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Autore: i am a gipsy    17/11/2012    5 recensioni
Michelle Elizabeth Coen odiava le vacanze estive, anzi, odiava qualunque tipo di vacanza perché i genitori la portavano lontana dalle sue amichette.
(...)
« Mi hai lanciato contro il gelato. Secondo te è una cosa normale? » aveva ribattuto l'altro, incrociando le braccia al petto e inclinando la testa riccioluta.
Il sopracciglio di Michelle saettò in su.
« Non l'ho tirato contro di te, semplicemente l'ho tirato. Non sapevo che ci fosse qualcuno più in là. » aveva replicato, sbuffando.
« Ancora più normale, direi. Hai spesso questi scatti di pazzia? »
« E a te viene spesso la voglia di farti gli affari degli altri? »
Un ghigno comparve sulle labbra rosa del bambino, e a Michelle si contorse lo stomaco. Aveva fame ed il suo gelato era finito sulla testa di un bambino rompiscatole.
« Almeno io non sono fuori di zucca. » aveva sussurrato il ricciolino.
« Almeno io non ho i capelli come Riccioli d'oro, no? »
(...)
Michelle Elizabeth Coen odiava ancora le vacanze estive, anzi, odiava qualunque tipo di vacanza perché i genitori la portavano lontana dalle sue amichette.
Ma se avesse di nuovo passato anche solo cinque minuti con Harry, in un’altra vacanza, era sicura che non le avrebbe odiate più.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Of lemon ice creams and white sand.
(
)


Michelle Elizabeth Coen odiava le vacanze estive, anzi, odiava qualunque tipo di vacanza perché i genitori la portavano lontana dalle sue amichette.
Ed aveva solo dieci anni, quando decisero di fare un viaggio a Miami, in Florida. Quando le avevano dato la notizia, quei due nomi le erano sembrati ostili e si era immaginata una landa brutta e desolata, con un piccolo hotel dalle pareti scrostate.
Un piccolo senso di euforia l'aveva pervasa nel vedere quanto invece fosse bella, con quella sabbia così bianca e morbida, l'oceano blu che brillava grazie ai raggi del sole. E tutti quei bambini.
Ma era durato solo per un attimo, prima che il sorriso la abbandonasse di nuovo. Infastidita dal non avere Miriam ed Emilie, le classiche amichette, vicino a lei, aveva scaraventato via il gelato al limone che le aveva comprato la mamma.
Non se n'era preoccupata, finché qualcosa – o qualcuno – non l'aveva richiamata.
« Ma sei impazzita?! » aveva urlato un ragazzino, avvicinandosi veloce e pestando i piedi ad ogni passo.
La piccola era rimasta incantata a seguire gli ipnotici movimenti dei ricci del ragazzino, sporchi dello stesso gelato che aveva lanciato. Quando la 'vittima' le era arrivata davanti, incrociare un paio di occhi verdi, così profondi da far paura e stranamente familiari, l'aveva fatta sobbalzare.
« Scusa, chi sarebbe la pazza qui? » aveva sibilato Michelle, portandosi le mani sui fianchi e guardandolo torva.
Blu nel verde.
Verde nel blu.
"Che strana combinazione"
, pensò in un attimo di quello che amava definire “crollo della difesa”. Il bambino roteò gli occhi al cielo, e per un attimo questi passarono dal verde al grigio, ma forse era solo una svista.
« Mi hai lanciato contro il gelato. Secondo te è una cosa normale? » aveva ribattuto l'altro, incrociando le braccia al petto e inclinando la testa riccioluta.
Il sopracciglio di Michelle saettò in su.
« Non l'ho tirato contro di te, semplicemente l'ho buttato via. Non sapevo che ci fosse qualcuno più in là. » aveva replicato, sbuffando.
« Ancora più normale, direi. Hai spesso questi scatti di pazzia? »
« E a te viene spesso la voglia di farti gli affari degli altri? »
Un ghigno comparve sulle labbra rosa del ragazzino, e a Michelle si contorse lo stomaco. Aveva fame ed il suo gelato era finito sulla testa di un rompiscatole.
« Almeno io non sono fuori di zucca. » aveva sussurrato il ricciolino.
« Almeno io non ho i capelli come Riccioli d'oro, no? »
Le mani del ragazzino erano saettate ai propri capelli, mentre sul suo viso si dipingeva un'espressione offesa.
« I miei ricci non si toccano. » aveva sibilato, prima di scoppiare a ridere.
E nel sentire quella risata così allegra, anche Miki si era lasciata trascinare.
« Dai, ti offro un gelato, così non ti brontola di nuovo lo stomaco. » aveva scherzato lui, facendola arrossire per la brutta figura. La bimba aveva scosso violentemente la lunga coda biondo cenere, quasi castana, prima di tirare fuori dalla tasca degli shorts dei soldini.
« Sono io che ti ho tirato contro il...» la mano del ragazzino le aveva coperto la bocca, e si era avvicinato per scompigliarle i capelli. « Ma tu sei una ragazza, e di solito è alle ragazze che vengono offerti i gelati. Ora stai zitta e seguimi. » le aveva preso la mano, trascinandola verso il bancone del bar.
E quando la lingua di Michelle era entrata in contatto con il gelato al limone, non aveva pensato più a parlare.
 
