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Autore: squalina    19/11/2012    0 recensioni
Incontri casualmente il tuo idolo e...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Estate 2013. Sono in Inghilterra per frequentare un corso di studio e, cosa che nessuno sa, in realtà sono partita per sperare di incontrare i miei idoli. A scuola ci hanno dato una settimana di vacanza e ne approfitto per andare nelle città dei ragazzi. Inizio da Holmes Chapel, dove abita il ragazzo più sexy di questo mondo. Non so come ma riesco a trovare la sua casa e facendo finta di nulla mi apposto lì vicino poco lontano da centinaia di fan che come me aspettano di incontrarlo. Passano 5 ore e ancora niente, meglio tornare a casa e ritentare la fortuna un'altra volta. La mia solita fortuna fa piovere a dirotto e vedo che come me decine di fan se ne vanno, mentre altre tentano la fortuna e rimangono appostate. Altro colpo di fortuna: mentre cammino in una stradina per evitare la massa di ragazzine, un taxi passa e mi schizza passando su una pozzanghera a tutta velocità. Proprio il giorno in cui mi ero vestita leggera e rischiavo così di prendermi una broncopolmonite. Inizio a urlare tutte le offese che conosco in Inglese, dimostrando di non essere per niente dotata della calma e tranquillità British. Il taxi dopo poco inchioda, lo sportello posteriore si spalanca, esce una persona e dando velocemente i soldi al conducente, gli dice in modo scortese di andar via. Primo vero colpo di fortuna: era Harry Styles. Ennesima sfortuna: ero bagnata fradicia, senza trucco e con i capelli in condizioni pietose. Harry corre da me, si scusa e mi chiede come sto, ma senza aspettare risposta mi mette il suo cappotto sulle spalle e mi stringe forte fino a condurmi nel retro di casa sua da dove possiamo entrare senza essere assaliti da fan. Continua... La casa è completamente al buio per via delle finestre chiuse e del sole coperto, così accende una luce fioca, mi porta un plaid e mette una staffetta ai miei piedi. Dopo poco mi porta dei suoi vestiti e mi chiede se vanno bene o se è meglio che si metta a cercare vestiti di sua sorella o sua madre. Rispondo che vado bene, così si affretta a condurmi nel bagno dicendo di fare in fretta per non ammalarmi. Riempie subito la vasca con acqua calda e prima di uscire dal bagno mi sfila la mia giacca, cuffia e sciarpa dicendo che li metterà a lavare. Faccio un bagno di un quarto d'ora, rilassandomi ma cercando di non metterci troppo tempo. Quando finisco giro per la casa cercandolo avendo troppa vergogna di chiamarlo per sapere dove fosse. Infine lo trovo nella utility room mentre imposta la lavatrice per lavare la mia roba, appena si accorge della mia presenza dietro di lui prende il resto della mia roba bagnata che avevo in mano e la butta in lavatrice prima di accenderla e mettermi una mano dietro la schiena per spingermi dolcemente fino al soggiorno dove mi dice di sedermi accanto a lui sul divano. Incespicando riesco a ringraziarlo e dialoghiamo un po' finché non gli dico di essere italiana e di essere lì per imparare l'inglese. Poi faccio finalmente caso ai suoi vestiti bagnati e quasi lo costringo ad andare anche lui a fare un bagno caldo e cambiarsi. Continua... Rimango 25 minuti esatti acciambellata sul divano con la tv accesa mentre cerco di esaminare ogni cosa. Quando finalmente mi rilasso, pensando che Harry fosse ancora in bagno, mi allungo sul divano per stiracchiarmi finché non sento passi dietro di me e subito mi rimetto composta sul divano. Lui gentilmente mi invita a fare come fossi a casa mia, così riesco a rilassarmi. Si siede nel divano di fronte a me e mi fa scherzosamente i complimenti per la roba che indossavo, dato che il suo pigiama era talmente grande che ci annegavo dentro. Poi