ATTENZIONE: I My Chemical Romance, in
questo caso, nello specifico, Gerard Way e Frank Iero, non mi
appartengono. La
storia è totalmente inventata, non scritta a scopo di lucro.
Ed ogni cosa
presente nella storia inerente o riferita a fatti o persone o azioni
reali è
totalmente causale.
Titolo: Keep running, baby
Fandom: My Chemical
Romance
Autrice: xla
Beta: auto betata quindi perdonatemi :c
Pairing: Party/Fun
(frerard)
Rating: arancione
Avvertimenti: One-shot,
Slash.
Genere: Malinconico,
Triste.
Intro: ”Puoi farcela anche
senza di me, solo che ancora non lo sai.”
Ambientazione: AU!Killjoys
Note: avevo questa scena
in mente. Come un flash. Tutto qui. E finalmente, dopo una VITA,
riprovo ad usare questa cosa arcana chiamata nvu. Un tempo mi ci
perdevo di più con i codici html. Ora sono troppo vecchia
ahahah- penso che in uno scritto conti anche la
presentazione, tipo un qualcosa fatto a mano. Una bella grafia insomma
e diciamo che una buona di certo è un punto a favore di chi
scrive. Deve essere leggibile, no? Bene, stavolta ho optato per questo
carattere. Che poi la storia faccia schifo al biiiiip, è
un'altra questione...
Buona lettura <3.
xo-xo
Ridete e Mangiate Tanta
Cioccolata :3
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KEEP
RUNNING, BABY
Capitolo unico
Il sole. Il deserto.
Quell’aria secca e quasi priva di ossigeno. Tutto quello che
gli aveva sempre
fatto ribollire il sangue nelle vede. Quello della ribellione che lo
portava ad
andare avanti ogni fottuto giorno. Quelle stesse zone che gli avevano
fatto da
casa per quasi tutta una vita. Una vita di lotta, a combattere contro
chi vuole
manipolare tutti.
Di quelle notti passate a
fumare scarti di chissà cosa. A sentire il suo sguardo, a
percepirselo proprio
addosso, come il sudore e la terra sulla vostra pelle.
Sapeva che non sarebbe
durato un’eternità. Tutto quello, primo o poi,
sarebbe dovuto arrivare da
qualche parte, no?
Questo Fun lo sapeva. Fun
era cosciente che ogni cazzo di attimo sereno era davvero una botta di
culo da
godersi come se l’attimo dopo dovessi schiattare. Per quanto
avesse voluto che
non fosse così, aveva una lotta da combattere. I Killjoys
avevano davvero un
cazzo di obbiettivo suicida.
Fun non sarebbe mai
tornato sui suoi passi. Tutte le cose orribili che aveva fatto, che
aveva visto
e aiutato a portare a termine. Si era abituato a tutto. Ogni Killjoys
si
abitua.
A tutto. Era pronto a
tutto.
-Fun. –
Se avesse avuto qualche
lacrima da versare, l’avrebbe fatto. Se solo ci fosse
riuscito.
-Fun.-
Lo vedeva lì davanti, che
tremava appena. Vedeva quella bellissima bocca storta che sapeva di
sole,
sporca di liquido verde e bianco. Fottute pillole. Come cazzo avevano
ridotto
il suo amore?
-Ti ho detto- -
-Zitto! Zitto! Porca
puttana Party! Zitto! –
Le iridi di Party erano
grandi. I suoi occhi non erano più il suo personale
universo. Ora erano solo un
buco nero con qualche stella che stava per esplodere. Per morire.
Esattamente
come lui.
-So cos-che cazzo vuoi che
faccia eh, Party? – urlava.
Lo sguardo di Party Poison
era fisso nel suo. Non si curava della pistola laser puntata verso di
se.
Party Poison. Si domandava
se quello fosse ancora Party Poison.
L’allarme antincendio
della BLi era solo un ronzio lontano, mentre l’acqua li aveva
bagnati
completamente. Ghoul vedeva quella questa persona davanti a se. I
capelli
bagnati che gocciavano rosso sulla pelle. La bocca storta e sporca. Il
naso
all’insù. Gli occhi così dannatamente
magnetici. Tutto in lui era di Party
Poison. Ma quello non era Party. Non lo era cazzo, no. Non poteva
essere.
-Non succederà nulla,
Party. Ora andiamo via e il Dr. Death troverà il rimedio,
okay? –
Party aveva un’espressione
così triste che solo per questo… Fun avrebbe
fatto quello sforzo di piangere.
-Fun.-
-Zitto! – respirava forte.
Cazzo. Fun, cazzo, respira.
-Amore… - il volto
spaventato del moro gli fece malissimo – No. Non
c’è rimedio. –
Il labbro gli tremò – Sì
invece, non è successo nulla Party, nulla! –
-No.- la voce pacata,
quasi dolci. Il suo dolce amore.
-Non voglio. Ti tirerò
fuori quella merda da dentro. A costo di ficcarti le dita in gola. -
-Ci ho già provato.-
immobilizzandolo. Fottuti Dreaculoidi. Fottuto Korse.
Era chiaro. La bava lo
dimostrava. Solo la volontà che era tipica di Party gli
permetteva di resistere
alla pillola. Ma non sarebbe durato. Ecco perché il rosso si
stava avvicinando
a Fun. E questo tremava. Tanto. Povero piccolo. Aveva così
tanta paura.
