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Autore: BloodyMoon    03/06/2007    1 recensioni
"Di che colore sono i tuoi occhi? Come può farti queste domande a pochi centimetri di distanza? Neri, rispondi. Come il tuo cuore, pensi. Eppure non è sempre stato così. C'era un tempo in cui anche tu, giovane ragazzo, t'illudevi che la vita potesse sorriderti."
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Vi avviso che questo è solo un esperimento. La coppia, per me, è insolita, anche se si può notare facilmente che qualche accenno alla coppia che amo di più c’è! :P
Ad ogni modo, l’ispirazione è venuta da La canzone del Sole di Battisti.
Come dicevo, è solo un esperimento, e non sono certa del risultato ottenuto… Per questo mi farebbe piacere sentire i vostri pareri ^^
Buona Lettura!




the dawn after the sunset

☼THE DAWN AFTER THE SUNSET☼

by BloodyMoon

 

 

Impossibile distogliere lo sguardo da quei capelli color del sole, da quegli splendidi occhi azzurri.

E altrettanto impossibile è guardarli in quel modo, tanto ti ricordano a chi appartengono.

Sembra così innocente, così indifeso. Troppo magro, troppo debole, troppo pallido.

Avanza cautamente, in quel sotterraneo in penombra, e lo osservi in silenzio. Potresti farlo per sempre.

Eppure il suo sguardo si fa strano, lui si avvicina troppo. Un colore roseo sale alle sue guance, così insolito per la sua pelle lunare. Sembra imbarazzato. E tu non riesci a capire, finché non è talmente vicino che riesci a sentire il suo respiro caldo sulla tua pelle. Un lampo di comprensione e – oh, incredibile – paura attraversa i tuoi occhi, lasciando da parte il tuo solito sguardo imperscrutabile.

Un uomo? Come può dire di essere cresciuto, di non aver bisogno della protezione di nessuno? E' solo un ragazzo...

E cerchi di ripetertelo mentalmente, cercando di non badare alla sua vicinanza – decisamente eccessiva.

E' da tempo che non lo vedi, all'infuori delle ore scolastiche. Chissà quante persone hanno potuto stringerlo tra le braccia fino a questo momento. Non vuoi chiederlo. Non vuoi pensarci.

Di che colore sono i tuoi occhi? Come può farti queste domande a pochi centimetri di distanza? Neri, rispondi. Come il tuo cuore, pensi. Eppure non è sempre stato così. C'era un tempo in cui anche tu, giovane ragazzo, t'illudevi che la vita potesse sorriderti.

Non sai bene come, ma vi ritrovate distesi, l'uno accanto all'altro.

Sembra più maturo ora, vero? E' forse il corpo che si è sviluppato? O forse sono solo gli occhi pieni di sofferenza?

C'è silenzio, e non sai come romperlo. Non sai se vuoi romperlo.

Perché sta facendo questo?

La sua mano scorre sul tuo corpo, le sue labbra si posano sulle tue.

Il tocco non è quello di un ragazzino, ti viene da pensare, ma in questo momento non riesci ad avere la mente lucida. E' tutto come offuscato.

Non riesci a ripeterti in modo convincente di fermarti.

Da quando ha quel sorriso così sicuro? Quanto ti sei perso della sua vita? Forse non lo conosci poi così bene come pensavi. Forse non l'hai mai conosciuto. Quante cose ti sta nascondendo? Quante cose ti sei perso? Quanto grandi erano le onde che l'hanno sommerso? E fin quanto ti sei spinto, tu, per recuperarlo da quelle onde più grandi di lui?

Lo fissi negli occhi – un po' di Lucius, un po' di Narcissa, un po' suoi –, quegl’occhi così familiari, che osservi da diciassette anni. Sembra mancare qualcosa, non puoi fare a meno di notare. Quella fiamma, quella luce di vitalità.

Le cose, forse, ti stanno sfuggendo di mano. Siete arrivati al punto di non ritorno. O forse l'avete già sorpassato? Non riesci a capirlo...

Troppo tardi tornare indietro.

Troppo tardi riprendersi quella piccola parte di cuore non oscurato dalle delusioni e dal dolore che hai avuto dalla e nella vita.

Troppo tardi per ottenere indietro quel piccolo pezzo di raro cristallo dalle mani di un ragazzo che si crede uomo. E che forse non può farsene niente.

Perché, riesci a capirlo solo in quel momento – quando tutto ormai è finito, passione e affetto, come lava eruttata da un vulcano – quegli occhi mentitori nascondevano anche perdita. Una perdita che vuole essere dimenticata in una notte.

Lo intuisci dall'espressione apparentemente colpevole, come un bambino che è stato scoperto a commettere una marachella.

Lo capisci guardandolo nei profondi occhi che s'aggirano per tutta la stanza.

Ne hai la conferma, nel vedere una lembo di cravatta rossa e oro spuntare dalla sua tasca.

E sei sicuro che quella non è la cravatta di un Grifondoro qualsiasi – oh no. E' la sua. Il Salvatore. Colui che si è sacrificato.

Incredibile come a quasi quarant'anni sia possibile ritrovarsi ad illudersi come ad avere vent'anni di meno.

Ma è una tua impressione o il tuo cuore si sta nuovamente oscurando, rompendo, indurendo?

Eppure non mostri rabbia nei suoi confronti. Anche se, in fondo in fondo, la covi, perché lui, Draco Malfoy, ha cercato di dimenticare la persona che ha amato e perso attraverso di te. Te, che dovresti odiare entrambi, e che invece non ci riesci, ora. E Severus Snape non perdona, solitamente.

Tentativo inutile, vorresti dirgli.

Impossibile dimenticare il Salvatore del mondo magico. Soprattutto se ha portato la pace rimettendoci la vita. Soprattutto se l'ha fatto perché era l'unico modo per salvare la sua.

Dovresti dirglielo. Vorresti fargli capire che sai. Eppure non una sola parola esce dalle tue labbra.

E lui se ne va, come niente fosse, lasciandoti solo nella stanza.

Incredibilmente, un sorriso appare su di esse. E non un sorriso sgradevole, ma sincero.

Forse è la tua nuova missione. Riportare Draco Malfoy alla vita, ad avere qualcosa per cui vivere, e non solo esistere.

Perché tu non gli vuoi solo bene, sarebbe difficile. E' qualcosa di più. E' amare un po'. E ammetterlo a te stesso sembra fin quasi troppo facile.

E quel bacio che ancora senti sulle labbra, quel calore che senti nel cuore, sono decisamente meglio del tatuaggio ormai sbiadito presente sul tuo avambraccio.

Perché dopo il tramonto c'è sempre l'alba.

 

 

 

  
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