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Autore: Nessiecarlalp    17/11/2012    1 recensioni
Diventare genitori per la prima volta spaventa, sopratutto se si ha appena vent'anni. Ma i nostri protagonisti c'è la faranno, riusciranno a mettere da parte le paure e costruire una bella famiglia??
Per saperlo entrate e fatemi sapere che ve ne pare *__*
Nessiecarlalp
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry Styles

Quella mattina mi svegliai sapendo già che sarebbe stata una giornata diversa dalle altre. Me lo sentivo nell’anima, avevo questa strana sensazione e nessuno mi levava dalla testa che sarebbe successo qualcosa di importante. Come ogni giorno mi alzai con pochissima voglia dal mio letto, feci colazione e mi vestii con mia madre che non mi perdeva mai di vista. Era molto preoccupata per me, da quasi un mese ero caduta in una specie di depressione e l’unica persona che mi permetteva di continuare a vivere era mio figlio. Il mio piccolo angelo che da nove mesi si trovava al sicuro dentro al mio ventre. La mia vita da quando lui se n’era andato non aveva più senso e l’unico motivo per cui ogni giorno mi alzavo e combattevo era proprio mio figlio. Lo amavo con tutta l’anima proprio come amo suo padre e desidero tanto che in questo momento lui sia qui a canto a me, ma dopo la nostra ultima litigata non si è fatto più sentire. Mia manca ogni fottuto giorno, ma non ho il coraggio di alzare la cornetta del telefono e chiamarlo, se lui non lo fa evidentemente non gli interessiamo ne io ne suo figlio. Non c’è giorno che non ripeso al nostro litigio e di come mi abbia spezzato il cuore…
Flashback
“Non c’è la faccio più sono stanca di questa situazione!” sbottai al limite della sopportazione e del nervosismo, era una sera di metà dicembre fuori nevicava e i bambini giocavano per le strade lanciandosi la neve e costruendo pupazzi di neve. Le coppie di fidanzati passeggiavano mano nella mano felici, avrei tanto desiderato anche io farlo ma c’era due motivi per cui non potevo: primo ero all’ottavo mese di gravidanza e il medico mi aveva proibito di uscire da sola perché avevo avuto un distacco dalla placenta a causa del troppo stress ed era più sicuro per il bambino che mi riposassi a casa e lo avrei anche fatto se non fossi stata da sola. Già, il secondo motivo per cui non uscivo era perché il mio ragazzo non c’era mai in casa, sempre impegnato a causa del suo fottuto lavoro di cantante e a me chi mi pensava? Nessuno. Ero stanca, io mi sentivo sempre messa in disparte. Non lo vedevo mai e la sera a malapena ci scambiavamo due parole.
“Amore ti prego calmati, lo sai che se fosse per me resterei sempre qui con voi ma ho un contratto di lavoro e devo rispettarlo” alzai lo sguardo fisso sul mio ventre gonfio per portarlo nei suoi occhi di un verde inumano da fare invidia agli smeraldi. Ecco una delle caratteristiche che mi avevano fatto innamorare di Harry Styles cantante dei One Direction, band famosa in tutto il mondo.
“No Harry io non mi calmo, non c’è la faccio più io ho bisogno di te ma tu non ci sei. Quando nascerò il bambino cosa farai? Non ti curerai proprio di lui?” domandai mentre alcune lacrime mi rigavano il volto, mentre mi avvicinavo lentamente a lui “Tesoro…io ho capito che usi il lavoro come una scusa per non ritirarti…leggo i giornali, sai? Vedo che vai nelle discoteche a bere” 
“Avril io…”
“No, Harry dimmi cosa hai, ti prego, confidati con me”
“Non mi sento pronto a diventare padre” sussurrò e per me fu come una pugnalata al cuore, tutti questi mesi passati a immaginare il nostro bambino a non fare altro che desiderare altro di averlo tra le braccia e lui ora mi viene a dire che non si sente pronto? Lo so che abbiamo solo venti anni, anche io ho un po’ di paura ma sono felice di diventare madre e non vedo l’ora di poterlo vedere e prendermene cura. 
