Just the way you are.
When I see your face
There's not a thing that I would change
Cause your'e amazing
Just the way you are
-Bruno Mars-
Erano solamente le cinque e mezza di quella mattina che aveva tanto a lungo cercato di evitare. Haylie stava fissando disperatamente l’orologio appeso alla parete di fronte da ormai troppo tempo; forse per l’agitazione, forse per la tristezza o forse per la paura dell’ennesima vicenda storta che la vita le avrebbe sicuramente riservato.
Era seduta sul letto a gambe incrociate, la testa appoggiata sulla mano sinistra mentre la destra torturava meccanicamente il suo ginocchio sinistro; le gambe tremanti e gli occhi, arrossati e cerchiati da profonde occhiaie, spalancati.
Tra due ore e mezza sarebbe iniziato un altro stupido anno di scuola. Quello che alla fine si sarebbe dimostrato esattamente come tutti quelli precedenti. Si stese sul letto sbuffando, le mani dietro alla testa, ad osservare il soffitto bianco, spoglio e vuoto ma traboccante di pensieri e problemi: non voleva tornare alla monotoma vita, non voleva tornare dai suoi “compagni” che consideravano buona ogni occasione per deriderla o picchiarla. Si, era vittima di bullismo e non voleva entrare ancora in quella scuola per essere nuovamente maltrattata; certo, sperava con tutto il cuore che i suoi compagni crescessero e maturassero capendo che una persona che prende bei voti non è “sfigata” ma solo intelligiente, ad ogni modo cercava di non pensarci troppo per non illudersi di un eventuale cambiamento che non sarebbe mai arrivato. Haylie aveva imparato ad amare lo studio, perché era l’unica cosa che riusciva a tenerla occupata, che la distraeva e su cui poteva concentrarsi riuscendo a liberare la mente per qualche ora. Veniva chiamata “secchiona”, “cessa”, “vomito ambulante” e anche se sembrava non farci più caso, ogni vezzeggiativo la deprimeva e le faceva credere di essere realmente come la descrivevano. “Insomma, se mi dicono quelle parole deve esserci un motivo, o no?” si ripeteva ogni volta.
a causa di tutti quei pensieri e problemi che la angosciavano, quella notte non riuscì a chiudere occhio.
“Diamine Haily, devi cercar di dormire! Anche solo un’ora se no domani...cioè oggi sembrerai uno zombie! ...tanto per incominciare bene l’anno.” Pensò tra se e se.
-FORZA ALZATI!- ordinò suo mamma aprendo le persiane della finestra.
-ma che..?- Haily si girò verso la sveglia sul comodino accanto al letto. Segnava le sei e mezza.
- Bene, almeno un’ora ho dormito- Disse la ragazza strofinandosi gli occhi
-che?- Chiese sua mamma stranita
-niente, niente- Rispose alzandosi dal letto e barcollando fino al bagno.
Una volta in bagno si guardò allo specchio. Odiava farlo; odiava il suo corpo, i suoi lineamenti, non si apprezzava per quello che era. Fin da bambina aveva sempre avuto problemi di autostima: quando vedeva una bella ragazza, si domandava sempre perchè lei non fosse così bella e magra. Gli altri credevano che non le interesasse il suo aspetto fisico ma per quanto fosse brava a nascondere al mondo i suoi sentimenti, purtroppo non era in grado di farlo con se stessa. Forse è per quello che Haily aveva solo un’amica. Altre persone che aveva conosciuto in precedenza, davano molta importanza al suo aspetto, Beth non lo faceva. Per questo era la sua migliore amica, perchè la accettava, solo per quello che era.
Eilà gente!!!
come butta??
bene noi siamo Michela e Alice e questa è la nostra prima storia!
che presentazione banale DIAMINE!
beh insomma diteci che ne pensate ci farebbe molto piacere :)
se volete potete contattarci su twittah siamo qui
https://twitter.com/MichelaPenzo
https://twitter.com/Ilovehoransmile
si siamo ancora impedite e non sono capace di trasformare il link in una parola ...
spero che vi piaccia
lasciate una recensioncina pleeeeaaassseeeee