« MICHELLE! Torniamo in albergo, tua madre si è scottata! » aveva esclamato suo padre, battendole leggermente sulla spalla per poi andarsene, aspettandola fuori.
Lei aveva sospirato, prima di mangiare lo stecco di liquirizia del gelato, e scendere dallo sgabello. Ma il sorriso del ragazzino l'aveva fermata.
« Michelle, eh? Bel nome. » lei aveva ricambiato il sorriso.
« Devi andare, no? » aveva aggiunto, sogghignando nel vederla in difficoltà.
In risposta, lei era rimasta lì a torturarsi le mani, prima di parlare.
« Non so nemmeno il tuo nome, e...» era arrossita nel dirlo, ma ancora una volta, lui l'aveva interrotta. E stupita. Le labbra di lui avevano premuto con leggerezza sulla sua guancia, e pochi secondi dopo le aveva sussurrato nell'orecchio un « Harry. » che l'aveva fatta sorridere.
« MICHELLE! » urlò ancora suo padre, ed Harry la spinse leggermente via, sorridendole.
« Vai, su. Spero di rivederti ancora, Michelle Coen. » neanche il tempo di respirare, che suo padre l'aveva trascinata via.
« Vedo che hai incontrato Harry. Possibile che tu non l'abbia riconosciuto? E' il figlio dei nostri vicini! » le stava dicendo suo fratello, ma Michelle lo stava ascoltando a malapena.
“Harry Styles, eh?”, pensò, mentre un ghigno le si dipinse sulle labbra e salutava con la mano Harry.
Verde nel blu.
“Queste vacanze saranno uno spasso, me lo sento.”
Michelle Elizabeth Coen odiava ancora le vacanze estive, anzi, odiava qualunque tipo di vacanza perché i genitori la portavano lontana dalle sue amichette.
Ma se avesse di nuovo passato anche solo cinque minuti con Harry, in un’altra vacanza, era sicura che non le avrebbe odiate più.



Ciao, bella gente.
Ma salve, miei piccoli bignè alla crema *__*
Inquietante questa frase, vero? Lo so. HAHAHA.
Come promesso, ecco qui la famosa OS dove Harry e Michelle si incontrano *fa le fusa sulla shot*
Piccolo riassunto per chi non avesse capito: Michelle ha dieci anni e va in vacanza con la famiglia a Miami. Mentre riflette su quanto sia ingiusto il fatto che non possa sentire le amichette per tre mesi, lancia il gelato al limone in un punto indefinito della spiaggia. Peccato che il dolce atterri sulla chioma riccia di Hazza LOL. I due iniziano a litigare, ed Harry la riconosce, ma non dice nulla. Le offre, però, un gelato. Quando l'hanno finito, il padre di Miki le dice di andare via e lei si fa dire il nome di Hazza. Non confondetevi, eh, non le piace, ma si sa che Michelle è una bimba strana u__u" Alla fine, scopre che Harry è il suo vicino di casa (come abbia fatto a non notarlo mai, non si sa XD O forse lo spiegherò poi uu").
Vi avviso, questa diventerà una serie di one shot sul rapporto tra i vari personaggi, ma principalmente sulla Marry
Spero che non ci siano errori, in tal caso, mi scuso in anticipo ç__ç°
La traduzione del titolo è: "Di gelati al limone e sabbie bianche."
Vero che mi lasciate una recensione? Veeeero? *w*"
Boh, adesso vi lascio con la gif di Michelle da bambina, ovvero Kristina Pimenova.


 

C. ()

   
 
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