MISSIONE:
OPERAZIONE BABYSITTER!
Con la partecipazione di Silvia.
L’INIZIO
DEL MISFATTO!
Era una giornata come tante a Konoha…le nuvole stavano in cielo (io credevo che si trovassero nello spazio insieme alla luna! NdRory)(…ndSilvia) ed erano perfettamente bianche, anche se qualcuno, come Naruto, affermava fermamente che fossero a puah blu.
Comunque, il sole splendeva radioso
illuminando con forza il villaggio e i suoi abitanti.
Gli abitanti che non avevano un emerito
*cacchio* da fare.
Gli abitanti che credevano che stando
all’aperto avrebbero raccolto insetti per la colonia e per raddoppiare la linfa
della stupefacente Maria. (…nd Shino)(…nd Tutti)
Gli abitanti che cercavano di far accoppiare
il proprio cane piccolo, bianco e pucchoso con una barboncina sexy per poi
provarci con la padrona di quest’ultima. (vi state riferendo a qualcuno in
particolare? Nd Kiba)(no, certo che no! NdSilvia)(KIIIBUUUUUCCIOOOOO! NdRory)(…ndSilvia&Kiba).
Gli abitanti che rimanevano imbambolati a
guardare I volti dei Quattro pirl- ahem, Hokage, aspettando il giorno in cui
sarebbe diventato uno di loro. (un giorno, molto, molto lontano,
Konohamaru…ndRory&Silvia)(ç_ç nd Konohamaru).
Ma voi, esseri intelligenti vi chiederete
cosa diavolo c’entri tutto questo con il titolo della fic. Ebbene, aspetterete
un altro po’ giusto per sorbirvi i deliri delle autrici.
Credavate davvero che quella giornata
fosse una qualunque?
Credavate davvero che era una giornata come
tante altre?
Lo pensavate? Eh?
E invece no! È un vayrus!! (no, Dr House, lo
studio di “Mai Dire Martedì” è di là…nd Rory)(ah… nd House). Comunque,
riprendendo, dov’eravamo rimasti? Ah già…
E invece no!
Per i nostri eroi, i fantomatici ninja
appartenenti a zio Kishimoto, non era una giornata casual.
C’era chi cercava la forza di salutare
Naruto-kun nonostante lo avesse sposato,
chi cercava di capire la moglie che tentava
di dirgli semplicemente “buongiorno”,
chi buttava fuori di casa uno Shikamaru
annoiato perché in crisi da “pancione materno”,
chi sbuffava annoiato fuori da casa perché
Ino era incinta e in crisi da “pancione mistico”,
chi sentiva la forza della giovinezza che
svolazzava nell’aria irradiando i giovani cuori dei giovani abitanti del
villaggio e faceva 50000 giri di corsa per il bene cittadino,
chi sentiva la forza della giovinezza del
suo adorato sensei e lo seguiva come un pirl- ehm, devotamente nei suoi 50000
giri di corsa per il bene comune,
chi preparava la colazione al marito
cercando il coraggio di dirgli che aspettava un bambino,
chi sveniva dopo aver appreso dalla moglie
l’arrivo di un nascituro che non avrebbe fatto parte della casata principale.
(Hinata-sama me la pagherààààà! Nd Neji)(ceeeeeeerto, nessuno ne dubita,
Neji…ndSilvia)(Ho come la sensazione che mi stai prendendo in giro…nd
Neji)(…ndSilvia).
E soprattutto, c’era chi il bambino ce lo
aveva GIA’!!
Finalmente capirete il senso logico di
questa storia…
Ebbene, erano le 10 di mattina e qualcuno se
la dormiva alla grande, mugugnando nel sogno un
«Ita…ronf…Itachi…ti amma…zZZzz…ammazzo…»
(credici, fratellino, credici…nd Itachi)
(‘tachino-amore!! NdSilvia)(…credo che me ne
andrò…nd Itachi)(faresti bene…ndRory)(NOO! Sob… ç_ç ndSilvia). La rispettiva
moglie, una sgargiante ragazza dalla sgargiante chioma rosa pallido, confetto,
vomito, shokking o come diavolo volete voi, lo fissava contrariata con le mani
portate ai fianchi. Il sagace Sasuke-kun invece di accorgersi che la moglie
stava per urlargli addosso, si girò pigramente nel sonno, sbadigliando
sonoramente.