si alza e dopo pochi minuti poggia sul tavolo davanti a noi 2 razze di cioccolata fumante e un pacco di marshmellow. Mangiando chiacchieriamo un po' finché, ammetto di averlo fatto a posta, esordisco dicendo con finta preoccupazione di aver perso l'ultimo treno del giorno e di non poter tornare al mio appartamento a Londra. Immediatamente lui mi propone di rimanere con lui e, ancora fingendo di essere desolata, accetto. Continua... Mi vuole far dormire nel suo letto e lui nel divano, e insisto talmente tanto affinché lui non si privi del suo letto, che finisce per affermare che avremmo dormito entrambi nei divani. L'unica cosa su cui l'ebbe vinta, fu quella di farmi usare il suo cuscino e non uno piccolo di quelli del divano. Siccome Anne e Gemma sono fuori in vacanza, e nessuno di noi sa cucinare, decide di ordinare pizza in onore delle mie origini italiane e finiamo per mangiare tranci di pizza uno accanto all'altra sul divano a guardare il Re Leone, una delle poche cassette che aveva a casa tra le rimanenze delle sue cose di quando era bambino. Continua... La pioggia non fa che continuare e fare un rumore assordante accompagnato da tuoni e frequenti lampi. Così Harry decide di chiudere tutte le finestre e le tende per evitare che la luce dei lampi ci disturbi durante la notte. Finito il film nessuno dei due accenna ad avere sonno, ma non avendo voglia di vedere un altro film, decidiamo di aprire il divano letto e stenderci uno accanto all'altra a chiacchierare e farci compagnia durante lo spaventoso temporale. Mentre Harry si allontana per andare in bagno, ne approfitto per cambiare lo sfondo del mio cellulare togliendo foto dei One Direction, finora infatti non avevamo accennato al gruppo e io avevo fatto finta di non conoscere già Harry, e forse per questo mi trattava così bene, non temendo di avere davanti a sé una Directioner pronta a saltargli addosso e fangirlare. Tornato in soggiorno mi porge un altro plaid e mi augura la buonanotte, dicendo di lasciare una piccola luce accesa nel caso avremo bisogno di andare in bagno e di conseguenza vedere dove andare. Non riuscendo a dormire, mi corico ad osservarlo e metto solo una cuffia dell'iPod per ascoltare con l'altro orecchio il suo respiro farsi sempre più pesante finché non lo diventa anche il mio e mi addormento. Mi sveglio la mattina successiva mentre sta di nuovo piovendo a dirotto e il sole non accennava a tornare. Sono le 10 del mattino e decido di osservare Harry finché non si sveglia. Stanca di aspettarlo, alle 11 e mezza mi riaddormento finché un'ora dopo non mi sveglia lui alzandosi in piedi e facendo schioccare le sue ginocchia e le caviglie muovendo i primi passi. Si scusa con un sorriso per avermi svegliato, e dopo avermi detto buongiorno mi dice di mettermi comoda e fargli spazio nel divano letto così faremo colazione insieme. Porta su un vassoio due tazze di latte caldo, biscotti al cioccolato e dei croissant. Dopo aver fatto colazione mi comunica che i miei vestiti non sono ancora pronti per l'impossibilità di stenderli data la pioggia, e che posso restare a fargli compagnia a casa per tutto il tempo che voglio. Sperando di poter restare più di un giorno, evito di rifiutare l'offerta ma gli dico che non vorrei disturbare e ammetto che anche a me sarebbe piaciuto restare con lui per avere la compagnia di cui ero priva a Londra. Decidiamo così che passerò un secondo giorno da lui. Continua... Lui va a mettere a posto il vassoio e le tazze in cucina negandomi di aiutarlo, e lascia il suo iPhone5 sul divano. Dopo aver notato che lo stavo osservando mi dice che posso prenderlo e usarlo e che non gli dà fastidio se qualcuno guarda le sue foto e i suoi messaggi. Mi trattengo dal lanciare grida di gioia vedendo un sacco di sue foto con i ragazzi, mentre