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Autore: sonnensystem    18/11/2012    4 recensioni
E cos’era la vita senza l’amore? Seung Hyun negli anni aveva trovato tante e tali risposte, ma nessuna era mai riuscita a dargli quella felicità che solo l’amare poteva donare. E si era quasi rassegnato ormai, destinato a trascorrere la sua vita in incognito, senza nessun legame, nessun affetto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Beep…Beep.

Pausa. Qualche goccia si riversò nella sottile cannuccia trasparente per poi ricadere nell’altra sacca.

Be-beep…Be-beep…Be-beep.

Così andava decisamente meglio.

Si alzò svogliata dalla sedia dura e passandosi una mano tra i lunghi capelli si avvicinò alla grande finestra scura e punteggiata dalle luci intermittenti della città brulicante di vita.

Faceva abbastanza fresco lì dentro. Probabilmente Lui non se ne rendeva nemmeno conto. Involontariamente si voltò a guardare il volto inespressivo, in una sorta di spinta materna gli aveva gettato addosso una coperta. Poco importava se lei dopo avesse sentito freddo, l’importante era che l’equilibrio psicofisico di Tiger non venisse turbato.

Dopo essersi accertata che alle sue spalle Tiger continuasse il suo sonno indisturbato, Tsuki tornò a contemplare il panorama offertole quella sera. Nulla di speciale ma era comunque meglio del solito grigio e solitario palazzo in periferia. Almeno questa volta erano riusciti a stabilire una base provvisoria più credibile e decisamente più comoda per lei che doveva fare da pendolare da quel luogo a casa sua per accudire Tiger.

Ancora una volta si voltò verso di lui. Era stanca e il suo subconscio le giocava brutti scherzi. Si era quasi convinta che se avesse costantemente vegliato su di lui magari avrebbe percepito una presenza amica e si sarebbe svegliato da quel sonno che sembrava non volerlo più abbandonare. Evidentemente non era così. Da quando quel giorno, per colpa di un banalissimo errore di calcolo, Tiger si era trovato senza copertura ed era rimasto gravemente ferito, lei aveva sacrificato quella parvenza di vita normale che era riuscita a costruirsi al di fuori dell’Organizzazione per prendersi cura di lui. D'altronde non avrebbe potuto combinare nulla per l’Organizzazione finchè Tiger fosse rimasto in quello stato. Ed era suo dovere rimanere lì. Lui era tutto per lei.

Tsuki sospirò. La porta si aprì e Royal fece la sua comparsa in scena. Il lungo cappotto lasciava intravedere una giacca da smoking e una cravatta scura. Si guardarono per un momento e l’uomo comprese immediatamente i pensieri della giovane. Royal sorrise amaramente, quell’ espressione indecifrabile che sfoderava sempre quando era in missione gli si aprì sul viso mentre contemplava quello placido di Tiger.

-Va a casa.-

Tsuki non si stupì delle parole come al solito chiare e concise pronunciate da Royal, piuttosto si ritrovò a sgranare gli occhi davanti a quello che sembrava un sorriso. Non avrebbe mai pensato che quel giorno sarebbe arrivato e invece eccolo lì. Un giorno, se vogliamo, poco indicato a sorridere, ma Tsuki perdonò il ragazzo. Dopotutto era la prima volta che sorrideva davvero, doveva ancora farci l’abitudine.

-Sarai stanca, Selenia. Sei sempre qui ormai. Da quanto non dormi come si deve?-Disse lui, col suo solito tono pacato e la voce profonda, guardandola con quegli occhi scuri e penetranti.

Tsuki sorrise, o meglio, tentò di sorridere. Aveva i muscoli del viso indolenziti. Dopo tutto aveva perso il conto di quanti giorni erano passati dall’incidente, ovvero dall’ultima volta che aveva sorriso. Un sorriso complice che si era scambiata con il suo compagno prima che questo venisse quasi ucciso. Lo sguardo della ragazza si spostò di nuovo su Tiger immobile nel letto e poi su Royal che la guardava apprensivo.

-Non preoccuparti, sto bene.- Sospirò Tsuki, distogliendo lo sguardo dal giovane uomo per posarlo poi su una porzione di muro grigio pallido.

Aveva perso il conto anche di quante volte si era ritrovata a ripetere quella stupida frase nelle ultime settimane.
Royal, per nulla convinto della risposta della ragazza le si avvicinò,  poggiò le mani sulle sue spalle e portò il viso all’altezza del suo.

La scrutò una attimo prima di ripetere:-Vai a casa. Dormi. Ti rilassi e domani torni qui se vuoi. Nel frattempo posso stare io con lui.-

-Seung Hyun non c’è nessun problema, davvero. Io sto bene e poi…Non me la sento di lasciarlo.- Tsuki pronunciò le ultime parole in un sussurro che però non sfuggì all’orecchio attento di Royal.

