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Autore: damonswife_    17/11/2012    5 recensioni
Sarah, una ragazza di 16 anni, dovette partire con la scuola per un viaggio a New York.
All'aereoporto però, perse la vista dei suoi compagni di classe e prese, per errore, il volo sbagliato.
Appena scesa dall'aereo si accorse che quella non era New York, ma Londra. Lì incontrerà cinque ragazzi: i suoi idoli. Due di loro si innamoreranno di lei e questo sarà un problema. Ma cosa succederà quando verranno a sapere il luogo e con chi si trova la ragazza?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Erano le 7.00 del mattino e la sveglia suonò, come al solito, puntualissima.
Io mi svegliai subito, morendo dalla voglia di andare in quella stupenda città piena di edifici e luci sparse qua e là.
Aprii la finestra: era un Lunedì caldo e sereno, senza nuvole o vento. Insomma, GIORNATA PERFETTA.
Mi vestii in un lampo, presi i bagagli e scesi le scale correndo.
'Sono pronta, mamma!' urlai.
Lei arrivò di fretta, mi diede un bacio sulla guancia, aprì la porta di casa, prese i miei bagagli e andò verso la macchina.
Sì, sembrerà una gentilissima madre di quelle che la sera di porta la cioccolata a letto, che quando senti freddo di porta duemila coperte, quando fa tutto quello che vuoi. Ma ovviamente no. Era così gentile quel giorno, perchè io stavo partendo. Come si dice: non si capisce l'importanza di una persona, finchè non la perdi.
In questo caso non mi stava perdendo, ovviamente, ma comunque mi sarei allontanata da lei per molto tempo.
A me dispiaceva solo in parte, perchè comunque mi sarei divertita con le mie amiche in quel meraviglioso posto e non avrei dovuto fare tutto quello che voleva lei e farmi comandare a bacchetta. Ma penso che avrei sentito la sua mancanza ugualmente. Insomma, lei è pur sempre mia madre e le voglio un mondo di bene.
Dopodicchè entrammo in macchina, partì e andammo verso l'aereoporto.
Guardavo fuori dalla finestra con un sorriso stampato in faccia: ero veramente felice!
Così arrivammo, scesi dalla macchina insieme a lei, ripresi i miei bagagli e la salutai.
'Ciao piccola, fai la brava, mi raccomando. Non fare casini, non parlare con gli sconosciuti e rimani sempre vicino agli insegnanti.'
'Certo mamma, va bene.'
'Brava tesoro!' disse abbracciandomi così forte quasi da soffocarmi.
Rimanemmo abbracciate per circa 5 minuti, ma vedevo che non mi mollava, allora esclamai 'Mamma.. ora puoi lasciarmi!'
'Oh sì, scusa, hai ragione' disse con le lacrime agli occhi.
'Dai, tornerò e scommetto che starai meglio con quella rompiscatole in giro, non è così?' dissi ridendo.
'Oh, certo. Non devo preoccuparmi.. tornerai.'
'Sì, tranquilla.' e continuai 'Ora vado, ci sono gli altri, ciao mamma' dissi dandole un bacio sulla guancia.
'Ciao tesoro!' disse vedendomi allontanare verso la mia classe, ripartì e se ne andò.
'Saraaaah!' urlarono le mie amiche correndo verso di me.
'Ehi, ciao ragazze!'
'Sei felice di partire con noi?' chiese Benny.
'Oh, non immagini quanto!' dissi sorridendo.
'Beh, sappi che ci dovrai sopportare tutto il tempo' affermò ridendo Carly.
'Che bella cosa!' e continuai 'Oh, mi vado a prendere una bottiglietta d'acqua alla macchinetta, arrivo!'
'Okay, ma sbrigati!' esclamò Benny.
Mi avviai verso le macchinette, uscii i soldi dal portafoglio, li infilai e digitai il numero corrispondente alla bottiglietta, ma la macchinetta si bloccò.
Cercai in tutti i modi di prenderla: calci, colpi, ma niente.
Sentii una donna al microfono che diceva che il volo per new york stava per partire, allora iniziai a correre con tutto il fiato che avevo, superando persone e controllori.
FINALMENTE RIUSCII AD ENTRARE. Mi guardai in giro, ma non vedevo i miei compagni, proseguii ma non vedevo ancora nessuno.
Sentii che l'aereo stava partendo e andai verso la hostess.
'Scusi, si potrebbe sedere?' mi chiese.
'Emh, questo è il volo per New York vero?'
'No signorina, questo volo è diretto verso Londra. Ora le chiedo gentilmente di sedersi, per piacere.'
'Assolutamente no! Dovete fermarlo! Io devo scendere da quì!'
'Ormai l'aereo è partito, quindi si sieda e si tranquillizzi.'
Io mi sedetti sconvolta,  non sapendo cosa fare, quindi aspettai di arrivare a Londra e mi addormentai.
  
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