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Autore: xla    17/11/2012    3 recensioni
"Puoi farcela anche senza di me, solo che ancora non lo sai."
Korse ha preso Party Poison. Fun Ghoul lo ritrova, ma è troppo tardi.
[AU!Killjoys]
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: I My Chemical Romance, in questo caso, nello specifico, Gerard Way e Frank Iero, non mi appartengono. La storia è totalmente inventata, non scritta a scopo di lucro. Ed ogni cosa presente nella storia inerente o riferita a fatti o persone o azioni reali è totalmente causale.

 
Titolo: Keep running, baby
Fandom: My Chemical Romance
Autrice: xla
Beta: auto betata quindi perdonatemi :c
Pairing: Party/Fun (frerard)
Rating: arancione
Avvertimenti: One-shot, Slash.
Genere: Malinconico, Triste.
Intro: ”Puoi farcela anche senza di me, solo che ancora non lo sai.”
Ambientazione: AU!Killjoys
Note: avevo questa scena in mente. Come un flash. Tutto qui. E finalmente, dopo una VITA, riprovo ad usare questa cosa arcana chiamata nvu. Un tempo mi ci perdevo di più con i codici html. Ora sono troppo vecchia ahahah-  penso che in uno scritto conti anche la presentazione, tipo un qualcosa fatto a mano. Una bella grafia insomma e diciamo che una buona di certo è un punto a favore di chi scrive. Deve essere leggibile, no? Bene, stavolta ho optato per questo carattere. Che poi la storia faccia schifo al biiiiip, è un'altra questione...
Buona lettura <3.
xo-xo
Ridete e Mangiate Tanta Cioccolata :3

 
_________________________________________

 
KEEP RUNNING, BABY
Capitolo unico

 

