Non posso fare a meno di amarti

Ricordo com'eri così perfetta, con le labbra rosse come il sangue, i capelli ricci e neri come un pozzo di peccati, quegli occhi neri come la notte, eri così perfetta.
Non riuscivo a non ammirarti, a non perseguitarti con lo sguardo, a toglierti gli occhi di dosso, non ci riuscivo. Non potevo non ammirare la tua bellezza così perfetta, eri come un angelo nero con la tua pelle diafana e quei capelli neri, una luce sotto mentite spoglie, perché chi provava a fare breccia nel tuo cuore, capiva che non poteva perché tu non avevi un cuore.
Ripenso a quando facevamo l’amore. Ricordo che amavo guardarti mentre scalavi la vetta del piacere, quando le tue guance si arrossavano, le tue labbra che si schiudevano per lasciare uscire gemiti e sospiri, ormai troppo rosse per i troppi baci, i tuoi capelli intrecciati tra le mie dita, mentre ti tenevo stretta tra le mie braccia. Ricordo anche che provavo ad essere dolce, amorevole, ma quando guardavo quei pozzi neri che avevi come occhi, mi sembrava di entrare in un’area in cui non esistevano baci e carezze, ma solo morsi e graffi, un posto in cui l’amore era stato soppresso dalla passione, un luogo in cui per farci capire quanto c’amavamo, l’essere sadici era l’unico modo.
Bellatrix, e ci credi, è passato già un anno e io ancora non riesco a capacitarmene. Non riesco a credere che tu non sia qui al mio fianco, che tu non sia come ogni sera nella vasca da bagno del nostro castello, o che a tavola io debba versare del vino solo per me, che nel letto il lato sinistro è sempre vuoto. A volte penso che tu sia lì al mio fianco provo ad allungare la mano e sento solo aria o il freddo delle lenzuola blu, quelle che ti piacevano tanto.
Ti ricordo la specchiera quella nel bagno? Amavi tutti quei ghirigori strani che contornavano la cornice in oro, a volte ti trovavo lì mentre ti pettinavi a percorrere con le tue dita lunghe affusolate quei solchi, dicevi che li adoravi perché ti ricordavano i tuoi capelli ricci, non avevano linearità, come te.
Avrei tanto voluto dirti, che per me eri perfetta con i tuoi capelli privi di linearità, con le tue labbra rosse e sottili, con i tuoi occhi neri che ispiravano pazzia, con le tua pelle diafana simile ad un diamante, con le tue mani così belle e che potevano causare tanto dolore con un pezzetto di legno in mano, con le tue dita affusolate che percorrevano i ghirigori dello specchio, avrei solo voluto dirti che per me eri perfetta, che anche se non avevo fatto breccia nel tuo cuore, tu avevi costruito strade su strade nel mio, che io qui appoggiato contro la tua lapide fredda in questa giornata calda di maggio, non posso fare a meno di amarti.

-Angolo autrice (?)
Zalve belli! Allora che ne dite di quelle quattro parole scritte qua su? Le ho scritte di getto, mi è sembrata apposto è l'ho pubblicata. Ora, veniamo a noi: scrivete una recensione qui sotto? Per far sapere cosa deve correggere e cosa ne pensate a questa povera autrice (che brutto nome) che ha scritto qua sopra? Avanti, le recensioni non sono come il Libro dei Mostri!
Okay, ora smetto credo di avervi scassato abbastanza.
Tanto odio e astio,
Freak

P.S.
Grazie per aver perso il vostro tempo a leggere!