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Autore: Marta    30/06/2004    15 recensioni
Ultimi pensieri di Tom Riddle
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo la prima volta in cui ti vidi. Era la prima volta che mi trovavo in una stazione ferroviaria: la King’s Cross. Tu eri li, sembravi già una piccola adulta, avevi i capelli lunghi fino alle spalle castano scuro… i tuoi occhi, solo più tardi mi sarei accorto che erano due perle anch’esse castano scuro. Eri preoccupata, insicura,ansiosa… ed eri sola, come me, spaesata come me.

9 ¾… ad un tratto vidi un ragazzo più grande di me attraversare un muro… tu non l’avevi visto, così mi avvicinai a te e tu mi sobbalzasti e mi guardasti con gli occhi spalancati, eri spaventata.

Ti mostrai il mio biglietto: 9 ¾. Il tuo sorriso… è una tra le più belle immagini che ho di te. Tu mi prendesti, non so come mai, per mano e mi chiedesti come potevamo fare per raggiungerlo, io ti accompagnai… il tuo volto cambiò… era divenuto solare, sorridevi: eri felice.

Caricammo i nostri bagagli, sedemmo vicini nello stesso scompartimento. Mi hai raccontato della tua vita, del dolore che ti davano i tuoi genitori… a dire il vero tua madre, che appena ha saputo che tuo padre era un mago l’ ha cacciato di casa ed ha iniziato a maltrattarti… che eri scappata per riuscire a venire a scuola con me. Ed io ti raccontai che mia madre e mio padre erano morti ed io vivevo in un orfanotrofio… questo solo prima di scoprire che mia madre era morta di parto e mio padre mi aveva abbandonato perché aveva scoperto che mia mamma era una strega… ma questo in quel momento non lo sapevo… mi hai anche detto che il preside Dippet ti aveva scritto che avresti potuto vivere ad Hogwarts in estate, ed io ero geloso, volevo non dover ritornare in orfanotrofio così ti risposi male… poi mi scusai, in fondo non ero in pericolo di vita come te sempre sotto maledizione Imperius o Cruciatus (tua madre si era messa con un altro mago) come mi raccontasti qualche anno dopo… piangendo… nonostante fossi anche tu Serpeverde piangevi tutte le volte che qualcuno ti chiedeva della tua famiglia ed io provavo rabbia e odio per loro che ti facevano soffrire… volevo, desideravo, bramavo di renderti felice uccidendoli.

Nonostante tutto… i miei cambi d’umore, il mio successo a scuola tu eri sempre con me.

Sei stata l’unica persona a provare affatto per me.

Al nostro 7° anno ad Hogwarts tutti ci dicevano che eravamo una bella coppia, ma tu ti alzavi e te ne andavi tutte le volte. Quando ti chiesi il perché tu mi rispondesti che io non ti volevo bene e che quindi quelle voci ti facevano male. Nello stesso periodo mi dicesti che avevi paura, perché se l’erede di Salazar Serpeverde non si fosse fermato Hogwarts sarebbe stata chiusa e noi costretti a tornare a casa… per te catturai Hagrid.. quel sempliciotto parecchio idiota e riportai nell’oscurità il mio basilisco… per te…

Appena usciti da Hogwarts trovammo un lavoro a Diagon Alley ed andammo a vivere insieme… ora sorrido al pensiero di vederti in quel letto troppo grande per te… o quando mi raggiungevi nel mio stringendomi a te e addormentandoti poco dopo… o quando dicevi che volevi prepararmi la colazione, ma poi facevi saltare in aria la cucina… che bei momenti, i più felici della mia vita.

Quando quel giorno scoprii che tua madre ti aveva ancora una volta ferita io la uccisi e quando te lo dissi mi guardasti come se fossi un mostro ed andasti via senza dirmi una parola. Poi scoprii che mio padre era vivo… andai da lui… ti avrei voluta accanto… uccisi lui, sua moglie e suo figlio… cambiai, divenni ciò che sono ora: un assassino, il più temuto di tutti: Lord Voldemort.

Conobbi uno tra i miei più fedeli mangiamorte: Severus Piton, ero molto orgoglioso di lui, poi però si unì a Silente… immagini il mio disappunto vero? Già, certo, si mi conosci troppo bene. Comunque… dicevo Severus Piton mi raccontò di alcuni auror suoi coetanei quando elencando dei nomi sentii il tuo… sbiancai… non che possa divenire più pallido di così, ma comunque sentii la vita scivolarmi tra le dita. Fermai l’elenco di Severus e gli chiesi di ridirmi a chi fossi collegata: James Potter, eri sua madre, una mia nemica… mi informai… qualche anno dopo che te ne andasti da casa nostra… tu… soffro…tu… ti sposasti con Thomas Potter, concepiste un figlio: James.

Che razza di nome è: James?… credevo avessi più fantasia… sono sicuro che non l’ hai scelto tu… Severus mi ha dato una sua foto… i capelli e gli occhi sono tuoi… no, forse gli occhi no i tuoi sono molto più scuri.

La profezia… tu non la conosci vero?, nemmeno tuo figlio quando l’ ho ucciso, nemmeno tua nuora, ma ora tuo nipote, Harry James Potter, la conosce e sta per uccidermi, come io ho ucciso chi ti ha ferita e uccisa anni fa.

Ecco ora ha scagliato la maledizione… ti raggiungo… ma cosa succede? Sei in piedi di fronte a me. Ti guardo, tu mi sorridi e mi prendi per mano, mi aiuti ad alzarmi senza smettere di sorridermi, mi abbracci come facevi quando eravamo giovani e poi piano mi sussurri all’orecchio:<> ed io ti domando:<< Per sempre?>> Sono spaesato come lo eri tu alla stazione di Londra ma come per te c’ero io ora per me ci sei tu… mi baci, un lieve bacio a fior di labbra, nulla di più e poi mi addormento tra le tue braccia come un tempo lontano… tu per me e con me per sempre… ti amo.

 

 

*-* se questo racconto vi ha fatto provare qualcosa (anche la repulsione più totale), per favore commentate.. grazie*-* kisses by Marta!

  
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