lui mi avvisa di allontanarsi per andare a fare una doccia. Quando sono sola il suo cellulare squilla e per sbaglio rispondo. È Louis e io capisco metà delle cose che dice per via del suo accento. Corro da Harry per dirgli di uscire dal bagno e prendere il telefono, e lui apre la porta con i capelli bagnati e finendo di mettersi le mutande. Divento tutta rossa e abbasso lo sguardo mentre lui spalanca la porta del bagno facendo uscire una folata di aria calda e l'odore del suo bagnoschiuma che la notte avevo sentito impregnato nel suo cuscino. Mentre parlano vorrei allontanarmi, ma Harry non smette di fissare i miei occhi impedendomi anche di sbattere le palpebre. Riesco solo a sentire una battuta di Louis che mi ha scambiata per una nuova fiamma di Harry e capisco che Louis, Niall, Liam e Zayn verranno a casa di Harry stasera per cena. Ho sentito anche Liam che urlava a Louis che non gli avrebbe fatto portare alcolici. Continua... Harry chiude la conversazione ancora fissando i miei occhi e mordendosi con forza il labbro inferiore. Con un solo passo mi raggiunge, poi si inchina per avvicinare il suo viso al mio e inizia a giocare con i miei capelli tenendomi col fiato sospeso finché non si decide a baciarmi. Io invece comincio a toccare ciocche dei suoi capelli bagnati e quando separa la sua bocca dalla mia ansimo sia per l'emozione sia perché mi aveva quasi soffocato baciandomi a lungo senza farmi prendere aria. Poi mi toglie la maglia del pigiama costringendo le mie mani ad allontanarsi dai suoi capelli per permettergli di sfilarmi definitivamente la maglia tirandola in alto per farne uscire la mia testa e le braccia, ora può finalmente toccare la mia schiena con le sue grandi mani di cui una regge ancora il suo telefono. Mi tocca in più punti soffermandosi infine poco sopra il sedere finché non mi abbassa i pantaloni e mi prende in braccio per farne uscire anche i piedi. Mentre mi tiene sollevata incrocio le gambe intorno alla sua vita e mi tengo stringendo con le braccia il suo collo. Lui sposta le sue mani dai miei fianchi a sotto il bacino facendo cadere il cellulare sulla moquette e riprende a baciarmi appassionatamente iniziando anche lui ad ansimare per l'eccitazione. Dopo poco ferma il bacio e velocemente raggiunge la camera della madre, dove c'è un enorme letto matrimoniale e illuminata a malapena da un fine spiraglio di luce che passa nella serranda abbassata. Si abbassa sul letto, ma per impedirmi di cadere mi tiene stretta a sé facendo pressione con le mani sulla schiena e prima di coricarmi sul materasso mette con forza un ginocchio sul letto per poi poggiarmi dolcemente tenendo con una mano la mia schiena e con l'altra la mia testa. Il mio respiro accelera ulteriormente tanto da dover respirare con la bocca e la stanza diventa sempre più calda anche a causa della finestra chiusa. Lui intanto mette sul letto anche l'altro ginocchio e mi tiene unite strette le cosce tra le sue gambe. Intanto che lui mi fissa gli occhi e le labbra dischiuse come le sue, io passo le mie mani sul suo viso asciugando le gocce d'acqua che scorrevano dai capelli e il sudore che gli impregnava sempre di più la fronte e le tempie. Continua... Il mio busto è tra le sue braccia con cui sorregge il suo poco sopra di me sforzando e facendo gonfiare i bicipiti come stesse facendo delle flessioni. Mi bacia la guancia e poi mette la testa nell'incavo del mio collo per sentire il mio profumo e il suo respiro caldo mi fa venire fortissimi brividi e la pelle d'oca in tutto il corpo. Mette le sue mani sui miei seni liberi dal reggiseno che la sera prima gli ho dato da mettere a lavare assieme alle mutande e l'altra roba. Fa scorrere le mani sudate nei miei fianchi per sfilarmi i suoi boxer blu scuro che mi ha prestato ieri e si mette