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Autore: I am a Promise    19/11/2012    1 recensioni
Chi vi dice che le relazioni su facebook sono sempre false?
Heaven ha trovato il modo per dimostrare il contrario.
Tratto da una storia realmente accaduta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.

-Non puoi farmi questo, no, non puoi.-  gli scrissi.
Esitò un po’ ma poi mi rispose.
-Lo so, e mi dispiace un mondo, ma è così Heaven, è il mio dovere. Fa male anche a me.- quelle furono le parole che uscirono dal suo cervello.
-Non è il tuo dovere se ti fa stare male!- gli inviai immediatamente. Stavo riprendendo a scrivere quando sentii il trillo della sua risposta.
-Mi dispiace Heaven, ti amerò per sempre, sappilo.- ero in lacrime e non avevo intenzione di smettere di piangere.
-Si, certo.- risposi.
Coopër HJ è offline.
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Non mangiai per giorni. Solo il pensiero del cibo mi dava la nausea.
Mia madre era sull’orlo di un esaurimento.
Tutto per un ragazzo conosciuto su facebook.
Uno stupido ragazzo che mi ha illusa e basta.
-Tesoro ti prego, mangia qualcosa. So che stai male ma, dai, vi siete conosciuti su internet, non puoi ridurti in questo stato.-  pensai che mia madre aveva ragione, così presi un biscotto per cominciare per cominciare.
Iniziai lentamente a mangiare, fino a consumare tutto ciò che avevo nella tazza.
Quando finii filai in camera mia e accesi il computer.
Quattro messaggi, due richieste di amicizia e sessantasette notifiche.
Molta gente mi aveva scritto in bacheca.
Lessi alcuni post prima di rendermi conto che erano tutti uguali.
“Mi dispiace davvero, Stay Strong, lui non ti meritava.”
“E’ soltanto uno stronzo, lascialo perdere, io sono anche meglio AHAHAHAHAH”
Erano tutti la stessa solfa, alla fine.
Due messaggi.
Dacey e Lou. I miei migliori amici.
S’erano messi d’accordo? I messaggi erano uguali.
“I’m here to stay.
Tranquilla, passerà, ce ne sarà uno 1000 volte meglio di quell’altro. Non lo troverai tu ma lui troverà te.”
Due richieste di amicizia.
Camëron JD Byrd
Stephanie A. Roxten
Le accettai entrambe e continuai a cazzeggiare cercando di conoscere altra gente.
Qualcuno mi scrisse in bacheca, di nuovo.
“Grazie per aver accettato bella :)”  era quel Cameron.
“Grazie a te splendore.” Risposi, dopodiché mi scrisse in chat.


-ciao bell.-
-ehilà.-
-tutto apposto?-
- mh..si, dai, a te?-
-splendidamente. comunque piacere, sono Malcolm. :)-
-piacere mio, Heaven.-
-hai un bellissimo nome, sai?-
-grazie, anche il tuo non è male.-
 
Camëron JDè offline.

"Figo." Pensai.
Avrei sicuramente cercato di scrivergli di nuovo.
-Amore, ti dispiacerebbe portare fuori la spazzatura?- urlò mia madre.
Indossai degli shorts sotto alla maglia del mio pigiama, mi feci un cipollotto alla cazzo, presi la spazzatura e uscii di casa.
Quando uscii dal cancelletto sentii una porta sbattere. Ignorai il rumore e mi diressi verso il cassonetto della spazzatura.
Dopo qualche passo sbattei contro qualcuno e caddi per terra.
-Scusami, non ti ho vista, stavo correndo e..- un ragazzo cercò di tirarmi su scusandosi, ma lo interruppi.
-Stai tranquillo, non è colpa tua, avevo il sacco della spazzatura davanti agli occhi e non ti ho visto, scusami tu!- ribattei. Sorrise.
Aveva davvero un bel sorriso, e i suoi occhi erano di un colore tra il miele e il nocciola, e i suoi capelli erano castano chiaro, tendendo al biondo.
-Ma va’, senti..facciamo che è colpa di tutte e due?- rispose abbozzando un altro sorriso.
-Va bene, - sorrisi ­–comunque io sono Heaven, piacere.- mi alzai e gli porsi una mano.
Lui la strinse.
 -Io sono Justin.- mi aiutò ad alzarsi e si presentò.
-Non sei di qua, giusto? Non ti ho mai visto..- pensai ad alta voce, un mio difetto.
-Già, mi sono trasferito da poco, sono di Stratford, una cittadina del Canada.- si grattò la nuca -Comunque ora devo andare, ci sentiamo, tanto abito lì!- continuò indicando la sua casa ridendo.
-Certamente, è stato un piacere conoscerti Justin.- gli sorrisi.
-Anche per me, Heaven. Ah, bel pigiama comunque!- rise prima di ricominciare a correre.
Di conseguenza risi pure io. Buttai la spazzatura e tornai a casa.
Aperta la porta vidi mia madre in piedi a braccia conserte con un sorrisetto irritante.
-Come mai ci hai messo così tanto?- mi guardò negli occhi e diventò seria.
-Non ho trovato i cassonetti.- risposi sarcastica.
-Dai, chi è quel ragazzo?- tornò a sorridere.
-Oh, lui..si chiama Justin. È il nuovo vicino.- ricambiai il sorriso e guardai il pavimento.
-Mh, carino!- sbottò mia madre.
-Ma..mamma! Avrà si e no la mia età, tu hai 46 anni, vergognati!- urlai.
Mi fece segno di stare zitta, ma non le diedi retta, continuai a sgridarla per quello che aveva appena detto, finché non mi interruppe.
-Aspetta. Hai detto che è il nuovo vicino?- mia madre mi mise una mano sulla bocca per farmi stare zitta. Mi limitai ad annuire.
-Bene, suona alla sua porta, ci saranno i suoi genitori, no? Ecco, vai un attimo a casa sua e invitali a mangiare stasera, su!- mi levai la sua mano dal mio muso ed iniziai a gridare.
-CHE COSA? TI PREGO, DIMMI CHE STAI SCHERZANDO!- diciamo che esplosi.
-Andiamo, è per fargli conoscere gente nuova! Vai, subito, se no niente PC.- mi limitai ad annuire ed uscii di casa bestemmiando in aramaico.
Vidi Justin tornare correndo verso casa sua con dei sacchetti in mano, probabilmente aveva fatto la spesa.
-Justin fermati un attimo!- cominciai a correre e lui si fermò davanti al mio cancello.
-Ciao Heaven, sempre il solito pigiama?- rise.
-Dai, smettila di sfottere!- risi anche io di conseguenza – e di’ ai tuoi genitori che stasera siete invitati da noi per una cena. Mia madre vuole conoscervi.- continuai abbozzando un sorriso.
Justin annuì e corse verso casa sua.
Tornai a casa e filai in camera mia accendendo il computer.
Notifiche su notifiche.
Cercai il nome di Malcolm nella chat ma non lo trovai.
Aspettai qualche minuto e vidi un pallino verde accanto al suo nome.
Cliccai sopra ad esso e iniziai a scrivere, ma lui mi precedette.

