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Autore: SeleneAngel12    16/11/2012    4 recensioni
“Domani pomeriggio potrebbe essere tutto finito” mi annunci prima ancora che io mi decida a parlare, questo perché sai quanto io sia codardo, perché sai che non avrei mai avuto il coraggio di chiedertelo.
Potrebbe essere tutto finito mi dici. Si, potrebbe, anzi, sicuramente domani qualcosa finirà.
Ma chi ce la farà tu o la tua malattia?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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POV ZAYN
 
Guardo il tuo volto stanco e non posso che pensare a quanto la malattia ti abbia cambiata. Le occhiaie solcano profondamente il tuo viso pallido come la neve d’inverno. L’unica cosa che rimane è quel sorriso, il tuo sorriso, sempre presente nella mia vita, sullo sfondo di ogni ricordo.

“Andrà tutto bene”, mi sussurri guardandomi negli occhi, ”Starò bene”, dici per convincere più me che te.

Tu sei forte, lo sei sempre stata, dal primo momento in cui i dottori ti hanno detto quale sarebbe stato il tuo destino, non hai mai perso la grinta, nonostante sembri che il fato si stia prendendo gioco di te, non l’hai mai fatto perché tu sei convinta che tutto debba accadere per un motivo e ciò ti è sufficiente.

Ma, mia piccola Faith, io sono diverso da te, io non credo in tutto questo.

Io credo che il tuo tumore sia solo un’ingiustizia.

Io credo che tu non abbia mai fatto nulla per meritarti tutto questo ed il tuo essere così in pace con te stessa mi rende furioso, perché ho come l’impressione che ormai tu ti sia rassegnata a lasciarci.

Mi siedo sul tuo letto cercando di non fare troppo caso al tipico odore da ospedale che c’è nell’aria.

Qui tutto puzza di morte, morte dolore e sofferenza.

Ti prendo la mano destra ed intreccio le tue dita con le mie. Le guardo e mi sembra quasi siano fatte per appartenersi.

Sospiri,” Doveva andare così”.

Ti accarezzo la guancia e con il pollice catturo una lacrima sfuggita al tuo controllo, una lacrima codarda, una lacrima che contiene in sé tutto ciò che tu non vuoi dire, tutte le paure che tu non vuoi confessare.

Ti accarezzo la pelle liscia e scostando i lunghi capelli castani gioco con le tue lentiggini, come se volessi unire quei puntini con una linea immaginaria.
In realtà voglio raccogliere tutte le piccole cose per non perdere nulla di te.

“Ho paura” dico infine “Perché ti amo troppo”.
 
POV LIAM
 
Ti tendo la mano per aiutarti a scendere dal letto, ti sento tremare.

Mi siedo sulla quella sedia verde che mi ha ospitato per tutti questi giorni.

Mi chiedo ancora per quale motivo abbiano deciso di arredare tutto di verde questo reparto, mi sembra una presa in giro nei confronti di tutti quei malati terminali relegati tra queste quattro mura.

Appoggio la testa sul muro chiudendo gli occhi. Ormai non riesco nemmeno più a fare questo per paura che tu possa svanire prima che io li riapra.
Ma quando li riapro tu sei li, davanti a me, con le mani sui fianchi, come se volessi rimproverarmi di qualcosa.

“Dovresti andare a casa a dormire Liam” mi dici con cipiglio severo,” sono giorni che non ti fai una bella dormita, ne hai bisogno”.

La guardo, ma non le rispondo, perché con lo sguardo mi perdo nei suoi occhi.

Quanto sei cambiata Faith, un tempo odiavi la tua pancia, le tue gambe, ora potresti quasi scomparire. Sono sparite anche le rughe ai lati dei tuoi occhi, quelle che tu odiavi, ma che io tanto amavo.

Si, sei cambiata e questa cosa mi distrugge. Sei cambiata per colpa di un qualcosa che ti sta distruggendo.