-Non- no! –
-Cucciolo… -
Party aveva preso le mani
di Fun alzandole. Si portò così la ray gun al
petto. Gli occhi di Fun seguirono
ogni cosa. Fino a quei due pozzi neri.
-Party… - sentì quelle
mani gelide sul volto. Sulle mani. Ovunque. Le amava sentirle ovunque.
Sotto il
sole caldo della California.
Sorrise. I piccoli dentini
macchiati di verde: - Cucciolo mio. Non voglio farti del male. Tu sei
l’unico
che può ferirmi. E’ perché lo voglio
io… non lo permetterei di farlo a
nessun’altro. –
-Cosa vuoi che faccia? No.
No. No. Non voglio io non, cosa cazzo vuoi, eh? –
l’altro gli carezzava la
guancia – Oh, Poison… -
-Sei bellissimo, piccolo,
lo sai? – in altra situazione, questo sarebbe arrossito
– Adesso, però, spara,
okay? Qui. – si spinse la ray gun ancora –
Qui… -
-Non posso. –
-Non vuoi. –
-Cazzo no. – sibilò – Dio…
-
-Qui non può sentirti,
amore. Korse è andato oltre. E’ tutto peggio di
quanto pensassi. L’ho visto. –
-Cosa? –
Scosse la testa
sorridendo: - No. Sei troppo bello per sapere queste cose. –
Sorrise amaro – Ne ho
viste abbastanza… -
-Non ho mai voluto che lo
facessi… -
-Ma io voglio stare con
te. Ecco perché l’ho fatto. Volevo stare con te e
combattere. –
-Puoi sempre continuare a
farlo, Fun. –
-Ma non senza di te,
capisci? Io… -
Vide Party continuare a
tremare. Più di lui. Molto più di lui, cazzo.
-Party? Cosa? –
Il gemito gutturale gelò
il sangue dei Fun Ghoul.
-Non ce la faccio più,
amore. Basta. Non voglio… -
Quando la pillola della
BLi sarebbe stata assorbita dal tutto, ogni cosa di lui sarebbe
sparita. Non
saprebbe stato più lui. Ogni cosa che lo rendeva umano. Ogni
sentimento. Ogni
ricordo. Ogni emozione. Addio, Party Poison. Dopo questa, non sarebbe
più
esistito. Addio, leader dei Killjoys. Una volta entrata in circolo, la
pillola
avrebbe cancellato tutto. Addio, al cuore di Fun Ghoul.
E Party, sarebbe morto,
prima di obbedire a Korse. A chiunque. Avrebbe preferito morire,
piuttosto che
diventare una macchina, privo di emozioni. Avrebbe preferito finire la
sua vita
da ribelle, che non rischiare che ferire Fun. Anche se non avrebbe
più provato
nulla. Faceva male al solo pensiero. No. Non voleva. Aveva sempre
vissuto
libero. Aveva sempre lottato, per vivere libero. E non saranno certo
delle
cazzo di pillole, ad impedirgli di decidere di vivere libero.
-Spara! Fun, spara! Ora! –
se lo tirò stretto.
-Non posso io… -
-Puoi farcela anche senza
di me. Solo che ancora non lo sai… -
Fun avrebbe riso per
quelle parole, magari trovandole estremamente dolci. Dolci. Dolcissime.
Come le
labbra di Party Poison. Che sapevano di ribellione. Libertà.
Vita. Con un
pizzico di malinconia.
-Stronzate… tutte
stronzate… - sorrise.
Anche questa lo era. Party
non aveva mai detto nulla che non fosse vero. Zero stronzate.
-Fun. Basta, per favore…
basta… - lo abbracciò.
Stava lottando con tutta
la voglia di vivere che aveva. Era vicino la fine. Ma voleva vedere il
volto di
Fun Ghoul
fino all’ultimo. Quello era l’unica morte che Party
Poison accettava.
-Non permettere a nessuno
di farti del male… - gli sussurrò vicino alle
labbra, prima di baciarlo.
Assaporando quell’esplosione di dinamite che era Fun
– Continua a correre,
Honey. Continua a corre. –
Quando Fun riaprì gli
occhi, sentiva ancora quelle labbra di sangue.
Si strinse la maschera
gialla attorno al collo, sotto la maglia. Si mise quella da
Frankenstein,
caricò la sua pistola e la mise nel fodero.
L’altra era legata alla coscia.
I Draculoidi erano vicini,
il Dr. Death aveva dato l’allarme.
Il futuro è davvero
secondario. Quello che conta, è l’attimo che vivi,
che sarà per sempre. E
mentre quei volti bianchi e rossi correvano dentro le loro macchine Fun
si
leccò le labbra. La sensazione di poter toccare ancora quel
collo sempre sporco
di tinta e caldo. Tanto caldo, cazzo.
Strinse la gun gialla.
Guardò verso quei bastardi. Quando il dottore avrebbe dato
il via, i Killjoys
avrebbero fatto rumore. Oh, tanto rumore.
Eccolo.
Fun scattò. Partì. Contro
i Draculoidi. Assieme agli altri.
Perché erano Killjoys. E
non si sarebbero mai fermati.
Ghoul sorrise, pensando a
Party. Come se fosse ancora lì con lui.
Keep
running, baby.
Fine