Behind Every Wound – Who Wants To Live Forever ?
Il cielo era grigio, opprimente, e il vento portava odore di terra, e pioggia (e sangue, sangue, sangue…).
Le faceva venire la nausea.
<< E quindi è così che va a finire. >>
Non aveva nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia. Il pallore del cielo sembrava quasi malato, squallido.
<< Già. >> la voce di Jiraiya era secca e bassa.
[There's no time for us, Lei sospirò, e la forza defluì dal cuore a tutte le sue ferite, lasciando un calore bruciante dietro di sé, poi uno strano freddo e finalmente il suo vero volto. [What is this thing that builds our dreams yet slips away from us?] << Come sei cambiata, principessa. >>
[Who wants to live forever? La terra intorno a loro era scura di sangue, che colava ancora lento dal ventre e dalla spalla di Orochimaru, mangiando la stoffa del suo vestito, ormai nero. [There's no chance for us, << È così che doveva andare. >> Jiraiya fissava il vuoto del cielo. [This world has only one sweet moment set aside for us.] Lui era addirittura più pallido del solito. Il sangue, asciugandosi piano, anneriva. Sembrava non smettesse mai di scorrere. [Who wants to live forever? << Perché non mi uccidete? È dolorosa, l’attesa. >> [When love must die?] Jiraiya scrollò le spalle in maniera quasi rabbiosa, quasi irritata. [But touch my tears with your lips << Oh, sì che lo sei. >> [And we can have forever Il suo respiro, pian piano, si affievoliva in rantoli da animale braccato. [Forever is our today] << Ci rivedremo, prima o poi. >> [Who waits forever anyway?]
E infine, finito davvero. Questa shot è stata concepita come epilogo della raccolta “Behind Every Wound”, ma poi ho pensato che era semplicemente troppo diversa per mettercela insieme. E così, eccola qui.
There's no place for us.]
La terra era fredda sotto le ginocchia, e bagnata.
Tsunade distolse lo sguardo del braccio destro di lui, piegato innaturalmente nel fango, portandolo sul proprio corpo che si rigenerava. Ogni ferita, lentamente (troppo lentamente. Così, avrebbe finito per ricordarsele. ) guariva. La pelle che la sostituiva era rugosa ma perfetta, senza lesioni, senza sangue.
[Quanto tempo è passato.]
Non fermò quella carezza quasi agghiacciante che vide venirsi incontro.
Sentì le sue dita sulla guancia, tremanti, fredde, ma scoprì che quando lui le ritrasse, il gelo era ancora più intenso.
Aveva lasciato una traccia del proprio sangue sul suo zigomo.
<< Tu sei sempre uguale. >> (come un vecchio sogno, un ricordo. )
Orochimaru rise. La sua risata schizzò sangue sul terreno, prima di trasformarsi in una tosse violenta e poi di nuovo in silenzio.
Who wants to live forever?]
I suoi brillavano in maniera quasi febbrile, tanto da sembrare vetro, lucidi come se fosse stato malato. Mai il suo sorriso (il sangue colava dalla bocca ogni volta che apriva le labbra, le labbra erano piene di sangue, lui era pieno di sangue… sangue sangue…) non era mai sembrato tanto sguaiato come in quel momento, il brillare dei suoi denti bianchissimi sul rosso carminio del sangue.
It's all decided for us.]
<< È così. >> ripeté Tsunade, e sembrava che parlasse da sola, o ad un passato rinchiuso negli occhi di vetro dell’altro.
<< Se vi fa piacere crederlo. >>
Jiraiya scosse la testa, insofferente, quasi rabbioso. << Non c’era altro modo. >>
Orochimaru rise di nuovo, e di nuovo il sangue gli colò dalla bocca al mento, fino a bagnare il terreno, aggiungendosi alla pozza vischiosa che stava imbrattando il mantello di Tsunade.
[E sembrava che anche il sangue del serpente fosse caldo.]
I suoi occhi continuavano a brillare febbrili, accesi.
Folli?
Jiraiya strinse gli occhi, mentre Tsunade alzava una mano a percorrere gli zigomi dell’uomo sdraiato a terra.
L’ombra di un sorriso le aleggiava sulle labbra.
<< Non sei cambiato, ed è passato così tanto tempo… >> esitò, e la frase le morì in gola, restando lì a echeggiare nel silenzio. La sua mano si era arrestata sulla tempia di Orochimaru.
Sentiva i battiti del suo cuore come un tamburo, vibravano piano sotto le sue dita.
Sempre più forti, ma sempre più lenti.
Who dares to love forever?]
Suadente ma artefatto, il suo sussurro sembrò che le si posasse direttamente sul cuore, appesantendolo, incatenandolo.
E il suo sangue, continuava a scorrere. Avrebbe continuato per sempre.
Jiraiya forzò un sorriso innaturalmente crudele (così finto da essere ridicolo) sulle labbra. << Soffri con comodo, per quel che mi riguarda. >>
Orochimaru avrebbe sicuramente riso di nuovo, se solo non gli fosse diventato così difficile anche solo respirare.
<< Manca il coraggio? >>
<< Una volta non saresti morto così. >>
<< Non sono ancora morto. >>
Il sangue del serpente era bollente.
La risata di Jiraiya era così falsa e assurdamente artefatta che Tsunade ne sentì quasi disgusto.
Una volta non era così.
Touch my world with your fingertips]
<< C’è chi continuerà questa guerra al posto mio, Jiraiya. >>
Non sarà mai più così.
<< Smettetela. >>
Non importa più.
Tsunade aveva le mani sporche di sangue.
[Vischioso, caldo. Piano, si raffreddava.]
Curioso come, in quel momento, non le facesse alcun effetto. Solo un enorme vuoto, pesante, le comprimeva il petto.
Ogni sua ferita era ormai guarita, scomparsa, nascosta per sempre. Ogni ricordo, ricacciato indietro fra i vecchi sogni, ogni pensiero sepolto sotto un rancore che, piano, sfumava in una strana e fredda indolenza.
Ognuna di quelle ferite, quelle che non si vedevano più, l’avrebbe ricordata.
Le lacrime erano congelate nel riflesso degli occhi del serpente.
Sfiorò di nuovo i contorni del viso di Orochimaru, lentamente, con la punta delle dita.
Dietro ogni ferita, un ricordo.
And we can love forever]
Dio, fa così male.
Sarebbe potuto rimanere così per sempre. Congelato in quel attimo.
Gli occhi del serpente brillavano.
Gli occhi brillavano, brillavano, brillavano,
sempre di più
e non avrebbero smesso mai, mai, mai,
mai
Vi ho amato così tanto, così tanto.
<< Vai all’inferno. >>
Ci rivedremo.
<< Orochimaru… >>
Brillavano, brillavano, brillavano…
<< Vai all’inferno! All’inferno! È stata colpa tua, Orochimaru. >>
<< Jiraiya! >>
<< Vai all’inferno! >>
Vi ho amato così tanto, così tanto.
<< D’accordo, Jiraiya. Ci vediamo all’inferno, principessa. Vi aspetterò. >>
E con questa ho davvero chiuso il progetto. Ovviamente, tutti i diritti d’autore della canzone ai Queen.
Uff.
See ya!
Helen Lance