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Autore: MmeBovary    14/11/2012    3 recensioni
Alice Paciock descritta attraverso alcuni momenti della sua vita, legati insieme da un filo rosso di sorrisi, foto e gomme da masticare.
La strega sfilò una sgargiante manciata di gomme da masticare e caramelle dalle tasche.
“Guarda che belle, Neville! Vieni a prenderle dalla mamma?”
Il bambino fece finalmente per alzarsi, ma per aiutarsi afferrò la tovaglia del tavolino accanto a lui e la tirò a terra, assieme al portafoto che vi era sopra.
La vecchia foto di Alice appena nata cadde di nuovo, graffiandosi ulteriormente.
“Non importa Neville,” disse la giovane madre, porgendo una caramella al figlio che piangeva, “la foto si aggiusta. Tutto si aggiusta, piccolo mio.”

Flash fic classificatasi quarta al contest "Flash Contest - Tre giorni di Harry Potter" di _Zukkerina_.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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A Tale of Smiles and Shiny Bubble Gum Wraps
 
 
***

 
Un giovane mago correva per i corridoi del San Mungo, stringendo tra le mani una macchina fotografica.
Aprì la stanza di sua moglie e la prima cosa che vide furono i pugnetti rosa di sua figlia che si agitavano nella luce calda del mattino, cercando di toccare il volto della madre che la cullava.
“La voglio chiamare Alice,” disse la donna, sorridendo con l’aria stanca ma soddisfatta che hanno tutte le partorienti.
“Mi piace. Mi sembra un nome… allegro.”
“Voglio che la mia piccola sia sempre allegra e che la sua vita sia piena di sorrisi come questo,” confermò la strega con una carezza sulle minuscole labbra della neonata, increspate dal sonno in un'involontaria risata dall'aria compiaciuta. “Ma ora vuoi farci questa foto, caro, o aspetti che Alice debba andare a Hogwarts?”
L’uomo, perso nella contemplazione della propria gioia, si ricordò allora della macchina tra le proprie mani.
“Sorridete,” disse.
Sorridete sempre– pensò.
 
 
 
Alice sorrideva, nonostante il dolore.
Alcuni bambini – pensava – sembrano non voler nascere.
Rigirandosi da un lato all’altro, la giovane strega cercava sollievo per la propria schiena dolorante e si domandava perché suo figlio, dopo venti ore di travaglio, non ne volesse sapere di venire al mondo.
Rigirandosi urtò il comodino e la foto che vi era sopra cadde.  
“No!”
“Tranquilla, cara è solo una foto, la aggiusteremo,” la rassicurò Frank, recuperando tra i pezzi di vetro la foto un po’ graffiata di Alice neonata tra le braccia della madre.
“Posso avere una gomma da masticare?” chiese improvvisamente la donna.
Frank annuì. Da quando era incinta Alice aveva voglia di gomma da masticare nei momenti più assurdi.
“Menta, fragola, agrumi o cannella?” le chiese, sfoderando la collezione che aveva imparato a portarsi in tasca per le emergenze.
La donna lo guardò con un sorriso.
“Cannella, grazie.”
 
 
 
“Neville, amore, vieni dalla mamma!”
Alice gesticolava e sorrideva al suo primogenito perché le venisse incontro, almeno gattonando.
“Quel ragazzino dovrebbe segliarsi un po',” le disse senza mezzi termini sua suocera Augusta, “o, secondo me, diventerà un Tassorosso.”
“Che importa in quale Casa finirà,” la zittì Alice, “l’unica cosa che mi preme è che sia felice.”
La strega sfilò una sgargiante manciata di gomme da masticare e caramelle dalle tasche.
“Guarda che belle, Neville! Vieni a prenderle dalla mamma?”
Il bambino fece finalmente per alzarsi, ma per aiutarsi afferrò la tovaglia del tavolino accanto a lui e la tirò a terra, assieme al portafoto che vi era sopra.
La vecchia foto di Alice appena nata cadde di nuovo, graffiandosi ulteriormente.
“Non importa Neville,” disse la giovane madre, porgendo una caramella al figlio che piangeva, “la foto si aggiusta. Tutto si aggiusta, piccolo mio.”
 
 
 
Bellatrix uscì dalla casa dei Paciock sbattendo la porta con tale forza che una cornice appesa al muro cadde a terra.
La foto di Alice appena nata finì di nuovo tra mille pezzi di vetro, lacerandosi irrimediabilmente.
Anche Alice e Frank rimasero a terra, come giocattoli rotti.

Perché no, non tutto si aggiusta a questo mondo.





~The End
 




***

NdA: Questa storia è stata scritta in circa due ore per il contest a pacchetti “Flash-Contest: Tre giorni di Harry Potter” indetto da _Zukkerina_ sul forum di EFP. Non avevo mai lavorato col personaggio di Alice e alla fine sono modestamente soddisfatta di quello che ho tirato fuori. Mi ha sorpreso pubblicando scoprire che ho dovuto selezionare "altro personaggio" nella lista perché Alice non era tra i personaggi. Povera, non la considerano in molti.
Comunque, spero la storia sia stata di vostro gradimento. Alla giudiciA la storia sembra essere piaciuta ed è arrivata quarta:
 
A Tale of Smiles and Shiny Bubble Gum Wraps di MmeBovary
Grammatica, stile e lessico: 9.5/10

Sviluppo e originalità della trama: 8.5/10

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Inserimento del personaggio: 5/5

Inserimento dell’obbligo: 4/5

Gradimento personale: 4/5

per un totale di 40.5/45 punti.

 
  
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