Era rimasto per ore chiuso in casa da solo, con le tapparelle ancora abbassate e senza la possibilità di accendere la luce. Aveva provato a dormire, ma lo stare sul divano ogni giorno senza nulla da fare era un dolore straziante che gli impediva di prendere sonno. Giaceva immobile, captando ogni minimo rumore, ogni tanto guardava giú dalla finestra il marciapiede pieno di passanti, lacerato dal desiderio di raggiungerli in strada. Essere chiuso tra quattro pareti buie, quando la cosa che amava di più al mondo era sentire il vento addosso durante la corsa, era una cosa che l'aveva sempre fatto stare male.