«Sasuke-kun. Alzati. Immediatamente!!»
strillò un alquanto isterica Sakura.
L’Uchiha, molto astutamente, aprì un occhio
assonnato, mormorando qualche frase sconnessa sul “io sono il vendicatore” (a
mò con ‘sta storia? Che palle! NdSilvia)(effettivamente hai rotto i suddetti a
tutti con questa storia del vendicare, se non te ne sei accorto…ndRory)(tsk…nd
Sasuke)(e te pareva…nd Silvia&Rory)(…nd Sasuke)(è un caso disperato…nd
Silvia&Rory) decise di alzarsi a sedere sul suo comodo letto che reclamava
ancora il suo riposo.
«Sakura…che diavolo vuoi?» domandò
cordialmente, indicando con un vago gesto della mano il letto, alludendo al
fatto che alle 10 di mattina nessuna persona sana di mente si sarebbe mai
alzata, soprattutto durante una meritata vacanza. (effettivamente…nd Tutti)
«RAZZA DI SCANSAFATICHE CHE SI CREDE MIO
MARITO, ALZA IL CULO DA QUEL DANNATISSIMO LETTO E VIENI IN CUCINA. ORA!!!»
urlò la donna, sfondando i timpani al suo amato marito, il quale ci mise
diversi istanti a capire che le urla erano indirizzate proprio…a lui!
(io non lo avrei mai detto…ndRory)(…nemmeno
io ndSilvia)(state sfottendo? Nd Sasuke)
(assolutamente…nd Silvia&Rory)(ah, allora ok…nd Sasuke)(…nd Silvia&Rory).
Adesso, provate a mettervi nei panni di
Sasuke.
Lui che è il vendicatore…e non ha nessuna voglia di alzarsi. Bene. Cosa tenterà di fare?
- Darà
ascolto alla moglie che lo pregava gentilmente di andare in cucina?
- provare
a salvaguardare i diritti del “Marito Incallito che Fa Fare Tutto Alla
Moglie®”?
Ebbene, Sasuke Uchiha, scelse con ovvietà il
secondo puntino.
Tentare un approccio civile, con tanto di tono coccoloso e teneramente puccho.
«ma dai, Sakura-chan, sono le 10, perché non
vieni anche tu a letto che ho tanta voglia di stringerti fra le mie braccia e
dormire appiccicati?» chiese con un tono tutt’altro che da vendicatore.
La donna, sentendosi adulare, cosa farà mai?
·
Darà ascolto al suo tenero marito coccoloso
e si riposerà con lui?
·
Capirà che è il sonno a parlare e che
Sasuke-kun la sta prendendo per i fondelli?
Siccome Sakura ama alla follia Sasuke, sceglierà
l’opzione che ha scelto lui (perché? Perché proprio lei?! nd sasuke)(perché
Rory Chan ha bocciato categoricamente tutte le coppie che non avesse tu e lei
come protagonisti. Nd Silvia)(…in breve? nd Sasuke)(Rory chan non sa fare altro
che SasuSaku… ndSilvia)(azz…nd Sasuke)(YUPPI!! Nd Sakura), ovvero la seconda.
«oh Sasuke-kun (che non può mancare) sei
così dolce…ma questo NON è IL MOMENTO, IMBECILLE, ALZATI E VEDI DI MUOVERTI CHE
IO DEVO USCIRE!!» aveva detto le due parole magiche che risuonarono come un eco
nella mente del giovane superstite del clan Uchiha.
“devo…uscire” Sasuke si alzò in men che non
si dica, rimanendo in piedi a fissare come un ebete la “donna della sua vita”
(non esageriamo…nd Sasuke)(sta zitto tu! NdRory) che finalmente, dopo aver
urlato come un’assatanata si sciolse in un sorriso.
«finalmente! Allora, siccome devo uscire…»
iniziò la ninja con fare pratico mentre s’incamminava verso la sala d’ingresso
seguita da Sasuke ancora un po’ assonnato ma che pensava “da solo! Finalmente solo,
posso ballare nudo sul divano, bere dal cartone il latte, guardare porno, ecc…”
«…devi badare al bambino, Sasuke-kun» ad
interrompere i pensieri di gloria del giovane fu proprio l’ultima affermazione,
seguita poi da un silenzio tombale.
