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Autore: fulgebit    17/11/2012    1 recensioni
Partire per il college significa lasciare la famiglia, gli amici, il liceo, e... Zayn.
Sarà una prova troppo dura per Megan?
Attenzione: è il continuo della flashfic 'The last prom' (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1387187&i=1).
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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College.
The Art Of Growing Up.


 Okay, questa era l’ultima scatola. Non mi resta che caricarla in macchina e sono pronta a partire. Mi siedo un ultimo momento su quello che è stato il mio letto fino ad adesso e fisso le pareti nude di camera mia.
 
«Megan, sei pronta?Dobbiamo partire.»
«Si, arrivo subito, mamma!» Mi alzo e do un’ultima occhiata alla stanza prima di uscire e chiudo la porta. Scendo in giardino, dove i miei stanno caricando i miei bagagli e mio fratello sta giocando con il pallone calciandolo contro la porta del garage.
«Eccola! Forza, tutti in macchina, si parte!» Mio padre sale in macchina e così facciamo anche noi.
«College, stiamo arrivando!» Mia mamma sorride. Ci tiene a farmi vedere che va tutto bene e che mi divertirò un sacco, anche se sa quanto sarà difficile per me stare là da sola lontano da tutti quelli a cui voglio bene.
Mi metto le cuffiette e chiudo gli occhi. Magari mi addormento, così non penso alla mia destinazione.
 
 
 
«Megan! Svegliati! Megaaaaan! Mammaaaaa mia sorella è morta!» Mio fratello e la sua finezza.
«No, scimmia sono viva, per tua sfortuna.» scendo dalla macchina e mi fermo ad osservare il paesaggio che dovrò considerare casa mia per i prossimi quattro anni. Devo dire che mi piace: davanti a me c’è un grande giardino, con aiuole fiorite e panchine. Ai lati, scorrono due sentieri che portano all’edificio della scuola.
Dopo che mio padre ha parcheggiato l’auto nei posti riservati ai nuovi arrivati, andiamo verso la segreteria dove mi consegnano le chiavi di camera mia.
«Settore B, stanza 256. La tua compagna, Abigail, sarà qui domani. Nel pomeriggio di domani si svolgerà un incontro per i nuovi studenti in cui vi daremo tutte le informazioni necessarie. Ci troviamo qui alle tre in punto.»
Da come la signora al banco ha calcato il tono sulle parole ‘in punto’ capisco che per lei la puntualità è uno dei dieci comandamenti.
 
Troviamo con facilità la mia camera, e dopo avermi aiutato un po’ con il letto e i bagagli, è giunto il momento dei saluti.
 
«Ciao, tesoro mio.»
«Mamma, però se piangi non mi aiuti!» Dico io, tentando di sdrammatizzare –è sempre stata una mia caratteristica- con le lacrime agli occhi.
«Lo so, è che… mi mancherai tanto.»
«Anche tu mamma. Mi mancherete tutti, perfino tu scoiattolo.» Do un buffetto sulla testa di mio fratello e poi li abbraccio.
I minuti successivi sono un susseguirsi di saluti, baci, abbracci e lacrime nascoste. Alla fine, montano sull’auto e accendono il motore.
«Ciao mamma e papà! Ciao mostriciattolo!»
«A presto, bambina mia!»
«Ciao tesoro!»
«Addio gorilla!» L’ultima faccia che vedo prima che la macchina scompaia è quella di Alex che mi fa la linguaccia.
 

Sono sola.
Sola con me stessa.
In un posto sconosciuto, ma che, a detta di tutti, adorerò.
Speriamo.
 

Non voglio tornare in camera a disfare i bagagli, non sono dell’umore giusto. Così mi siedo su una panchina in questo parco enorme e mi perdo dei miei penseri, osservando gli studenti che arrivano.
Alcuni sorridono, vedono in lontanza qualcuno che conoscono e corrono ad abbracciarlo.
Una ragazza in rosa alla mia destra sta lottando con le sue valigie, cercando di spingerle tutte contemporaneamente. Ha cinque trolley, o sono io che ci vedo male?

Mi scopro a sperare immediatamente che non sia la mia compagna di stanza, quando sento un bip provenire dalla tasca. Prendo il telefono e vedo di avere tre messaggi:
 

“Ehi meraviglia! Sei arrivata alla Yale- college da sogno? Vorrei essere lì con te in questo momento. Io sono bloccata in New Jersey, ho perso la coincidenza e quindi sono qua in stazione ad aspettare il prossimo treno per New York. Perché sempre a me?”
 

Sorrido al pensiero di Monique –la mia migliore amica- che corre tra le piattaforme dei treni.
E’ sempre stata così: disorganizzata, confusionaria e casinista. Ma è anche la persona migliore che io abbia mai conosciuto e le voglio un bene fuori misura. Passo al prossimo messaggio:

 

“Ehi Megs! Arrivata a destinazione? Oggi ho conosciuto la mia compagna di stanza. Non sembra la persona più ehm... ‘pulita’ del mondo. Mah.. speriamo bene!”
 

Rido di gusto. Povera Emily, da quando ha preso i pidocchi su un treno l’anno scorso, gira sempre con una bottiglietta di disinfettante. Ora leggo l’sms di Harry.

 

“Megan, hai sentito di Mon? Dici che devo andare a prenderla? Merda, solo io posso avere una ragazza del genere, lol”

 

Quando ho finito di rispondere a tutti, mi arriva un altro bip, questa volta volta da Zayn.
 

“Voltati.” 


 

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#Spazio autrice.
Ciao a tutti :3
Innanzitutto grazie a che ha recensito/messo nei seguiti la mia flashfic, da cui questa storia prede spunto.
A scuola sono piena di verifiche e interogazioni, è un massacro lol
Quindi scusate se non sarò costante nel pubblicare i capitoli.
Che fate oggi? Io vado a vedere Breaking Dawn woooooo **
Okay detto questo, mi dissolvo, come sempre fatemi sapere che ne pensate. :)
*si dissolve*

  
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