Il sole. Il deserto. Quell’aria secca e quasi priva di ossigeno. Tutto quello che gli aveva sempre fatto ribollire il sangue nelle vede. Quello della ribellione che lo portava ad andare avanti ogni fottuto giorno. Quelle stesse zone che gli avevano fatto da casa per quasi tutta una vita. Una vita di lotta, a combattere contro chi vuole manipolare tutti.
Di quelle notti passate a fumare scarti di chissà cosa. A sentire il suo sguardo, a percepirselo proprio addosso, come il sudore e la terra sulla vostra pelle.
Sapeva che non sarebbe durato un’eternità. Tutto quello, primo o poi, sarebbe dovuto arrivare da qualche parte, no?
Questo Fun lo sapeva. Fun era cosciente che ogni cazzo di attimo sereno era davvero una botta di culo da godersi come se l’attimo dopo dovessi schiattare. Per quanto avesse voluto che non fosse così, aveva una lotta da combattere. I Killjoys avevano davvero un cazzo di obbiettivo suicida.
Fun non sarebbe mai tornato sui suoi passi. Tutte le cose orribili che aveva fatto, che aveva visto e aiutato a portare a termine. Si era abituato a tutto. Ogni Killjoys si abitua.
A tutto. Era pronto a tutto.
-Fun. –
Se avesse avuto qualche lacrima da versare, l’avrebbe fatto. Se solo ci fosse riuscito.
-Fun.-
Lo vedeva lì davanti, che tremava appena. Vedeva quella bellissima bocca storta che sapeva di sole, sporca di liquido verde e bianco. Fottute pillole. Come cazzo avevano ridotto il suo amore?
-Ti ho detto- -
-Zitto! Zitto! Porca puttana Party! Zitto! –
Le iridi di Party erano grandi. I suoi occhi non erano più il suo personale universo. Ora erano solo un buco nero con qualche stella che stava per esplodere. Per morire. Esattamente come lui.
-So cos-che cazzo vuoi che faccia eh, Party? – urlava.
Lo sguardo di Party Poison era fisso nel suo. Non si curava della pistola laser puntata verso di se.
Party Poison. Si domandava se quello fosse ancora Party Poison.
L’allarme antincendio della BLi era solo un ronzio lontano, mentre l’acqua li aveva bagnati completamente. Ghoul vedeva quella questa persona davanti a se. I capelli bagnati che gocciavano rosso sulla pelle. La bocca storta e sporca. Il naso all’insù. Gli occhi così dannatamente magnetici. Tutto in lui era di Party Poison. Ma quello non era Party. Non lo era cazzo, no. Non poteva essere.
-Non succederà nulla, Party. Ora andiamo via e il Dr. Death troverà il rimedio, okay? –
Party aveva un’espressione così triste che solo per questo… Fun avrebbe fatto quello sforzo di piangere.
-Fun.-
-Zitto! – respirava forte. Cazzo. Fun, cazzo, respira.
-Amore… - il volto spaventato del moro gli fece malissimo – No. Non c’è rimedio. –
Il labbro gli tremò – Sì invece, non è successo nulla Party, nulla! –
-No.- la voce pacata, quasi dolci. Il suo dolce amore.
-Non voglio. Ti tirerò fuori quella merda da dentro. A costo di ficcarti le dita in gola. -
-Ci ho già provato.- immobilizzandolo. Fottuti Dreaculoidi. Fottuto Korse.
Era chiaro. La bava lo dimostrava. Solo la volontà che era tipica di Party gli permetteva di resistere alla pillola. Ma non sarebbe durato. Ecco perché il rosso si stava avvicinando a Fun. E questo tremava. Tanto. Povero piccolo. Aveva così tanta paura.
-Non- no! –
-Cucciolo… -
Party aveva preso le mani di Fun alzandole. Si portò così la ray gun al petto. Gli occhi di Fun seguirono ogni cosa. Fino a quei due pozzi neri.
-Party… - sentì quelle mani gelide sul volto. Sulle mani. Ovunque. Le amava sentirle ovunque. Sotto il sole caldo della California.
Sorrise. I piccoli dentini macchiati di verde: - Cucciolo mio. Non voglio farti del male. Tu sei l’unico che può ferirmi. E’ perché lo voglio io… non lo permetterei di farlo a nessun’altro. –
-Cosa vuoi che faccia? No. No. No. Non voglio io non, cosa cazzo vuoi, eh? – l’altro gli carezzava la guancia – Oh, Poison… -
-Sei bellissimo, piccolo, lo sai? – in altra situazione, questo sarebbe arrossito – Adesso, però, spara, okay? Qui. – si spinse la ray gun ancora – Qui… -
-Non posso. –
-Non vuoi. –
-Cazzo no. – sibilò – Dio… -
-Qui non può sentirti, amore. Korse è andato oltre. E’ tutto peggio di quanto pensassi. L’ho visto. –
-Cosa? –
Scosse la testa sorridendo: - No. Sei troppo bello per sapere queste cose. –
Sorrise amaro – Ne ho viste abbastanza… -
-Non ho mai voluto che lo facessi… -
-Ma io voglio stare con te. Ecco perché l’ho fatto. Volevo stare con te e combattere. –
-Puoi sempre continuare a farlo, Fun. –
-Ma non senza di te, capisci? Io… -
Vide Party continuare a tremare. Più di lui. Molto più di lui, cazzo.
-Party? Cosa? –
Il gemito gutturale gelò il sangue dei Fun Ghoul.
-Non ce la faccio più, amore. Basta. Non voglio… -
Quando la pillola della BLi sarebbe stata assorbita dal tutto, ogni cosa di lui sarebbe sparita. Non saprebbe stato più lui. Ogni cosa che lo rendeva umano. Ogni sentimento. Ogni ricordo. Ogni emozione. Addio, Party Poison. Dopo questa, non sarebbe più esistito. Addio, leader dei Killjoys. Una volta entrata in circolo, la pillola avrebbe cancellato tutto. Addio, al cuore di Fun Ghoul.
E Party, sarebbe morto, prima di obbedire a Korse. A chiunque. Avrebbe preferito morire, piuttosto che diventare una macchina, privo di emozioni. Avrebbe preferito finire la sua vita da ribelle, che non rischiare che ferire Fun. Anche se non avrebbe più provato nulla. Faceva male al solo pensiero. No. Non voleva. Aveva sempre vissuto libero. Aveva sempre lottato, per vivere libero. E non saranno certo delle cazzo di pillole, ad impedirgli di decidere di vivere libero.
-Spara! Fun, spara! Ora! – se lo tirò stretto.
-Non posso io… -
-Puoi farcela anche senza di me. Solo che ancora non lo sai… -
Fun avrebbe riso per quelle parole, magari trovandole estremamente dolci. Dolci. Dolcissime. Come le labbra di Party Poison. Che sapevano di ribellione. Libertà. Vita. Con un pizzico di malinconia.
-Stronzate… tutte stronzate… - sorrise.
Anche questa lo era. Party non aveva mai detto nulla che non fosse vero. Zero stronzate.
-Fun. Basta, per favore… basta… - lo abbracciò.
Stava lottando con tutta la voglia di vivere che aveva. Era vicino la fine. Ma voleva vedere il volto di Fun Ghoul
fino all’ultimo. Quello era l’unica morte che Party Poison accettava.
-Non permettere a nessuno di farti del male… - gli sussurrò vicino alle labbra, prima di baciarlo. Assaporando quell’esplosione di dinamite che era Fun – Continua a correre, Honey. Continua a corre. –

 
Quando Fun riaprì gli occhi, sentiva ancora quelle labbra di sangue.
Si strinse la maschera gialla attorno al collo, sotto la maglia. Si mise quella da Frankenstein, caricò la sua pistola e la mise nel fodero. L’altra era legata alla coscia.
I Draculoidi erano vicini, il Dr. Death aveva dato l’allarme.
Il futuro è davvero secondario. Quello che conta, è l’attimo che vivi, che sarà per sempre. E mentre quei volti bianchi e rossi correvano dentro le loro macchine Fun si leccò le labbra. La sensazione di poter toccare ancora quel collo sempre sporco di tinta e caldo. Tanto caldo, cazzo.
Strinse la gun gialla. Guardò verso quei bastardi. Quando il dottore avrebbe dato il via, i Killjoys avrebbero fatto rumore. Oh, tanto rumore.
Eccolo.
Fun scattò. Partì. Contro i Draculoidi. Assieme agli altri.
Perché erano Killjoys. E non si sarebbero mai fermati.
Ghoul sorrise, pensando a Party. Come se fosse ancora lì con lui.
Keep running, baby.

 

Fine

   
 
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