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Autore: _YouKnowWho_    18/11/2012    0 recensioni
Una sala da ballo. Della musica. Un paio di scarpette.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Onestamente non ha né capo né cosa questa storia, ma vabbè xD
Mentre vedevo Step Up mi è venuta quest'idea e puff, mi sono ritrovata a ballare e a scrivere.
Spero vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate! ^^
Fefè

 


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Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto. 
Il tempo è scandito.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
La melodia riempie la sala. Le note invadono l’aria e la musica va avanti.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Mi muovo leggera, avanzo sul parquet.
Chassé, plié, grand jeté.
Le gambe si distendono, si allungano, mentre mi alzo in aria e il tempo sembra fermarsi.
Una farfalla, che si muove leggera e sinuosa.
Atterro delicatamente sul pavimento.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Balancé, ballancé, chassé, pas de bourré.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Pirouette, pirouette.
Un cigno, elegante e puro, che si sposta aggraziato sulla superficie dell’acqua.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Glissade, soutenu, mi giro sul sette in quarta, cambré en arrière e poi in avanti.
Allungo la schiena, mentre la musica continua, ma sento che tutto attorno a me è congelato.
Come un delfino, che si inarca per infrangere la parte superiore del mare.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Distendo il braccio destro verso l’alto e quello sinistro indietro, parallelo alla gamba sinistra che si innalza in un arabesque.
Come un gabbiamo che si leva in alto verso il sole.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Abbassò la gamba sinistra, posando su questa tutto il peso, mentre punto il piede destro in un tendu. Le braccia in seconda si muovono sinuose e le sposto fino alla quinta posizione, stendendo la schiena, allungandomi verso l’alto.
Come la giraffa che deve raggiungere le foglie più in alto sull’albero.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Abbasso le braccia ed eseguo un rond de jambe par terre e mi giro sull’uno, alzandomi poi sulla punta destra in un altro arabesque.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Scendo dalle punte e mi sistemo in quinta posizione. Pas de chat, pas de chat, pas de chat.
Agile come un felino che salta di tetto in tetto.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Cammino lentamente in quarta, alzandomi alla fine repentinamente in un relevé, con le braccia in quinta.
Rimango ferma, solo le braccia lentamente si abbassano, mentre la musica scorre, accelera il ritmo e mi sento pervadere da questa.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Eseguo un pas de couru, scattante come un ghepardo.                   
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Chaîne, chaîne, chaîne, chaîne, con la grazia e l’agilità di una gazzella.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.
Un mezzo giro in più, per trovarmi frontale agli specchi.
Echappé, plié, echappé, plié.
Osservo la linea delle mie gambe, che si allunga quando salgo sulle punte. I muscoli contratti che danno eleganza alle gambe, calcano le linee di forza.
Echappé.
Rimango in relevé, mentre la musica finisce. Poi, senza fretta, passo dalla punta alla mezzapunta e poi poso tutto il piede a terra e mi rilasso.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.


  
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