“Ci andrò, quando me la sentirò di lasciarti sola” rispondo alzandomi in piedi.

“Il che non avverrà mai, ho capito. Così mi farai sentire in colpa” dice le abbassando la testa.

Sento le lacrime pronte ad uscire, così mi slancio verso di te e ti abbraccio accarezzandoti la schiena.

Sento le fossette alla base della tua schiena e ne traccio il contorno.

“E’ così ingiusto che tu sia qui” dico stringendoti sempre di più. Sento le lacrime uscire e so che le hai sentite anche tu. Affondo la testa sull’incavo del tuo collo inspirando il profumo della tua pelle liscia.

Mi accarezzi i capelli corti, ma l’unica cosa che  riesci a dirmi è se posso aiutarti a stenderti a letto.

Con tutta la delicatezza che ho ti faccio adagiare sotto le coperte bianche e verdi, ma la scritta ‘ospedale’ che ci scorgo sopra mi fa scappare un singhiozzo.

Non mi ero mai sentito così vulnerabile. Mi strofino gli occhi e torno a sedermi trascinando la sedia accanto al  letto.

Tu mi sorridi, “Sembri un bimbo Payne”, mi prendi in giro, non posso fare a meno di sorridere per quest’affermazione perché so che è vero.

“Così mi piaci” sussurri inclinando la testa.

“Non te ne andrai vero?” ti chiedo dopo un attimo di silenzio.

“Non ti libererai di me molto semplicemente ,la mia amica presto mi lascerà vivere tranquillamente” mi risponde lei.

La tua amica. Così hai sempre chiamato il tumore che hai in testa. Non ho mai capito come hai avuto la forza di considerarlo tale.

Chissà se la tua forza riuscirà a vincere anche questo.

“Sai Faith, non sopporterei mai di perderti, amo troppo i tuoi piccoli gesti, ti amo senza confini”.
 
POV LOUIS
 
Guardo l’orologio giallo sul comodino. Sono le due di notte ed ancora una volta non riesco a prendere sonno.

Tu sei accanto a me e dormi sdraiata sopra il tuo solito letto d’ospedale. Mi stringi la mano tutta rannicchiata su di un fianco.

Potrei stare ore a guardarti senza mai stancarmi, quasi in contemplazione, perché ho paura che tutto possa finire.

Cosa farei io se te ne andassi? Potrei continuare a sorridere? Potrei continuare a respirare come un tempo?
No, no e no. Non potrei mai continuare la mia vita sapendo che tu non hai avuto la possibilità di portare a termine la tua, sapendo che non potrai mai portare a termine la tua lista delle 10 cose da fare prima di morire.

E pensare che prima di essere ricoverata io ed i ragazzi avevamo organizzato un viaggio a New York, per farti avverare il tuo più grande sogno, salire sull’Empire State Building.

Che ne sarà di quel viaggio? Tu mi hai sempre detto che la malattia non è la fine, ma solamente una pausa dalla vita normale che scorre.

Prima del tumore non ti saresti mai presa una pausa da quella vita che hai sempre amato, saresti andata avanti ed avresti seguito i tuoi sogni senza farti fermare da nessuno.

Probabilmente il fato lo sapeva, sapeva che non ti saresti fermata davanti a nulla, così ti ha aizzato contro l’unica cosa che non potevi sconfiggere, che anzi avrebbe sconfitto te.

Così ora il tuo destino è nelle mani di qualcun altro.

Come potrei non essere pessimista sapendo che la tua vita dipende totalmente da un estraneo?

Forse dovrei avere più fiducia, nel prossimo, nel mondo in genere. Ma come posso aver fiducia, credere, se tutto ciò che ho intorno cade?
Io semplicemente non posso.

Prendo la tazza di tè ormai freddo e la faccio passare da una mano all’altra scrutandone il contenuto.

Come potrei fare senza di te? Senza il fatto che ogni sera, prima di andare a dormire, ci beviamo una tazza di tè bollente raccontandoci tutto quello che abbiamo fatto nel corso della giornata?