“Ora capisco tutto” mormorai delusa asciugandomi le lacrime “Non ti riconosco più Harry, ti vedo distante e non sono innamorata di questo Harry, ma di quello che appena ci siamo conosciuti ogni giorno per conquistarmi mi mandava a casa ogni tipo di fiore diverso, che sa  sempre sorprendermi, che quando gli ho detto di aspettare suo figlio si è messo a piangere e per tutta la notte non ha fatto altro che accarezzarmi il ventre e parlare del bambino. Tu non sei più il mio Harry, sei uno sconosciuto per me”
“Senti è colpa di questo maledetto errore se sono cambiato, dovevamo liberarcene prima ora è troppo tardi” non ci vidi più e gli mollai uno schiaffo dritto in faccia. Come poteva dire quelle parole così cattive? Mi faceva schifo! Dovevo andarmene immediatamente, non potevo vivere sotto lo stesso tetto con quel mostro.
“Da oggi in poi non esiste nessun noi. Non voglio più vederti, ti odio” urlai prima di uscire una volta per tutte da quella maledetta casa.
Fine Flashback

Solo ora penso che tutto quello che abbia detto sia una grande menzogna, io lo conosco e so che ama nostro figlio solo che mi ha fatto male sentire quelle parole. 
“Avril è arrivato Louis” annunciò mia madre riportandomi al presente. Louis Tomlinson era il mio migliore amico, la persona con cui avevo più legato della band e quasi ogni giorno veniva a trovarmi per assicurarsi che la gravidanza andava bene e per portarmi notizie di Harry, perché anche se non lo chiamavo  ero ugualmente preoccupata per lui e il mio amico mi raccontava tutto quello che passava e faceva. 
“Ehi Boo Bear come stai?” dissi abbracciandolo goffamente a causa dell’enorme pancione
“Tutto bene tu? Come sta il mio nipotino?” chiese dandomi un bacio sulla guancia
“O nipotina Louis, non sappiamo il sesso e comunque benissimo anche se non fa altro che calciare”
 dissi portandomi le mani sul ventre, da quando mi ero svegliata calciava in continuazione come se qualcosa lo preoccupasse  “Sapeva che sarebbe venuto il suo zio preferito” disse Louis sorridendo, sospirai e scossi la testa
“Si certo Lou proprio così” dissi assecondandolo 
“Si, infatti. Allora cosa stavi facendo prima che io arrivassi?” chiese buttandosi a peso morto sul divano, lo imitai sedendomi di fianco a lui
“Niente, allora novità?” domandai curiosa
“Sempre le solite, non parla con nessuno e rimane chiuso in casa tutto il giorno” rispose Louis sapendo ovviamente a cosa mi riferivo. Annuii lentamente 
“Tesoro visto che c’è Louis vado un attimo a fare la spesa a dopo ragazzi” disse mia madre salutandoci e uscendo di casa.
“Che ti va di fare?” domandò il mio migliore amico, scrollai le spalle e sbuffai non mi andava di fare niente “Vado a prendere qualcosa da mangiare e vediamo cosa c’è in tv ok?” non risposi e mentre Louis andava in cucina, mi alzai per andare  a prendere il telecomando sulla poltrona ma appena mi alzai in piedi sentii un liquido scorrermi lungo le gambe. Mi pietrificai sul posto. No, non si trattava di pipì. Oh mio dio, non poteva essere…era troppo presto, io non ero pronta. Il mio bambino non era pronto. Mancava ancora una settimana al termine del parto, non poteva nascere ora. Calma Avril, ritorna a respirare lentamente. 
“Avril ma che stai facendo in piedi? Oh ti sei fatta sotto? Tranquilla può capitare, però…”
“Louis” sussurrai puntando lo sguardo nei suoi occhi azzurri “Mi si sono rotte le acque”.
Rimanemmo in silenzio a scrutarci per un paio di minuti, finché una contrazione non mi fece piegare in due. Cazzo, faceva male eccome se faceva male
“Louis!!” urlai dal dolore
“Si…stavo pensando a come riparare le acque”. Per favore ditemi che stava scherzando!
