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Autore: H8_breathless    18/11/2012    9 recensioni
Un giorno quelle 200 persone sarebbero diventate 200 mila.
Un giorno quelle poche sterline si sarebbero trasformate in milioni.
Un giorno quel catorcio di macchina si sarebbe trasformato in un jet privato.
Un giorno quella tanta odiata invisibilità sarebbe scomparsa.
Un giorno quella piccola e sporca stanza si sarebbe trasformata in una lussuosa camera d'albergo.
Un giorno questa normalità gli sarebbe mancata ma loro, ancora, non lo sapevano.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ripercorrevo insistentemente quest'ultima nostra conversazione faccia a faccia risalente ad ormai una settimana fa colorando i miei pensieri del suo sorriso sfacciato, quasi più del mio, ricordando le sue sottili ma ben definite labbra e assaporando ad occhi chiusi il nostro ultimo bacio.
Dall'esatto momento in cui salii sul tram del ritorno non facevo altro che pensare a lei, ai suoi capelli biondi, ai suoi occhi languidi, verdi e abbastanza grandi da convincermi a navigare in essi già dal  primo sguardo. 
Avevo la testa sprofondata nell'incavo dei due cuscini bianchi che sembravano la cosa più pulita ed ordinata in una camera in cui, ormai, regnava un perenne disordine. Ero circondato da una montagna di libri, ancora incartati, che avrei dovuto aprire pero', prima o poi, se era mia intenzione rivederla il prima possibile. 
Dopo parecchi tentativi, ovviamente sempre falliti miseramente, a mia mamma era venuta la brillante idea di impedirmi di andare a trovare la mia ragazza finchè non avessi fatto ordine, non solo nella mia stanza, ma anche tra le mie idee che, ultimamente, erano una totale confusione; purtroppo pero' aveva perfino pensato di costringermi a non lasciarmi mettere un solo piede fuori casa, se non per andare a scuola, finchè non avessi rimediato ai miei voti che sì, devo ammetterlo, erano pessimi.
Ad dover essere sincero c’è stato un periodo dove la mia vita sembrava non fare altro che precipitare un po' alla volta, giorno dopo giorno in ogni suo aspetto, da quando mio padre, Des, era uscito dalla porta seguito dalle urla di mia mamma 8 anni fa. 
L'aveva tradita e, giustamente, lei l'aveva sbattuto fuori casa.
I parenti, gli amici e il resto delle poche persone che abitavano nel villaggio dove sono cresciuto: Holmes Chapel, credevano che io fossi troppo piccolo, avendo solo 7 anni quando il fatto era accaduto, per ricordare chiaramente la scena o per poter davvero soffrire; invece, io non riesco a scacciare quel momento, non riesco a dimenticarmi il suono dei pianti soffocati di mia madre le sere seguenti all'accaduto nonostante non avessi totalmente realizzato cosa stesse accadendo.
Scoppiai a piangere alla notizia.
Per me è stato un duro colpo, amavo i miei genitori insieme e detestavo l’idea che prendessero strade diverse.
Quell'estate siamo stati costretti a trasferirci in campagna e ci sistemammo in un pub che mia madre Gestiva. Per fortuna accanto a noi viveva un ragazzo, poco più grande di me, di nome Reg che mi aveva aiutato a conoscere la zona e con il quale andavo ogni giorno alla latteria: Great Budworth Ice Cream Farm
Un giorno l'ho vista ricominciare.
Siamo tornati a vivere in città, pochi anni dopo, si è ripresa la sua vita e ha deciso di condividerla con un uomo, Robin Twist, che non ha niente in comune con mio padre; non fraintendetemi, è una brava persona, ha un lavoro rispettabile e probabilmente gli appartengono tutti gli altri positivi aggettivi con cui la gente che lo conosce lo descrive ma... non è mio padre. Con il tempo pero’ sono riuscito ad accettato perchè fa stare bene la donna che mi ha dato la vita e poi mamma si è sempre accertata che io e mia sorella ci trovassimo bene con costui e ha voluto assicurarsi, prima di averlo in casa, che noi fossimo contenti di fare la sua conoscenza nonostante lei non sapeva che mandavo dei messaggi a Robin con scritto di venirci a trovare.
Le ha chiesto di sposarla poco tempo fa e sono così felice di questo.
Ogni tanto mi chiedo se non sia anche colpa mia; si, colpa mia se i miei hanno divorziato. Mia mamma era sempre occupata a starmi dietro e controllare che non combinassi un disastro dietro l'altro quindi, forse, mio papà era stanco di tornare da lavoro e trovarla stressata per causa mia. Sono un casino, al contrario di mia sorella Gemma: bella, dolce, comprensiva, educata e sopratutto intelligente. Durante quel periodo lei è stata forte per ognuno di noi, per l'intera famiglia anche se ha solo tre anni in più di me. 
Lei e mia mamma sono le persone alle quali mi ispiro per migliorare chi sono, da quando ho fatto quella promessa.