«ba…bambino? Quale…bambino…?» balbettò
l’intrepido Uchiha che ormai d’intrepido non aveva nulla. La moglie si voltò a
fronteggiarlo, mandando saette con solo la forza dello sguardo.
«QUALE BAMBINO?! TUO FIGLIO, IDIOTA!»
strillò non proprio dolcemente Sakura.
«ah, sisi, lo so. Credevo te lo portassi
dietro tu! È da tempo che non sto da solo a riflettere sulla mia…ahem, nostra
vita…ma anche quella da…vendicatore!» Sasuke tentò la sua ultima carta.
Implorarla.
Sakura fu tentata dalla pietà nel portarsi
dietro il figlio, ma alla parola “vendicatore” cambio idea.
(e d’ho! Nd Sasuke)(così impari! Nd Sakura)(
gne, gne, gne, gne! Nd Sasuke)(…*distrugge un muro* nd Sakura)(ahem…^^ nd Sasuke)(…nd Rory&Silvia)
«dai Sasuke-kun, non passi molto tempo con
tuo figlio, ha solo 2 anni, su!» incitò la giovane donna, sorridendo falsamente
melliflua mentre Sasuke cadeva in depressione.
«e va bene. Quando torni?»
«starò via fino a stasera. Tsunade-sama ha
bisogno di me e non posso rifiutare. Sul tavolo ti ho lasciato la lista delle
cose da fare. Se ti serve aiuto fa’ pure, ok?»
l’Uchiha annuì proclamando in tono solenne
«un Uchiha non ha mai bisogno d’aiuto», affermazione che fece schiantare dal
ridere tutti i vicini impiccioni che avevano sentito la conversazione dei due
sposi.
Sakura annuì piuttosto scettica ma lasciò
passare, quindi, dopo aver ottenuto la sua vittoria, ritornò la dolce sposa
ch’era sempre stata, ovvero quella ragazzina che stava appiccicata al suo
Sasuke-kun, che ubbidiva a qualsiasi suo ordine, e che se lo spupazzava a suo
piacimento.
«bene, grazie Sasuke-kun. Ci vediamo più
tardi allora, ok?» domandò sporgendosi per baciare il marito che si limitò ad
accettare quel bacio senza ricambiarlo, troppo impegnato ad annuire in modo
desolato e afflitto. Sakura se ne accorse e sorrise.
«dai Sasuke-kun, vedrai che vi divertirete!
Ti piacerà prenderti cura di tuo figlio!» dopo aver detto questo e dopo un
altro piccolo bacio sulla fronte del giovane, Sakura uscì di casa e si richiuse
la porta alle spalle.
Sasuke rimase solo.
«bene. La prima cosa che devo fare è…dove
cavolo è il bambino?» alquanto illuminante, direste voi, cercare il proprio
figlio a cui fare la babysitter.
Ebbene, Sasuke lo ritenne un importante
passo avanti, quindi si mise alla disperata ricerca del figlio. Dopo ore di
ricerche (5 minuti e 24 secondi) il ragazzo si arrese.
«se fossi in un bambino, dove sarei?» si
chiese intelligentemente il giovane rampollo Uchiha.
«nel bagno a fare bolle nel water!» si
rispose da solo, battendo un pugno sul palmo dell’altra mano. Il ragazzo dunque
andò nei servizi, ma lì non vi trovò nulla, a parte un bigliettino.
“ahem…scusate, ho finito la carta igienica!
Dattebayo! Naruto”
Sasuke scosse il capo e ritornò in sala.
Prese a camminare avanti e indietro, poi andò in camera.
«dannato bambino. Si crede migliore di me,
eh? E va bene. Allora, facciamo un veloce riepilogo: sono ormai le 10.30. Dove
potrebbe mai essere un bambino di 2 anni a quest’ora se sua madre non lo ha
preso?» chiese al suo alter ego. Quello intelligente. Quello del vero Sasuke
Uchiha.
“sarà nella culla!” Sasuke si voltò ed
effettivamente, il bambino, nella culla c’era…
«WoW come diavolo ho fatto a non pensarci
prima? e pensare che la culla è anche nella nostra stessa stanza!» ma senza
badare a questi futilissimi particolari, Sasuke arrancò vittorioso verso la
culla blu con tanto di simbolo del clan Uchiha® e fissò suo figlio che lo fissava a sua
volta.
