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Autore: Smileforlive_    15/11/2012    0 recensioni
Sarah è una ragazza che cambia scuola in terza liceo, non è una ragazza normale e quando conoscerà i suoi otto nuovi amici, scoprirà il vero significato delle parole felicità e adolescenza. Un amore che nasce tra i banchi di scuola, può durare per sempre?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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L’estate era volata in fretta, tra una giornata al mare e l’altra, aveva fatto più caldo del solito, ma io prendevo sempre la mia solita granita all’anguria e stavo decisamente meglio. Un giorno e sarei tornata a scuola, ero agitata al solo pensiero, scuola nuova, classe nuova, tutto nuovo..E se non mi avessero accettata? E se mi avessero presa in giro? “Calma Sarah” ripetevo tra me “non sarà così brutto, devo stare calma!”. Preparai su una sedia la divisa che mi era stata data un paio di giorni prima e misi lo zaino vicino alla porta di camera mia, cercai di mangiare qualcosa, ma l’ansia si faceva sentire, maledetta ansia e maledetta insicurezza! Mi misi a letto col portatile e andai su twitter, avevo qualche ‘amica di chat’ con cui mi confidavo, stavo a mio agio con loro e riuscirono a tranquillizzarmi un pochino, tanto loro ci saranno sempre per me, ero sicura di questo. Verso mezzanotte e mezza spensi il pc e abbracciai il cuscino per poi addormentarmi, per fortuna il sogno fu tranquillo, niente incubi, solo sogni felici e quando mi alzai, alle sette passate, avevo il sorriso stampato in faccia.
Peccato che durò ben poco, mia mamma stava urlando dal piano di sotto perché la colazione era pronta e dovevo muovermi, quindi andai di corsa in bagno, mi lavai velocemente e indossai la divisa scolastica, mi guardai un attimo allo specchio mentre mi legavo i capelli in una coda e pensai “Come vorrei essere come le altre..”. Scesi in cucina con lo zaino e feci colazione, stranamente riuscii a mangiare bene, l’ansia della notte scorsa era sparita, beh, meno male! Uscii di casa con mio padre, che mi portò a scuola in macchina, scesi e mi bloccai davanti al cancello. Eccola qua, l’ansia di ieri notte, era tornata, lo sapevo, cazzo. “Non devo cadere, non devo fare brutte figure, devo cercare di socializzare, devo essere sicura di me” Mi ripetevo queste parole per darmi coraggio, anche se la sicurezza non fa parte di me. Mi incamminai dentro la scuola e andai nella stanza della preside, le dovevo portare dei fogli su dei dettagli riguardo il trasferimento e mi feci accompagnare in classe, stavo quasi tremando. La preside si fermò dopo qualche metro, rimasi dietro di lei a mordermi le labbra dal nervoso, era un mio vizio da quando ero piccola, sentii qualcuno che disse il mio nome, sicuramente era il professore.
Ed infatti si mise di fronte a me sorridendo
–Benvenuta signorina Summers, potrebbe entrare e presentarsi alla classe?-
Ecco il momento che temevo, speravo di non balbettare e non fare brutte figure, feci un respiro profondo, mi tranquillizzai e dissi
-Buongiorno a tutti, io sono Sarah Summers, mi sono trasferita in questa scuola per motivi personali, è un piacere conoscervi-
Tutta la classe mi fissava, sentivo come se mi stesse squadrando dall’alto in basso e io odiavo essere osservata, soprattutto da così tante persone, sentivo le mia guance calde “Merda, devo essere rossa in faccia!”
-Ehm, se vuole può accomodarsi, c’è solo un banco libero, così posso iniziare a spiegare letteratura, ragazzi, prendete tutti appunti, mi raccomando-
Mentre il professore parlava alla classe, io andai a sedermi nel banco vuoto e vidi che una ragazza bionda mi guardava sorridendo, le sorrisi di rimando e presi dal mio zaino un quaderno ed una penna per annotare tutto, ma ad un certo punto mi sentii qualcosa sulla schiena. All’inizio non ci feci caso, ma poi stava diventando fastidioso, allora mi girai e mi sembrò di vedere doppio, vidi due ragazze tremendamente uguali e quasi mi prese un colpo, due compagne gemelle!
Videro la mia reazione e si misero a ridere entrambe si presentarono
-Piacere, io sono Jane e lei è Fran, siamo le uniche gemelle della scuola e dato che siamo al terzo anno, ci conoscono quasi tutti, è una rottura essere così popolari solo per il nostro aspetto-
Le guardai stupita, erano due ragazze stupende, rosse con gli occhi azzurri e con delle lentiggini che davano a quei visi una tenerezza assurda, erano perfette, cavolo! 
-Ehi, ci sono anche io però!- 
Sentii che la voce proveniva dalla compagna che mi aveva sorriso poco prima e mi girai verso di lei sorridendo e cercando di parlare -C..ciao- 
Lei ridacchiò vedendomi a disagio -Tranquilla, Sarah giusto? Io sono Emily, è un piacere conoscerti. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure a me!-
Sentii qualcuno che tossiva, mi girai e vidi un gruppetto di ragazzi che mi fissava, abbassai subito lo sguardo imbarazzata. “Ovvio che mi fissano, sono la nuova, sono la sconosciuta, spero che questa situazione passi presto..”
-Ehi, ciao splendore!- Sollevai lo sguardo sentendo quella voce così vicina al mio viso e incrociai un paio di occhi verdi, di qualche tonalità più chiara rispetto ai miei, erano davvero degli occhi stupendi. –Non so se hai notato- continuò lui –ma è appena suonata la campanella e io e i miei amici ti vorremmo conoscere-
Sgranai gli occhi sorpresa “Lui e i suoi amici volevano conoscere me?”, mi alzai dalla sedia e mi girai per notare occhi verdi e i suoi amici, erano tutti vicini al mio banco e io rimasi paralizzata. Erano dei ragazzi perfetti, con neanche un capello fuori posto ed erano vestiti benissimo. Erano cinque fighi della madonna.        

  
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