“Brutto idiota, che cazzo dici” urlai nervosa mantenendomi in piedi con l’aiuto del divano, Louis mi guardò confuso “Sto per partorire Louis, chiama mia madre e  portami in ospedale!” urlai mentre venivo colpita da un’altra contrazione, il mio amico sembrò riprendersi e cacciò velocemente il cellulare dalla tasca. Oh finalmente si era deciso a prendere in mano la situazione.
“Eleanor…sono da Avril e le si sono rotte le acque che devo fare?” ma perché dico io, dovevano rompersi le acque proprio mentre c’era lui? Perché si metteva a chiamare la sua fidanzata? Voglio mia madre, dov’è quando ho bisogno di lei? “Passami Eleanor” urlai, obbedì in un attimo “El perché proprio oggi dovevo trovarmi da sola con Louis?” domandai scoppiando a piangere
“Avril che succede? Louis che sta dicendo?”
“El mi si sono rotte le acqua e ho una paura tremenda…oddio” ansimai mantenendomi il ventre “El chiama mia madre e falla venire in ospedale ti prego”
“Avril ci penso io, tu dici a Louis ti portarti in ospedale al resto ci penso io”
“Grazie” sussurrai chiudendo la chiamata “Lou PORTAMI IN OSPEDALE” urlai in lacrime
“Ok andiamo” disse stringendomi i fianchi e conducendomi lentamente alla sua auto, mi aiutò a salire mentre io sudavo e piangevo a causa del forte dolore.
“Louis fa presto ti prego” dissi torturandomi le mani, non volevo partorire in auto e soprattutto volevo il ragazzo che amavo al mio fianco, ma lui non c’era e forse non avrebbe neanche saputo che oggi sarebbe nato suo figlio. Perché il destino era così crudele? 
“Carotina stai tranquilla, ora ti porto subito in ospedale” annuii mentre mi prendeva per mano, la strinsi forte mentre un’altra contrazione mi colpiva. Avevo una paura tremenda, avevo solo venti anni e stavo per mettere al mondo mio figlio.

                                                                                                            

Bianca e fredda.
Ecco com’era la stanza in cui avrei messo al mondo il mio bambino. Arrivati in ospedale i medici mi avevano subito trasferito in questa stanza, dove mi spogliai e indossai un camice blu e bianco. Mia madre era subito corsa da me e ora ci trovavo entrambe in sala parto ad aspettare che la dilatazione si completasse. Eleanor aveva chiamato tutti i nostri amici, c’erano proprio tutti: Niall, Zayn, Liam e la sua ragazza Danielle. Mancava solo lui, El mi aveva detto che lo aveva chiamato ma ovviamente lui se n’era fregato e non era venuto qui da me. incominciavo a credere che le sue parole fossero vere, non se ne fregava niente del bambino e questo mi faceva stare ancora più male, perché mio figlio non avrebbe mai conosciuto suo padre.
“Mamma chiama il medico, ti prego…non c’è la faccio più” urlai mentre un’altra contrazione mi colpiva, man mano diventavano sempre più vicine e più lunghe. Mi sentivo di impazzire, giuro che non farò mai più un altri figlio non ho mai sofferto così tanto!
“Amore adesso arriva tu stai calma, ora vado a chiamarlo” disse mia madre asciugandomi la fronte piena di sudore e lasciandomi la mano per poter uscire e lasciarmi sola in quella maledetta stanza.
“Ti prego amore mio, esci subito da lì” mormorai accarezzandomi il ventre. Strinsi i denti mentre un’altra fitta mi colpiva, ti prego mamma torna presto non voglio stare da sola!
Pochi minuti dopo sentii la porta aprirsi, sorrisi finalmente la mamma era ritornata con il medico “Mamma finalmente!” esclamai quando la sentii prendermi per mano, ma era diversa da quella di mia madre. Mi girai alla mia destra e incrociai i suoi occhi verdi “Harry” mormorai sorpresa, che ci faceva lui qui? “Harry” ripetei iniziando a piangere silenziosamente “Shh amore mio, ti supplico di perdonarmi non so cosa mi abbia preso ma io ti amo e amo questo bambino giuro che non vi lascerò mai più, sono stato un idiota perdonami” disse e nei suoi occhi leggevo sincerità
“Non fa niente, scusa tu anche io ti amo. Perdonami” dissi baciandogli le labbra, finalmente era ritornato da me e avevamo chiarito. Questo giorno diventava sempre più perfetto.