Quest’ultimo la guardò comprensivo e poi volse gli occhi al dormiente Tiger.

-Fa come credi,- le disse –Ma sappi che se hai bisogno di staccare io sono qui. Ti puoi fidare di me.- Concluse Royal.
-Grazie, Oppa. Sai che l’apprezzo e che mi fido di te, ma Ji ha bisogno di me. Vorrei essere presente quando si sveglierà.- Rispose Tsuki fissando lo sguardo in quello del ragazzo.

Royal assunse un’ espressione strana. A metà tra l’accondiscendenza e l’ammirazione. Guardò per un’ ultima volta il volto sereno di Tiger e poi quello di Tsuki. E in quell’istante comprese l’infinito amore che la ragazza provava nei confronti di Tiger. Un amore indistruttibile e indissolubile che li teneva legati anche se erano distanti, anche a un passo dalla morte. Royal non potè che essere un po’ geloso di quel legame, che lui non era riuscito a stabilire con nessuno, non da quando faceva parte dell’ Organizzazione, e che probabilmente non sarebbe mai riuscito ad avere con nessuno.

E cos’era la vita senza l’amore? Seung Hyun negli anni aveva trovato tante e tali risposte, ma nessuna era mai riuscita a dargli quella felicità che solo l’amare poteva donare. E si era quasi rassegnato ormai, destinato a trascorrere la sua vita in incognito, senza nessun legame, nessun affetto.

Quei due invece, quanto erano stai fortunati? Quante probabilità ci sono che il tuo compagno sia anche l’amore della tua vita? Seung Hyun negli anni era riuscito a darsi solo una spiegazione, che neppure poteva definirsi logica. Perché doveva essere per forza così, doveva per forza essere opera di quel motore immobile in cui tutti inconsciamente crediamo, quella forza chiamata destino o fato che sembra avere tutte le risposte.

Ed era per questo che Selenia e Ji yong si erano incontrati. Era destino che si incontrassero. Perché, in fondo, erano fatti l’una per l’altro. Bastava vedere con quanto amore Selenia osservava il volto inespressivo di Ji Yong, quasi potesse farlo risvegliare con la sola forza del pensiero.
Seung Hyun sapeva tutto questo e anche di più. Sapeva che un giorno entrambi avrebbero dovuto fare scelte difficili, affrontare situazioni dure che avrebbero messo a dura prova il profondo amore che li teneva uniti. Prove anche più difficili di quella che stavano affrontando ora.

Guardava al futuro Seung Hyun, un futuro che lui non aveva e mai avrebbe potuto sperare di avere. Un futuro che aveva a lungo agognato e che si era arreso a far rimanere un utopico progetto. Un futuro che Il ragazzo avrebbe potuto vedere compiuto in Tsuki e Tiger che in cuor suo sperava di non dover più chiamare così un giorno. Sperava che sarebbero tornati ad essere semplicemente Selenia e Ji Yong. Era questa la differenza tra loro. Loro potevano scegliere. Potevano scegliere di vivere una vita vera. Lui no.

Royal salutò con un cenno la ragazza, ancora in piedi al centro della stanza e si avviò lungo il corridoio. Quella sera gli era stata affidata un'altra importante missione. Missione che sarebbe stata certamente portata a buon fine. Perché quello era il suo compito e lui l’avrebbe portato a termine con successo. Come sempre.
 


Selenia uscì dall’ufficio con un espressione strana in volto, Dopotutto non capitava spesso di dare le dimissioni da un lavoro del genere e i grattacapi erano appena iniziati. Avrebbero dovuto aspettare ancora molto tempo prima di tornare ad avere una vita normale. In primo luogo c’erano da considerare le misure per la loro sicurezza. Bisognava creare un alibi e dei documenti falsi. Tutte cose di cui si sarebbe occupata l’Organizzazione.

La ragazza uscì di soppiatto dall’edificio confondendosi con i passanti. Sembrava una comune ragazza di 25 anni che raggiungeva il suo ragazzo, venuto a prenderla per portarla fuori a pranzo. E difatti era proprio dal suo ragazzo che stava andando. Ji Yong le sorrideva radioso, appoggiato alla portiera della sua auto. Alcune ragazze di passaggio si voltavano a guardarlo ammirate. Dopotutto come dar loro torto! Era indiscutibilmente affascinante avvolto nei jeans strappati e lacerati a regola d’arte sovrastati dalla giacca scura da cui faceva capolino una semplice maglia chiara.

Si era svegliato da poche settimane e il suo recupero era stato a dir poco miracoloso. Merito anche del suo fisico allenato e degli ottimi medici di cui disponeva l’Organizzazione. In quelle settimane in cui Ji Yong si riprendeva avevano avuto modo si parlare e decidere insieme del loro futuro.

