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Autore: Orgogliosa del mio idolo    19/11/2012    0 recensioni
Selena una ragazza di 18 anni. Ama stare con i suoi amici, Fried, Georg, Lynda (la sua migliore amica) e Nessie.
Selena Si trasferì di casa perchè i suoi genitori si separarono.
Avendo 18 anni poteva vivere da sola.
Tutto inizio un semplicissimo giorno.
Selena si era svegliata e doveva andare a scuola.
Ormai era l'ultimo anno.
Si fece il caffè e per sbaglio gli cadde addosso.
Genere: Fantasy, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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No, non è possibile mi è caduto di nuovo il caffè di sopra. Sono sempre la solita imbranata. Meglio se vado a cambiarmi. Ecco che suona il campanello. 
-CHI E'??
Gridai come se mi potessero sentire. Scesi le scale già cambiata.
Apro la porta, chi era?. La mia migliore amica Lynda.
-MA BUON GIORNO, POTRESTI RISPONDERE AL CELLULALARE.
disse lei. Io andai in salotto a prendere la borsa con i libri.
-SCUSA MA MI SONO VERSATA IL CAFFÈ ADDOSSO
dissi chiudendo la porta. Ma iniziai a sentirmi strana, come se qualcuno mi stesse fissando, qualcosa di oscuro mi bloccò tutti i movimenti. Ed ero immobile. Due secondi immobile, ma sembravano 2 ore. Questa sensazione sparì, mi girai intorno ma non c'era anima viva.
Notai che Lynda era già in macchina e che aveva un'aria piuttosto seccata dal mio strano comportamento. Entrai in macchina e andammo a scuola.

Come al solito, c'erano Fried, Nessie e Georg.
Odio quando Nessie e Georg devono slinguazzarsi davanti a me.
-CIAO!!!
Dissi per farli staccare
-TESORO!
Disse Nessie abbracciandomi. Qualcosa era strano. Sentivo di nuovo quella sensazione ma questa volta più debole di prima, ma riuscivo solo a percepirla.
-EHY SELENA CI SEI?
Mi disse Fried. Non mi era mai capitato. Iniziai a guardami intorno ma nulla, c'erano solo dei normalissimi studenti. Con sguardo perso dissi a Fried
-CIAO FRIED... SCUSA ERO IMMERSA NEI MIEI PENSIERI
lui si avvicinò a me mi diede un bacio nella guancia e mi disse
-COME OGNI VOLTA
mi spuntò un sorriso, Fried era un ragazzo dolcissimo, lui c'era in ogni momento, bello o brutto. Ed ecco di nuovo quella sensazione che stavolta era più forte e mi blocco i movimenti. Il sorriso sparì e iniziai a diventare bianca come la neve. Sussurrai a Fried
-CERTE VOLTE PENSO TROPPO CHE DIMENTICO IL MONDO REALE.
Dopo questa frase la sensazione sparì. Presi il braccio di Lynda e gli dissi.
-ANDIAMO IN CLASSE
Lynda capì subito che c'era qualcosa che non andava.
Mi guardai intorno ai corridoi, normalissima gente.
 
Entrammo in classe di biologia. Ci sedemmo e io iniziai a raccontargli che mi succedeva.
Lei ridacchiava e continuava a dire
-SARÀ STATO IL FREDDO, TRANQUILLA
entrò il professore e senza aspettare gli alunni che si disponevano nei banconi si mise a sedere e fare l'appello.
Nel pieno silenzio della classe entrò un ragazzo, ciuffo biondo, occhi color miele e un sorriso che sembrava malefico. Si diresse verso Lynda che era accanto a me. Gli getto uno sguardo come se volesse dire "levati è il mio posto". Lynda andò dietro nel bancone con Fried e questo ciuffo biondo si sedette accanto a me. Mi guardava come se lui era affamato e io l’ultima fetta di torta rimasta. Piano piano si avvicinò a me, fino al punto di toccarci i gomiti. Restai ferma e alzai lo sguardo verso il professore che spiegava. Ciuffo biondo si avvicinò sempre di più e all’orecchio mi disse
-CIAO
La sua voce era profonda.
-CCC-CIAO
La mia voce tremava. Chi lo conosceva a sto tizio? Perché si è messo accanto a me? Perché mi guardava come se mi volesse mangiare? Avevo paura. Lynda mi chiamo, mi girai di scatto
-dimmi!
Gli dissi
-hai capito quello che ha spiegato il professore? Vieni qua accanto a me e vediamo insieme
Mi alzai di e andai da Lynda.
-perché Justin Bieber si è seduto accanto a te?
Mi disse lei mentre lo guardava
-Justin? Il tizio?
-si il tizio si chiama Justin Bieber
Mi disse. Andai a sedere ma questa volta lui era distante da me. Quel nome continuava a frullarmi nella testa. Lo guardai e notai che sorrideva. Mi voltai subito, avevo più paura di prima. Suonò la campanella e mentre prendevo lo zaino da terra me lo ritrovai davanti
-piacere Justin
Disse
-piacere Selena
Presi i libri dal bancone e andai via lasciando Justin alle mie spalle.
 
(dopo scuola)
 
-Lynda ti và di mangiare da me?
Le chiesi mentre scendevo dall’auto
-mia madre ha già cucinato, mangerò da te sta sera.
Entrai in casa, mi catapultai nel divano e mi calò un sonno profondo. Era così bello, con quell’aria misteriosa, gli occhi color miele e la sua bocca meravigliosa. Ma cosa sto dicendo?? Non è possibile. Selena quel tizio nemmeno lo conosci.
*BUM*
Sentì un botto che arrivava dal piano di sopra. Spaventata andai a controllare. Non mi era mai capitato. Entrai in camera mia e a quanto pare si era aperta la finestra. La chiusi e ritornai in salotto, poi pensai. Ma io non ho pranzato!. Andai in cucina con una fame da lupi e iniziai a cucinare pancetta con la salsa e insalata. Non riuscivo a dimenticarmi di lui. Justin. Perché pensavo a lui?. Iniziai a sentire di nuovo quella strana sensazione più forte di prima. Non potevo muovermi, gli occhi lacrimavano. Appena la lacrima mi scese sulla guancia, quella sensazione sparì. Iniziai a fare respiri lunghi e profondi. Non riuscivo a non piangere. Era una sensazione bruttissima, sicuramente non era il freddo.
  
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