“Scusate se vi interrompo ma dovrei controllare la dilatazione” disse il medico entrando in sala parto seguito dall’ostetrica, io ed Harry annuimmo in contemporanea e strinsi forte la sua mano “Beh otto centimetri, senti il bisogno di spingere?” chiese 
“Si” confessai tesissima 
“Bene allora possiamo procedere” annunciò il medico, il cuore iniziò a battermi velocemente, il bambino stava per venire al mondo e io avevo una paura tremenda
“Forza amore, c’è la puoi fare” disse Harry baciandomi la fronte, annui e strinsi più forte la sua mano  “Sta per nascere” sussurrai incredula
“Sta per nascere” confermò baciandomi la fronte. Il dolere era fortissimo ed era aumentato a dismisura.
“Ok adesso devi incominciare a spingere più che puoi” disse il dottore, annuii e strinsi i denti mentre incominciavo a spingere
“Fa malee!” urlai stringendo saldamente la mano di Harry
“Lo so ma tu sei forte” disse  confortandomi, continuai a spingere e ad urlare finché non sentii qualcosa di viscido vicino alle gambe. Non ebbi neanche il tempo di chiedermi cos’era che ripresi a spingere di nuovo “Non c’è la faccio” sussurrai scoppiando a piangere
“Sei stata bravissima fino a mo’, amore forza fallo per nostro figlio che tra poco sarà nelle nostre braccia” disse Harry sorridendo
“Forza Avril è quasi fuori, spingi di nuovo” disse il dottore incoraggiandomi
“Ahhh giuro che non farò mai più sesso in vita mia e guai a te se mi tocchi di nuovo!” urlai minacciosa guardando Harry che poverino era sconvolto. Una vita senza sesso sarebbe stata difficile per lui. Sentii la dottoressa ridacchiare, ma la ignorai. Non avrei mai più fatto figli, lo giuro! Uno basta e avanza.
“Avril un ultima spinta forza”
“Certo dite sempre così” dissi stringendo i denti e spingendo di nuovo
“Questa è l’ultima te lo giuro”
“Visto!?” domandai ironica guardando Harry, il quale sorrise
“Sei bellissima” sussurrò baciandomi la guancia
“Bugiardo” urlai spingendo di nuovo, dovevo avere di sicuro un aspetto orribile e mostruoso.
“Eccolo…vai Avril, di nuovo e sarai una mamma”
“Forza amore mio”
“Ahhhhhhhhhh” urlai con tutta l’energia che avevo in corpo…ed eccolo il pianto del mio bambino. Era nato. Ero una mamma e il mio Harry un papà. 
“Complimenti è una bellissima bambina” disse il medico avvolgendola in un panno bianco. Era femmina, avevo dato alla luce una bambina. Guardai Harry, il quale piangeva dalla gioia. “Ti amo” sussurrai 
“Anche io ti amo” sussurrò baciandomi dolcemente le labbra
“Volete tenerla?” chiese l’ostetrica, non attese una risposta che subito la sistemò tra le mie braccia. Era piccolissima, non esisteva essere più bello di lei in quel momento. Avevi pochi capelli biondi e gli occhi erano ancora scuri per poter definire il colore “Ciao piccolina, io sono la tua mamma e lui è il tuo papà” sussurrai stringendogli la piccola manina
“E’ bellissima…come te” disse Harry 
“E’ la tua fotocopia” sussurrai emozionata.
“Allora come la chiamiamo?” chiese il medico, per fortuna io ed Harry avevamo già scelto dei nomi in caso fosse femmina o maschio.
“Hope Anne Styles” rispose Harry sorridendo
“La nostra piccola principessa” aggiunsi. Noi tre ora, formavamo una famiglia, una meravigliosa famiglia.

Eccoci qui...
Quanto è dolce Harry *_______*
Li amo da morire questa coppia,,, e a voi??
Mi raccomando fatevi sentire nelle recensioni
Baci Nessiecarlalp :D :D :D

  
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