Il piccolo era davvero un bel bambino, aveva
i capelli sottili nerissimi come quelli del padre e gli occhi del medesimo
colore. Di Sakura aveva preso poco o niente. (e meno male! Nd FC
anti-Sakura)(è_é ndRory)(…dove diavolo sono capitato? Nd Sasuke)(*fa pat-pat
sulla spalla di Sasuke* nd Silvia). Il bambino sembrava tranquillo, quindi
Sasuke…
«allora marmocchio, mettiamo bene le cose in
chiaro. Se tu fai il bravo bambino, non piangi, non strilli, in generale non mi
rompi le scatole, io non le rompo a te e ti faccio fare quello che vuoi.
Intesi?» (che padre ammirevole…ndSilvia)(modestia a parte…ù_ù nd Sasuke)(…no comment…
ndRory). Il bambino, ovviamente non rispose, si limitò ad osservare con i
grandi occhi scuri il padre. Sentendo il tono a dir poco minaccioso di Sasuke,
al bambino cominciò a tremare il musino.
«ehi…no. No dai!» tentò Sasuke, ma il
piccolo scoppiò in un pianto disperato.
«accidenti! Ti avevo chiesto di non
piangere! Uffa, e va bene, su vieni qui da papà!» disse con tono svenevole il
giovane Uchiha prendendo in braccio il figlio.
Iniziò a coccolarlo solo come lui sa fare e iniziò a raccontargli una storia.
«ahem, non sono molto bravo con le storie,
quindi accontentati!allora…
c’era una volta…molto tempo fa…tipo 20, una
grande famiglia allegra composta dal padre, madre e due fratelli, uno grande e
uno più piccolo, solo 5 anni di differenza. Una brutta sera quando il più
piccolo tornò a casa trovò le luci di casa sua spenta e, andando nella camera
dei suoi genitori trovò il suo fratello cattivo con in mano una katana
insanguinata e i corpi straziati e sanguinanti dei suoi genitori ai piedi…eh,
no! Non piangere!!» Sasuke fu costretto ad interrompe la sua storia che non era
altro che la sua biografia.
Il bambino in preda alla disperazione iniziò
a tirargli i capelli.
«ok. Mi serve aiuto» dedusse il giovane,
quindi corse il più velocemente possibile al telefono.
Chiamò la persona che avrebbe potuto
aiutarlo.
L’unica che poteva essere più stupida di
lui per trattare con i bambini.
TU…TU…TU…(telefono)
«…pronto?»
«sono io. Mi serve il tuo aiuto»
«…il mio aiuto, Sasuke?»
«esatto, in massima segretezza. Sakura NON
deve assolutamente sapere che sei venuto qui»
«e perché?»
«perché le ho detto che avrei fatto tutto io
senza aiuto»
«ah…devo venire ora?»
«no, guarda, domani!»
«e perché me lo hai detto oggi?»
«…»
«Sasuke? Devo venire oggi o domani?»
«oggi, imbecille»
«ah ok! Bastava dirlo senza fare tutti quei
giochetti di parole!»
«…»
«va beh, allora vengo…sicuro?»
«ora non più di tanto, ma vieni lo stesso. E
fai più in fretta possibile»
«ok. Arrivo fra un minuto, Sas’ke!»
«basta che ti muovi…Naruto»
TU…TU…TU…
Fine 1° capitolo
Buongiorno! Una fusioni di menti (malate) fra me e la mia migliore amica, ovvero Silvia, durante le lezioni di questi ultimi giorni non abbiamo niente di meglio da fare che inventare cacchiate tipo questa. Però diteci cosa ne pensate!
Abbiamo in mente altri capitoli, sempre più
divertenti e stupidi che vedranno come protagonisti il povero Sasuke, che in
questo capitolo è stupidissimo ma è solo perché stava ancora dormendo in piedi,
quindi nei prossimi capitoli ritornerà il solito [pirla] e Naruto.
Insieme con il bambino ne combineranno delle
belle.
Il figlio di Sakura e Sasuke per ora non ha
nome e non credo lo avrà mai, ma comunque, tutte le proposte sono ben accette.
Al prossimo capitolo!
See ya!
Rory chan & Silvia