Dopo il divorzio iniziai a scaricare la mia grinta nello studio e tutt’ora prendo ottimi voti nei temi in classe e prestavo particolare attenzione nelle ore di inglese e religione.
Essendo un tipo molto estroverso, non vedevo l’ora di partecipare di partecipare alle lezioni di recitazione ed è proprio in questo ambito che feci la mia prima apparizione canora, in pubblico: cantai in una recita scolastica.
Recitai poi in Chitty Chitty Bang Bang, dove interpretavo Buzz Lightyear e fui il protagonista anche di una rappresentazione incentrata su un topo di nome Barney.
 
Quando Des mi manca, mi estranio dal mondo mettendo le cuffie che trasmettono la 'nostra' musica, chiudo gli occhi e rivivo mentalmente i ricordi che ci appartengono...il mio preferito è la vacanza in Florida che abbiamo fatto tutti insieme per i miei 4 anni. A proposito di musica, è stato mio padre a trasmettermi questa passione facendomi ascoltare artisti che andavano dai Beatles ai Queen, da Elvis Presley (sopratutto) a John Mayer fino ad arrivare ai Coldplay, mia attuale band preferita.
A pensarci bene sono a contatto con la musica da quando sono nato.
Mio nonno mi regalò la macchina per il karaoke e mio papà mi spronava a cantare, il più possibile.
E' come se fosse stata fin da subito un mio bisogno primario, di quelli senza i quali non potresti vivere e, per fortuna, qualsiasi cosa ti accada o accadrà nessuno potrà mai privarti di essa.
Ogni tanto mi accade perfino di sognarmi su un palco e di sperare di riuscire a basare il mio futuro, economico e non, sulla mia voce pero' poi torno alla realtà e mi ammonisco anche solo per essere capace di sognare così in grande. In fondo, vivo in una cittadina di soli 5800 abitanti, a 30 km da Manchester, passo più ore in presidenza che in classe dietro il banco, non so fare un letto decentemente, passo i miei pomeriggi girovagando su facebook o stando al telefono, quando non posso uscire di casa, con la mia ragazza Felicity Skinner, e i miei sabati trascorrono a feste di amici tra alcool e cretinate. Amo stravaccarmi sul divano e guardarmi i film accarezzando Dusty, il gatto a cui sono molto legato, è in famiglia da tanto tempo oppure talent show, il mio preferito è xfactor; solitamente ce lo guardiamo io e mia mamma e sapete una cosa ? dice che dovrei provare a partecipare un giorno….
Ah, sicuramente una delle cose ormai rimaste, che ancora riesce a farmi sentire vivo è la rock band che porta un nome del quale vanto l’idea, formata da me, il mio migliore amico Will Sweeny, colui che mi per primo mi ha riferito che nel suo gruppo mancava un cantante chiedendomi se ero disponibile, insieme al bassista Nick Clough e il chitarrista Haydn Morris. Noi formavamo i White Eskimo.
Un giorno ci siamo iscritti ad un concorso chiamato ‘la battaglia delle band’ che si svolgeva nella scuola che frequentavamo tutti così abbiamo deciso di partecipare e, indovinate ? abbiamo vinto.
Quanti complimenti che ricevetti;, ognuno mi regalava un sorriso e fu proprio grazie a quelle parole e quel riconoscimento che capii che avrei voluto trasformare questa passione nel mio lavoro per poi farlo per sempre.
Proviamo, principalmente i Blink–182 e altri gruppi che tendono al Punk pop, fino allo sfinimento dentro un garage che, appena suoniamo la prima nota, si trasforma nel nostro palcoscenico...è una cosa che amo fare e, infatti, è la mia priorità su qualsiasi altra necessità. Stringere un microfono tra le mani e poter raccontare storie in questo modo è grandioso e mi è sempre piaciuto fin da subito quando mi impegnai per imparare la mia prima canzone a memoria: 'girl of my best friend'.
Spesso suoniamo in mensa, ai balli scolastici di fine anno e sì, pure ad un matrimonio ci hanno chiamato. E' stato bello, davvero bello. Abbiamo guadagnato 160 $ (ce le siamo poi divise equamente: 40 a testa) L'adrenalina che mi assale mentre faccio il conto alla rovescia per iniziare a cantare un brano e l'ansia di non arrivare a qualche nota sono un mix che mi spinge a dare sempre il massimo, che mi debba esibire davanti a 10, 50 o 200 persone.
Ecco, forse un mio pregio l'ho trovato: la paura di deludere; si perchè mi aiuta ad essere determinato a tirare fuori il meglio di me.

