Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: DraconiaMalfoy    18/11/2012    3 recensioni
Una piccola storia, l'unica pretesa? Un commento che testimoni il vostro passaggio...:)
Dal testo:
Una folata di vento portò una ciocca di capelli a coprirle il volto, alcuni fili corvini finirono tra le labbra piene e sanguinanti, mentre le lacrime scorrevano veloci sul suo volto, andandole a bagnare i seni nudi.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ma… ma… ma… ma questa storia da dove cavolo salta fuori?! O.o Saranno anni che non la vedo! E dico anni, non mesi, anni! Sul pc c’è scritto che la data di creazione è: 2010! Wow!

Lasciate un commentino, avanti… questa è stata una delle prime invenzioni della mia testolina bacata! XD

Un bacio

DM

 

 

Fili Innocenti 

I polpastrelli scorrevano lenti sulla superficie liscia e umida dei teneri fili d’erba.

Il cielo era privo del suo solito manto plumbeo e uniforme, e attraversato da sfumatura tendenti al grigio e all’azzurro, illuminate da una numerosa coltre di stelle. Una vista squisita. O almeno lo sarebbe stata se tra lei e la bellezza di quel cielo non ci fosse stato sempre lo stesso volto. Quel volto maschile, umano, quel volto che poco tempo prima le aveva fatto sovrastare il rumore dei tuoni con quello delle sue urla, quando il cielo era stato oscurato da nuvole violastre.

Una folata di vento portò una ciocca di capelli a coprirle il volto, alcuni fili corvini finirono tra le labbra piene e sanguinanti, mentre le lacrime scorrevano veloci sul suo volto, andandole a bagnare i seni nudi.

La mano destra si chiuse a pugno sui fili d’erba, instaurando un legame saldo fra lei e il terreno. La mano libera, invece, scostò i capelli dal volto e facendolo il palmo scorse lungo la guancia con forza, con rabbia, con…

Isabella si portò le gambe al petto, mentre con una mano continuava a reggersi, a trarre forza e coraggio da quei fili innocenti. Le stesse emozioni che l’avevano abbandonata mentre lui la prendeva con violenza e i fili d’erba le graffiavano la schiena come lame affilate.

L’altro braccio andò a cingere le ginocchia e i polpastrelli accarezzarono i segni della sua sofferenza, impressi su quell’epidermide pallida.

Chiunque guardandola l’avrebbe considerata una ragazza fragile, con la sua pelle chiara, quasi trasparente, e diverse cicatrici a sfigurarle la parte destra del volto e del corpo.

Isabella si stese sulla schiena, aspettando la pace. Aspettando che qualcuno sbucasse da un angolo di quel parco smorto e le dicesse che era tutto finito, che aveva sofferto abbastanza.

Forse con quell’ennesimo giorno di sofferenza Isabella aveva posto fine alla sua condanna. Condanna perché non riusciva a chiamarla vita, perché la vita era qualcosa di bello, e lei di bello non aveva mai avuto nulla.

Nulla.

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: DraconiaMalfoy