The Call Of Destiny

Ho mandato i miei uomini a morire, sapendo che Mordred voleva solo me.
Mi guardava dall' alto del suo cavallo nero, nero come il suo cuore, quando successe:
Sfilò la spada dal fodero, la fissò per un istante... i suoi occhi si tinsero d' oro, quasi fossero infuocati.
La lama luccicò nonostante non ci fosse nemmeno un raggio di sole a celebrare la mia fine.
"Ho atteso a lungo questo giorno, Artù Pendragon"
Sorrise, di un sorriso malvagio come i suoi occhi scuri.
Restai in silenzio, non dissi niente. Non avevo niente da dire.
"Avete un ultimo desiderio... mio signore?" pronunciò le ultime due parole con tanto sprezzo da farmi rabbrividire.
"Sì..." parlò qualcuno al posto mio "Desidererebbe vederti morto!" urlò quella voce che avevo imparato a riconoscere in ogni sua flessione ed intonazione.
"Merlino..." quel nome tentò di uscire dalle mie labbra... ma quasi non si udì. Eppure ero così sicuro di averlo detto.
"Sono qui, Artù. Fino alla morte" gli sentì mormorare, la sua mano delicata e fragile si posò sulla mia spalla.
"Cosa intendi fare?" chiese Mordred con un principio di risata derisoria sul viso "La sua ora è ormai giunta" pronunciò solennemente.
"Tu non lo toccherai" lo sfidò Merlino.
"Fatti da parte..." ordinò Mordred
"Ho detto che tu non..." la lama si conficcò nel petto di Merlino e prima che me ne potessi accorgere, Merlino conficcò la sua spada nel cuore di Mordred.
Merlino aveva i suoi poteri immortali. E quindi, era sopravvissuto.
Mordred, no.
Per l' ennesima volta, grazie a Merlino, ero sfuggito alla morte.
Per l' ennesima volta, potevo dire di amarlo incondizionatamente.
Il destino inveì contro di me e poi tutto cessò. Pensai che avesse in serbo per me una morte di gran lunga più lenta e atroce.
"Fa' pure" risposi lui "Fa' che io compia il mio destino, uccidimi!" esclamai "Niente mi farà paura. Ciò di cui ho bisogno per vivere è nelle sue mani bianche e fredde scaldate dalle mie.
Merlin...