Economicamente siamo nella media, diciamo, io pero' mi sono messo a lavorare. Lavoro in una panetteria sulla strada: dai muri gialla, dal tetto rosso chiamata 'W.Manderville' di proprietà di un certo Simon Wakefield e guadagno £ 3.65 all'ora; lo so, non sono tanti ma è sempre un aiuto, no ? Mi ci reco la sera per pulire il pavimento e il sabato servo i clienti.
Il sorriso fiero di mamma quando torno a casa ricompensa tutti gli sforzi che faccio.
 
Sono un ragazzo sportivo. (Spiegato il motivo per il quale educazione fisica sia la mia materia preferita).
Fino ad oggi ho praticato il cricket, il badminton e il calcio dove sono perfino stato scelto come portiere in una squadra locale.
 
Ultimamente Anne torna a casa tardi da lavoro, so che è stanca anche se cerca di nascondermelo, così io, da bravo figlio che cerco di improvvisarmi ogni tanto, le ho cucinato una bella cena, gliel'ho lasciata in caldo e le ho perfino preparato un bagno rilassante con candele e luce soffusa, proprio come piace a lei. Mia sorella dovrebbe essere a casa di un'amica adesso e io sono ancora sdraiato sul mio letto, ancora sfatto, ancora in una camera in disordine senza, ancora, aver aperto un misero libro.
Sarei un ragazzo indipendente, come mi ha sempre detto mia mamma, se solo lo volessi; eppure sempre stia facendo di tutto per dimostrarle il contrario; voglio impegnarmi e farle vedere che questo quasi 16enne può fare tanto, così sto iniziando a pensare che, forse, con un po’ di pratica in più e con maggior sicurezza, una chance su quel palco di xfactor potrei averla anche io
Cosa mi costa provarci semplicemente ?
 
Non sono mai andato molto d'accordo con me stesso e, proprio per questo, cerco sempre compagnia; non pensare a me spesso mi aiuta a stare meglio. A volte mi chiedo anche se vale la pena combattere per qualcosa che prima o poi se ne andrà, mi domando quale sia il mio ruolo in questo mondo che mi sembra ogni giorno più grande e sbagliato. A volte mi chiedo se farò qualcosa di grande, se riuscirò a realizzare qualcosa di così meraviglioso per il quale verrò ricordato così che, quando morirà, a qualcuno rimarrà impresso il mio nome...e poi mi ammonisco di nuovo; proprio come adesso non sarò mai nessuno di così importante per il quale valga la pena stare svegli la notte o nel quale poter credere.

Ah, mi chiamo HarryHarry Styles










Harry si procurò un modulo di richiesta.
Anne lo compilò al posto suo.
Lo spedì.
Da quel momento il riccio face il conto alla rovescia dei giorni che mancavano al provino.
Il 1 aprile 2010 si trovava in coda, affiancato dalla famiglia ed alcuni amici, insieme agli altri aspiranti nella grande città di Manchester.
Era stato etichettato con il numero: 165998
E' salito sul palco senza avere il timore che il suo futuro dipendesse dalla sua audizione.
Ci è salito sirridente, leggermente tremante e cantando 'Isn't she lovely ?' di Steve Wonder.
Ricevette due sì, sufficienti per fargli passare il primo turno.
Sufficienti per trasformare quelle 3,64 sterline al giorno, in milioni ma, questo, lui ancora non lo sapeva.




  
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