“Umm, è bello, sì” sussurri nel sonno, “potrei essermene innamorata”.

Hai sempre detto di non poter dormire senza prima berti una tazza di te, forse è per questo che parli nel sonno.

Appoggio la testa vicino alle tue mani, inclinandola leggermente per poter sentire tutto ciò che esce dalla tua bocca.

“Ho paura” dici infine, scossa da un fremito.

Ti avvolgo tra le mie braccia.

Tutte le cose che ti ho sentita dire nel sonno non hanno mai avuto senso, ma forse, queste ultime due parole sono quelle che hanno più significato di tutte.

“Ce la farai” ti rispondo, sapendo che non mi avresti mai sentito, “ti amo e questo sarà il nostro piccolo segreto”.

Chiudo gli occhi sperando di riuscire a dormire. La tua mano stringe la mia e forse, in questo momento, un po’ di speranza c’è.
 
POV HARRY
 
I medici escono dalla tua stanza dopo aver registrato l’ultima visita prima dell’intervento. Quando hai visto il registratore hai subito storto il naso, non ti è mai piaciuto il suono della tua voce registrato.

Io ho sempre trovato che fosse stupenda, un insieme di suoni coesi tra loro per creare un’ armonia perfetta.

Mi sorridi non appena mi vedi ricomparire dalla porta. I tuoi occhi scintillano mentre mi fai cenno ti avvicinarmi. Non me lo faccio ripetere due volte e mi faccio avvolgere dalle tue braccia ancora calde, dopo tutto quello che hai passato.

Ti stampo un bacio sulla guancia notando quanto i tuoi zigomi siano sporgenti.

Inclini la testa arrossendo lievemente per questo mio gesto affettuoso.

Dio quanto amo quando fai così.

“Per fortuna non te ne sei andato, avevo bisogno di un tuo abbraccio Harry” mi dici tentando di trattenere le lacrime.

Prendo il tuo viso tra le mani e ti lascio un bacio sulla fronte.

Se solo sapessi quanto sto soffrendo anch’io per te, se solo sapessi quanto darei per non vederti in questo stato, se tu solo potessi immaginare tutto questo. Avrei preferito essere al tuo posto piuttosto che vederti così vulnerabile, tu che ci sei sempre stata, tu che sei la colonna portante di tutta la mia vita.

“Sono qui” riesco a risponderti  solo questo “Ci sarò sempre”

Sorridi per non pensare a tutto ciò che ti aspetta, per non pensare al tempo che scorre, al fatto che questi potrebbero essere i nostri ultimi minuti insieme.

“Mi hanno dovuta pesare” dici dopo un po’.

Ti guardo e subito capisco quanto sia stato difficile per te, che hai sempre odiato il fatto di doverti confrontare con la bilancia.

E pensare che sei sempre la ragazza che un tempo doveva infilarsi a fatica nei nuovi jeans e che troppo spesso si lamentava del suo peso.
Ora sembri scomparire, quasi come se stessi perdendo pian piano la tua materialità.

Ti prego non andartene, non riuscirei mai ad accettare di perderti.

Mi siedo vicino a te e ti passo la bottiglietta d’acqua minerale. Cerco di perdere tempo per non porgerti quella domanda di cui, in realtà, non voglio sapere la risposta.

Appoggi la testa sulla mia spalla.

“Domani pomeriggio potrebbe essere tutto finito” mi annunci prima ancora che io mi decida a parlare, questo perché sai quanto io sia codardo, perché sai che non avrei mai avuto il coraggio di chiedertelo.

Potrebbe essere tutto finito mi dici. Si, potrebbe, anzi, sicuramente domani qualcosa finirà.

Ma chi ce la farà tu o la tua malattia?

Sebbene tu voglia sembrare forte so che nel profondo anche tu ti stai ponendo questa domanda, solo che tu non vuoi farci vedere quanto tu sia demoralizzata.

