedeva se qualcun'altro poteva capirlo, si sentiva incompreso e ripensava a tutti i suoi errori ma anche alle cose belle: quando aveva scritto su twitter, per far calmare le acque, che 'Larry' era una stronzata fino ad arrivare al'Oops' di Harry dopo aver sbattuto per sbaglio contro di lui nei bagni di X Factor UK. 'Non mi piacciono i tatuaggi', diceva. Ora ne ha cinque/sei che racchiudono tutti lo stesso significato, arrivavano tutti alla stessa persona. 
 
Dimenticandosi quello che lo circondava, iniziò a salire le scalette per entrare nell'aereo e prese posto, ricordandosi troppo tardi che mancava qualcuno. 'Liam, dov'è Harry?'
 
Dopo tre giorni a New York da solo, lui e il suo ormai migliore amico Nick, Harry riuscì a rimettere il suo morale apposto. Le valigie erano ormai pronte nella macchina dell'amico che l'avrebbe riportato all'aereoporto e lui era pronto ad affrontare tutto. Erano in uno dei tanti Starbucks della città e si prendevano un'ultima tregua prima di separarsi. Il riccio era perso nella televisione che trasmetteva varie esibizioni live di alcuni artisti e senza aspettarselo mandarono Read all about it, una delle sue canzoni preferite. Una delle loro canzoni preferite. Una bambina con la mamma, propio nel tavolo accanto, era intenta a portare avanti un discorso decisamente troppo difficile per la sua età ma comunque, riuscì nel suo intento. ''Mammina, le persone devono essere libere di fare quello che vogliono, non farti comandare da nessuno!!'' Probabilmente, nonostante la sua tenera età, aveva capito un problema della mamma e guarda caso, quelle erano le parole che Harry aveva bisogno di sentirsi dire. ''You've got the words to change a nation but you're biting your tongue,you've spent a life time stuck in silence afraid you'll say something wrong,if no one ever hears it how we gonna learn your song? ''
''Nick accompagnami in aereoporto, adesso''
 
 
Dopo svariate ore di viaggio Harry Styles era arrivato a destinazione: casa Stylinson. Non era solo la sua casa ma anche quella della persona che più amava nella sua vita. Ebbe il timore di infilare le chiavi dentro la serratura ma chiudendo gli occhi e respirando profondamente, si decise ed entrò. Deluso, non trovò nessuno in casa e levandosi la maglietta si stese sul divano ad aspettare che lui tornasse. Un'ora, due ore e Louis non tornava: Harry si era addormentato quando la porta si aprì e un ragazzo con i capelli mori e un cappellino grigio entrò in casa. 'Che ci fa qui? Oh Dio quanto è bello, no basta uccidetemi' erano i pensieri di Louis Tomlinson in quel momento. L'unica cosa che riuscì a fare, però, fu tirargli un cuscino addosso svegliandolo e dirgli 'Ah, sei tornato'.
Non riusciva ad essere arrabbiato, quegli occhi verdi calmavano il suo corpo e la sua mente come neanche una camomilla davvero potente riusciva a fare e anche se si imedesimò nella parte, ogni tentativo fallì. Poi, quando Harry si alzò dal divano, si accorse dei suoi due nuovi tatuaggi. 'Che...cosa...sono..quelli?'
'Ti ricordi quando la settimana scorsa mi hai detto che quegli uccellini sopra al tetto ci assomigliavano? Ecco...'
'Tu stai fuori di testa, il tuo corpo non è un quadernino, hai presente?'
'Però ti piace'
All'udire di quelle parole Louis rabbrividì, per quale motivo Harry Edward Styles provocava tutte quelle strane sensazioni nel suo corpo? Eccitazione e amore dominavano in quel momento e per un attimo si dimenticò della tenerezza che gli davano i suoi occhi verdi e arrivò a pensare a loro due nel letto a fare cose non adatte ai minori di 18 anni. 
Con tutto l'autocontrollo che custodiva nel corpo provò a far finta di niente ma purtroppo non riusciva a controllare le parti intime e, quando Harry se ne accorse, quest'ultimo scoppiò in una sonora risata. Louis Tomlinson voleva togliere i pantaloni a Harry Styles ed Harry Styles? Harry Styles voleva di più, Harry Styles voleva sentirlo così vicino che niente avrebbe potuto separarli, in tutti i sensi.
Così, senza neanche accorgersene, si ritrovarono a fare l'amore: uno sopra l'altro, le urla roche che esprimevano eccitazione, desiderio, amore e tutto quello che di più bello poteva esserci al mondo perchè diciamocelo, Louis Tomlinson ed Harry Styles erano gli dei del sesso. Venivano entrambi anche con un semplice tocco di dita. Forse per il troppo amore, forse per il troppo desiderio ma fatto sta che succedeva e se potevano nasconderlo al mondo, non potevano nasconderlo a loro due. Così, giorni di litigi andarono completamente a puttane e Louis, sopra a Harry, si ritrovò a dare leggeri baci su quei due tatuaggi così belli per il fatto che li rappresentavano così bene ma anche così ''falsi'' allo stesso tempo perchè liberi non erano, ma innamorati sì.

La fic NON è ispirata al video Haunted, le varie modifiche al titolo e l'aggiunta del video sono state riportate successivamente.
   
 
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