Per quanto amassero il loro lavoro, a cui tra l’altro dovevano riconoscere il merito di averli fatti incontrare, entrambi erano convenuti che non era così che volevano passare il resto della loro vita. Questa fin’ora si era svolta all’insegna dell ‘avventura ma anche dell’instabilità. Da anni non vivevano nello stesso posto per più di qualche mese, il tempo necessario per studiare e mettere a punto una missione. Poi l’amore li aveva investiti e continuare a condurre quella vita si era rivelato impossibile.

L’incidente di Ji Yong era arrivato a conferma di tutto ciò. Era stata la prova che quella vita non faceva più per loro e così entrambi avevano optato per le dimissioni. Ji Yong per primo visto che dopo i danni riportati non sarebbe più stato in grado di compiere certe missioni che richiedevano una perfetta salute fisica.

Quando Selenia fu abbastanza vicina, Ji Yong fece qualche passo verso di lei e la strinse fra le braccia posandole un leggero bacio sulle labbra.
Rimasero così, l’una tra le braccia dell’altro, incuranti di essere in un luogo pubblico e per di più affollato.
Ji Yong avvicinò le labbra all’orecchio della ragazza : - Sei pronta per ricominciare?- Sussurrò provocando i brividi a Selenia che mai si sarebbe abituata a quel ragazzo fantastico che aveva avuto l’onore di incontrare.

Ji Yong sorrise, come sempre compiaciuto dalla sua reazione, e la strinse più forte a sé, facendo aderire completamente i loro corpi.

-Sì.- Rispose la ragazza con la voce incrinata dall’emozione. Ji Yong la fece accomodare sul sedile del passeggero e richiuse la portiera. Mentre sfrecciavano per le strade di Seoul Selenia pensò a Royal.

-Ji?-

-Mm?-

-Pensavo… Chissà se un giorno rivedremo Seung Hyun. Mi mancherà la sua compagnia.- Selenia abbassò lo sguardo. Ji Yong lo sapeva. Stava pensando al periodo in qui lui era bloccato in un letto rischiando di non svegliarsi mai più e Seung Hyun era stato molto vicino alla giovane. L’aveva sostenuta e di questo Ji Yong gli sarebbe sempre stato grato.

-Non preoccuparti, Principessa.- Disse Ji Yong mentre un sorriso gli spuntava sul volto.

-Sono sicuro che lo rivedremo prima o poi.-

L’auto percorreva la statale a gran velocità e il vento scompigliava i capelli dei due giovani che , istintivamente si presero la mano.

-Ti amo.- Disse all’improvviso il ragazzo con lo guardo fisso sulla strada. Selenia lo guardò, come sempre colta alla sprovvista dalle sue improvvise uscite romantiche, sorrise e gli circondò la vita con le braccia, poggiando il viso sulla sua spalla.

Quella sera festeggiarono a modo loro. Ji Yong si lamentava continuamente del fatto che avessero tonnellate di “sesso arretrato” che per via della sua riabilitazione e dei vari impegni non erano ancora riusciti a recuperare. Non fu perciò inusuale che Ji Yong quella sera si rifiutasse di lasciare che la sua ragazza finisse di vedere un film in televisione per trasportarla in camera. Semplicemente da qualche sera quella era la normalità. Come era ormai diventato normale anche risvegliarsi e rimanere ore nel letto a coccolarsi. Entrambi pensavano che dopotutto si sarebbero potuti abituare benissimo.

Quello era l’inizio di una vita completamente nuova, una vita come quella di due ragazzi qualsiasi. Avevano grandi progetti in mente. In cima alla lista c’era un viaggio a New York che i due desideravano fare da tempo e chissà che non decidessero di rimanerci. Dopotutto per ricominciare non c’era posto migliore degli Stati Uniti.

Alla lista delle cose da fare se ne era aggiunta un'altra. Qualcosa che implicava un abito bianco e delle fedi nuziali. Ji Yong aveva chiesto a Selenia di sposarlo solo una settimana prima. I due giovani non vedevano l’ora di diventare marito e moglie, nel frattempo un delicato anello d’oro bianco brillava all’anulare di Selenia , in attesa di essere affiancato dalla fede che avrebbe suggellato il loro amore.

In realtà nella lista vi era molto più di questo. Vi erano tutte le cose che i due non avevano mai potuto fare prima. Cose banali che, se fatte con la perdona giusta, acquisivano un profondo significato. Ma avevano tempo per pensarci. Nel frattempo dovevano solo godersi la loro ritrovata libertà.
 










Salve a tutti!!Se siete arrivati fino a qui vuol dire che non avete sentito il bisogno di correre in bagno a vomitare ed è già una buona cosa!
Questa è la prima Fanfiction che pubblico nonostante ne abbia già scritte molte per cui non siate timide e lasciatemi una recensione anche piccola piccola!Va benissimo anche se volete insultarmi per questa oscenità o mandarmi a quel paese!
Nel frattempo un grazie dal profondo del cuore a chi ha letto e a chi recensirà!
Un bacio!
Sonnensystem
  
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