18/11/2012
4 recensioniRain
Merlino entrò nelle stanze di Artù “Dormi?” chiese il servo.
“No” rispose il principe.
“Posso?” chiese il moro indicando il letto.
“Certo che puoi, amore mio” rispose il biondo alzando la coperta per far spazio al nuovo arrivato, Merlino era freddo e Artù rabbrividì; “Ma che diavolo hai fatto? Ti sei rotolato nella neve?” chiese poi, sarcastico.
“No -sospirò il maghetto accoccolandosi sul petto dell'altro, al calduccio- Ho fatto un brutto sogno” affermò poi.
“Ti va di raccontarmelo?” domando il principe.
“Domani te lo racconto, promesso. Ora, però, vorrei solo riuscire a dormire. Puoi stringermi per favore?” mormorò Merlino e Artù passò le braccia intorno ai suoi fianchi stringendolo a sè. Riscaldandolo.
“Hai la febbre?” constatò, poi, Artù.
“Probabile” rispose il mago.
“Ma perchè non me lo hai detto subito?” il maghetto denegò con il capo, strofinando il nasino leggermente arrossato per via della febbre contro il petto dell'altro.
“Perché non voglio darti preoccupazioni” rispose mentre un tuono rimbombava nella stanza...
“Sta piovendo?” chiese Artù.
“Sì, più o meno da cinque clessidre e... ” Merlin cominciò a battere i denti e a tremare.
“Vuoi dirmi che... hai attraversato la piazza sotto la pioggia con un febbrone da cavallo, rischiando la morte, solo per me?” domandò il principe.
“Sì. Ma non montarti la testa, è solo per questa volta” scherzò, provocando qualche risata divertita ad Artù.
“Vieni qui, tesoro mio” lo strinse ancora di più, baciandolo e facendolo accucciare sul suo petto come un cucciolo smarrito.
“No... Adesso la prenderai anche tu. E tu non puoi -atchu!, scusa- ammalarti” Il principe sorrise.
“Se baciarti significa prendere la febbre allora ti bacerei da qui fino a domattina”... brutto idiota che amo con tutto il cuore.