La compassione non ti è mai piaciuta.

Per questo tutti dicono che siamo come due poli opposti, ed è per questo che penso che tu sia perfetta per me.

“Non finirà nulla Fay, quando uscirai da quella sala operatoria tutto tornerà come prima, tu, io, il mio amore per te”.
 
POV NIALL
 
Ti porgo titubante il rasoio elettrico che ho portato da casa, tu lo prendi con mani tremanti e lo avvicini all'attaccatura dei capelli.

Mi appoggio allo stipite della porta e con fare attento scorgo ogni tuo movimento.

Guardi fisso davanti a te mentre le lacrime inondano il tuo viso, le labbra tremano insieme alle mani.

Sento il cuore incrinarsi inesorabilmente, perché fino a questo momento eri sempre stata così forte, così sicura; Ed ora sembra quasi che non ci sia più nulla di sicuro, nulla di certo.

Non avrei mai voluto vederti in questo stato, non avrei mai voluto saperti così fragile.

Vieni presa dai singhiozzi prima ancora di riuscire ad accendere quel rasoio che tieni in mano, punti le mani sul lavello ed abbassi la testa lasciando che i capelli ti ricadano scomposti davanti al viso.

Cammino verso di te lentamente per paura che il tuo orgoglio possa allontanarmi e se questo succedesse potrei morirne. Invece non lo fai, lasci che ti accarezzi la schiena delicatamente e poi ti fai abbracciare da dietro.

Mi permetti di appoggiare la testa sopra le tue scapole, mi permetti di ascoltare il tuo respiro affannato, mi permetti di starti vicino, per la prima volta senza alcuna barriera.

Nel giro di pochi secondi i miei singhiozzi si uniscono ai tuoi, come se ogni singola cellula del mio corpo volesse starti vicina.

"Fallo tu", mi dici girandoti di scatto porgendomi il rasoio, "Voglio che sia tu a farlo".

Lo prendo in mano, ma non posso che pensare che questa sia la fine, che forse tu ci stia veramente lasciando per sempre.

Mi asciugo le lacrime e comincio in quest'impresa che mi sembra così estenuante da lasciarmi senza fiato.

Tu chiudi gli occhi, anche se vorrei dirti di non farlo, perché voglio guardarti, voglio poter vedere i tuoi occhi.

Ho paura di poter dimenticare qualcosa di te e non me lo permetterei mai.

La prima ciocca cade senza fare rumore, così come le altre e pian piano non resta più nulla dei tuoi folti capelli castani.

Ti do un bacio sulla testa prendendoti i viso tra le mani.

Sento la tua rabbia, il tuo rancore, la tua paura.

Ti guardi allo specchio, ma subito svii lo sguardo facendo una smorfia di disgusto per la tua figura riflessa.

Non capisci che per me sei perfetta, che di te non cambierei nulla.

Se solo amassi te stessa anche solo metà di come io amo te, capiresti come mi sento in questo momento, capiresti che ora che sto rischiando di perderti per sempre l'esteriorità non conta. Vorrei che tu capissi, ma in fondo non ti sei mai comportata giustamente nei tuoi confronti, ti sei sempre criticata, giudicata.

Quando invece ai miei occhi sei sempre stata perfetta.

Ti prendo una mano e la intreccio alla mia, vorrei che potessero appartenersi per sempre.

"Vorrei solo che capissi che per te ci sarò sempre. Vorrei solo che capissi che, in qualsiasi modo vadano le cose io sarò con te e tu sarai sempre con me" ti sussurro guardando le nostre mani intrecciate.

Appena mi senti dire queste cose crolli sulle mie spalle.

"Se solo avessi il coraggio di farti capire quanto ti amo" concludo tenendoti stretta.




E' decisamente orribile,orrenda e non so sinceramente perchè la sto pubblicando! Ditemi che ne pensate,siate spietati,ho bisogno di critiche costruttive. 
Bacioni
Selene
  
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