POV HARRY

Un’altra intervista, un’altra tortura.
Ci fanno sempre le stesse domande e noi diamo sempre le solite risposte, menzogne, nel mio caso.

“Harry, ci è giunta voce che hai un debole per le donne più grandi. E’ vero?”
“Ahahah, sì è vero, mi piace la loro maturità” sorrido, mi giro, lo guardo, lo amo.
Tutto ciò che vorrei, è lui.
L’unica cosa che vorrei.
Rinuncerei alla carriera e a questo successo mondiale, pur di stare con lui.
Era il mio migliore amico ma ora è molto di più, è l’uomo della mia vita.
Guardo altrove, non posso sopportare le sue occhiate frustrate senza fare qualcosa di stupido e avventato.
Non posso rovinare tutto.
Liam gingilla con la testa, Zayn contorce le mani nervoso, Niall mi mette una mano sulla spalla.
Loro sanno quello che stiamo passando, sanno quanto è dura.
Io e l’amore della mia vita ci guardiamo, e per un attimo infinito il tempo si blocca.
La Terra smette di girare.
L’erba smette di crescere.
Gli altri smettono di esistere, il mio cuore perde un battito.
ma dura tutto per poco, troppo poco tempo.
Devo smetterla di farmi questi film mentali, di pensare a lui, noi non possiamo stare insieme. Se si scoprisse cosa c’è veramente tra me e lui perderemmo le nostre fan, forse non tutte, ma in molte smetterebbero di seguirci e amarci, solo perché io amo lui e lui ama me.

“Qual è stato il giorno più brutto della tua vita?”
Oddio, mi stanno guardando tutti. E ora cosa dico?
“Quando la ragazza di cui ero innamorato mi ha dato buca” non riesco a evitare una smorfia e vedo che anche Louis si muove infastidito sulla sedia.
Sappiamo entrambi qual è stato il giorno più brutto della nostra vita, perché è stato anche il più bello: facemmo l’amore per la prima volta, nella mia camera d’albergo, era maggio, faceva caldo.
Le sue mani, le sue labbra, quel piacere nuovo.
Fu tutto così strano, ma bellissimo, finché non ci svegliammo nudi nel letto con di fronte il nostro manager che ci urlava contro.
Era sconvolto, ci fece una sceneggiata isterica.
Louis scoppiò a piangere, io mi chiusi in bagno.
Per la vergogna non ci parlammo per due settimane, evitammo gli altri ragazzi, annullammo due interviste ed un apparizione in televisione.
Tutto perché loro non erano d’accordo,
“Perderete i vostri fan, rovinerete la vostra immagine, darete ragione a tutti quelli che vi chiamano checche, froci, gay ”ci ripetono tutti i giorni.
E noi siamo costretti a nasconderci, a stare lontani.
A volte ci comportiamo ancora come facevamo prima, capita, ma ce ne rendiamo conto e ci allontaniamo.
Ancora e ancora.
Siamo sempre più lontani.
Fin troppo lontani.

L’intervista è quasi finita, ci fanno alzare e cambiare di posto.
Liam si sposta vicino a Zayn ed io mi ritrovo vicino a Louis. Al mio Lou. Al mio Amore.
Mentre si siede mi dedica un sorriso malinconico, solo un angolo della bocca si solleva, controvoglia, e torna subito serio guardando altrove.
Le nostre gambe si sfiorano e vorrei strappargli quei pantaloni e farlo mio, amarlo fino a star male.
Ne ho bisogno.
Ho bisogno di lui più che dell’ossigeno.
Vorrei poter stare con l’uomo che amo, ma mi devo accontentare di amarlo di nascosto, come un clandestino.
Perché mi sono innamorato del mio migliore amico.

POV LOUIS

Guardatelo.
Dai, guardate quanto è bello.
Vorrei affondare le dita nei suoi ricci, baciare quelle fossette, accarezzarlo, amarlo.
Ma non posso, lui non può essere mio.
Io devo fingere di amare Eleanor, devo baciarla in pubblico e lui deve fare il ruolo del puttaniere.
Il mio amore, un puttaniere. Che cosa ridicola.
Ci meritiamo un oscar per la recitazione, dai.
Sta mentendo di nuovo, sta fingendo di essere un etero qualunque e vorrei tappargli quella boccaccia con un bacio.
“Louis, come vanno le cose tra te e Eleanor?”
“Alla grande! Lei è stupenda, è perfetta per me” sembro pure convinto di quello che dico.
Silenzio.
L’orologio ticchetta.
Harry corruga la fronte e si sposta verso Niall, si guardano negli occhi e sorridono.
Il mio petto prende fuoco, lui è mio.
mio, mio, MIO.
Non riesco a resistergli.
Devo averlo, l’ho aspettato per tutta la vita.
Me ne frego dei manager, loro non sanno quanto ci amiamo.
Me ne frego del successo e delle fan, tanto anche loro hanno capito tutto, non sono stupide.

“Bene ragazzi, è stato un piacere intervistarvi oggi! Grazie!”
“Grazie a te” rispondiamo più o meno tutti in coro. Harry rimane in silenzio, soffre.
Ci alziamo e stiamo per andarcene, non resisto più.
Cerco la sua mano sicuro, ma quando la trovo lui si ritrae, le lacrime agli occhi.
“No Louis, non possiamo. Torna dalla tua stupenda Eleanor, io sto bene”.
Abbassa la testa e si fissa le scarpe.
Sospira e se ne va.
Lontano da me, sempre più lontano.
Fin troppo lontano.