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Autore: Cilyan    16/11/2012    3 recensioni
Spin off della mia os:" Harry Style and his Haribo: A family of three man", scritta per il contest “ le mille e una fic” indetto dal thegays ( settimo giorno)
“Harry e Louis. The first word the first walk”
Mi trovavo sul divano con Harry, come mio solito, a chiedermi come fossi finite a quell punto.
Ormai il piccolo Sweet aveva cinque anni ed era cresciuto forte e tenero, proprio come quel riccio, quell’Harry che in quel momento stavo tenendo tra le braccia.
Era stupendo sentire quel respiro tanto regolare e sottile quasi quanto quello di Sweet quel giorno, un respiro particolare in un certo senso e portatore di grandi ricordi: La prima parola, la prima camminata, la prima volta in cui avevo portato al parco Sweet.
Harry, tutto di Harry mi ricordava quel bambino, la luce dei miei occhi, quell’esserino che avevo , ingenuamente, pensato avesse sfornato qualche sua sveltina, o forse dovrei direi malignamente?
“Lou, Lou!” era stupendo sentire quella voce così tenera e bassa, ma ben udibile e sincera, speciale in un qual senso.
“ Shh … o il paparino si sveglia!” lo presi in braccio e mi beai del bacio sulla guancia che mi donò: era stupendo.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Spin off della mia os:" Harry Style and his Haribo: A family of three man", scritta per il contest “ le mille e una fic” indetto dal thegays ( settimo giorno)
 

“Harry e Louis. The first word the first walk”

 
Mi trovavo sul divano con Harry, come mio solito, a chiedermi come fossi finite a quell punto.
Ormai il piccolo Sweet aveva cinque anni ed era cresciuto forte e tenero, proprio come quel riccio, quell’Harry che in quel momento stavo tenendo tra le braccia.
Era stupendo sentire quel respiro tanto regolare e sottile quasi quanto quello di Sweet quel giorno, un respiro particolare in un certo senso e portatore di grandi ricordi: La prima parola, la prima camminata, la prima volta in cui avevo portato al parco Sweet.
Harry, tutto di Harry mi ricordava quel bambino, la luce dei miei occhi, quell’esserino che avevo , ingenuamente, pensato avesse sfornato qualche sua sveltina, o forse dovrei direi malignamente?
“Lou, Lou!” era stupendo sentire quella voce così tenera e bassa, ma ben udibile e sincera, speciale in un qual senso.
“ Shh … o il paparino si sveglia!” lo presi in braccio e mi beai del bacio sulla guancia che mi donò: era stupendo. Avevo tutto quello che volevo:
Il ricordo della prima volta in cui Sweet aveva poggiato il piede per terra,
quando era caduto e , buffo, si era messo a ridere e a indicarci come a volerci chiedere aiuto,
quando non aveva ancora i denti e Styles si era messo in testa di fargli mangiare la pizza,
quando aveva detto “papà” per la prima volta,
e quando , ogni giorno, lo guardavo dormire.
Tutto, tutto mi diceva quanto Styles e Sweet fossero simili,
quanto le loro abitudini fossero lo specchio l’una dell’altra
e quanta goffaggine si instaurasse in me ogni volta che mi ritrovavo alle prese con qualche situazione nuova.
“Ma Lou, Lou!” insistette il piccino.
“ Shhh … Harry dorme “ abbassai la voce ancora di più , ma non servì a nulla se non a far girare il riccio e ad immergersi ancor di più tra le mie gambe.
“ Lou!” un nuovo richiamo mi fece rassegnare, così, scostata la testa di Harry un pochino, lo feci sedere meglio sulle mie gambe , avvicinandomelo alle orecchie per sentire meglio.
“E va bene, dimmi!”
“Voglio dormire con te!” Sorrisi, non era la prima volta che me lo chiedesse e per me era fantastico ogni volta che accadeva, anche se non sapevo mai cosa rispondere con precisione.
“E con Harry” soggiunse, poi.
“Va bene, stasera” dissi allora io, ma lui no” adesso”
“E adesso sia!” mi prese un colpo quando mi ritrovai sotto il corpo di Harry con lui a farmi il solletico e il piccolo Sweet, forse non più tanto leggero, visti i cinque anni che ormai aveva, a premermi ancor di più contro lo schienale.
“Ok, ok, adesso basta voi due!”
Che desiderare di più? Ancora una volta nulla. Solo due teste ricce, l’una bionda e l’altra bruna, quattro occhi, due verdi, due marroni; Due bocche, l’una rosea e carnosa, l’altra solo una piccola linea delicata e due corpi, di grandezze diverse, certo, ma di cuori ed anime indi scindibili.
“ Vi amo” no, non avevo decisamente bisogno di altro se non del loro amore.
“Anche io vi amo, Harry, anche io"



Buona sera! spero che vi piaccia....si come no..ultimamente sono fissata, non so più cosa scrivere...sapete che ho in capoccia? Seneca..Seneca, Seneca...tralasciamo...
bacioni
fat
  
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