-amor.-
-ma salve :3-
-oggi ho conosciuto una ragazza col tuo stesso nome, pensa.-
-wow, non si sente tanto un nome così, mi sento importante.-
-ma tu sei importante, piccola.
-


Aaaaaaw.

-ohw, ma grazie.-
-di niente. Ascolta, non ti dispiacerebbe darmi il tuo numero? Stasera non ci sono e vorrei sentirti.-
-oh, certamente, stasera non ci sarei stata nemmeno io, per cui…5******4-
-grazie, il mio è 5******9.-
-grazie a te! Ti invio un sms di prova, ok?-
-ok.-


Presi il cellulare.
“Sei davvero simpatico, nonostante ci conosciamo da si e no un’ora. :)”
Dopo qualche istante ricevetti una risposta.
“Grazie piccola, la cosa è reciproca ;)”
In quel momento sentii il mio cervello dire “fihbsdtvjndhiofgvbsdbi”.
Tornai al PC.

-qualcosa mi dice che il numero era giusto, ahahah.-
-già, ahahah. Meglio così, almeno posso scriverti ogni volta che mi mancherai, piccola.-
-sei troppo tenero, devi smetterla, asdfghjkl.-
-ahahah piccola ora devo andare, ci sentiamo, eh, male che vada ti invio un sms, a stasera. Love ya.-


Nel mio viso comparve un sorriso grandissimo.
Il mio cellulare vibrò. Era Malcolm.
“ciao piccola, ricordi quando ti ho detto che ti avrei scritto ogni volta che mi saresti mancata? Ecco, mi manchi già.” Scrisse.
Quanto poteva essere tenero?
Sentii le farfalle fare a pugni nel mio stomaco.
Era una sensazione strana perché quel ragazzo l’avevo conosciuto da pochissimo tempo.
“Aww, sei tenerissimo, lo sai?” risposi.
“Si, me l’hanno detto in molte. Detto da te però è un qualcosa di speciale, piccola.<3”
Le farfalle avevano costruito un vero e proprio ring dentro al mio stomaco, non ragionavano più.
“Asdfghjkl. :3” mi limitai a scrivere.
“Ti amo anche io :3” quando lessi quelle parole sbiancai.
-Heaven, muoviti giù è pr..- mia madre entrò in camera mia e rimase sbalordita.
La guardai con aria interrogativa e ripresi a sorridere.
-Arrivo mamma, tranquilla, due minuti e sono da te.- non capii perché mia madre si bloccò di colpo, tuttavia non ci feci caso e scesi giù per pranzare.

“Chissà dove abita Malcolm.” Continuavo a ripetere nella mia mente.

 
 

Ciaaaaaaao belli.
Yo! È la mia prima ff.
Sono l’autrice di ‘I need you as much as you need me’ che però ho eliminato perché non se la filava nessuno.
Che dire..
Spero vivamente che recensiate tutti voi che leggete.
Ah, un’ultima cosa:

Questa fanfiction è tratta da una storia accaduta ad una mia amica, non provate a dire che l’ho copiata da qualcuno.

Baaaaaaaaaaaaaaaaaci gente. 

   
 
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