in piedi per finire di togliermeli per poi togliersi i suoi bianchi Calvin Klein. Risale sul letto, mi stringe forte le spalle per poi afferrarmi le cosce che mette attorno ai suoi fianchi tenendole finché non lo stringo con le gambe. Ritorna con le mani sui miei seni e mi da baci tra questi, risalendo sul collo facendomi inarcare la schiena dal piacere finché non arriva al mento e infine alle labbra. Continua... Con lenti ma sicuri movimenti entra in me e muovendo il suo bacino avanti e indietro. Vedendo la mia espressione sofferente in viso, rallenta fino a fermarsi. Mette una mano sulla mia guancia, mi accarezza e preoccupato mi chiede se io voglia farlo smettere. Metto la mia mano sulla sua che mi accarezza e sorridendo lo prego di andare avanti e non preoccuparsi perché non voglio che tutto si fermi così. Riprende i suoi movimenti avanti e indietro questa volta più lentamente ma intensamente finché entrambi non raggiungiamo la soglia del piacere. A quel punto diventa quasi violento e ogni volta che mi tocca mi stringe molto forte ma non mi lamento perché mi piace sentire la sua forza su di me, mentre io mi limito a stringere con forza le lenzuola. Quando entrambi rimaniamo senza fiato, dopo diverso tempo, Harry rallenta fino a fermarsi per poi stendersi sfinito accanto a me stringendomi forte a sé con le braccia mentre io mi aggrappo a lui con le gambe. Chiudiamo gli occhi e stiamo in silenzio finché i respiri non tornano regolari. Dopo un bel po' di tempo, essendo ormai infreddoliti, decidiamo di rivestirci, e io ne approfitto per andare a farmi una doccia calda durante la quale pensare a tutto ciò che era appena successo e che avrei per sempre ricordato. Quando sto per finire di lavarmi sento il campanello e urla assordanti dei 4 ragazzi venuti a trovare Harry. Finisco di lavarmi e quando esco dalla vasca realizzo di essermi dimenticata di chiedere a Harry gli asciugamani. Decido di urlare per dirgli di venire a darmeli, ma sento passi dalle scale e le voci dei ragazzi che dal piano terra sono saliti nel mio stesso piano per entrare in camera di Harry. Essendo nuda e molto imbarazzata, decido per il momento di usare l'accappatoio di Harry e di perdere tempo asciugando i capelli, aspettando un buon momento per chiamarlo e chiedergli della roba pulita da mettermi. Quando finalmente mi costringo a chiamarlo nonostante la mia immensa vergogna, Harry bussa piano alla porta che apro e mi dà roba pulita facendomi l'occhiolino. Mi posso così vestire con dei vestiti di Gemma e posso presentarmi ai ragazzi. Sentendo le loro voci al pian terreno, scendo e li trovo seduti nei divani circondati da pacchi di patatine e dolci mentre giocano con la Playstation. Dato il chiasso non mi sentono arrivare e tossisco per farmi notare. Harry si alza e accorre a cingermi le spalle per presentarmi ai ragazzi. Questi uno alla volta si alzano e vengono a stringermi la mano. I ragazzi sono molto socievoli e decidono di rimanere a dormire da Harry scusandosi se per caso hanno rovinato le intenzioni mie e di Harry di fare qualcosa quella notte. Io rido debolmente tutta rossa in viso finché Liam, capita la mia situazione imbarazzante, rompe il ghiaccio proponendo di ordinare cibo cinese per cena. Dormiamo tutti assieme nei 3 divani letto che avviciniamo per creare un unico grande materasso, e durante la notte rimango attaccata ad Harry che appena può mi stringe a sé. La mattina dopo sono la prima a svegliarsi e decido di mettere a posto la confusione creata dai ragazzi la sera prima. Mentre sistemo delle cose in cucina, Harry arriva da dietro mettendo le mani sui miei fianchi facendomi sussultare dallo spavento e sussurrandomi all'orecchio 'Buongiorno principessa' con un pessimo accento italiano. Mi fa sorridere e mi giro per dargli un lungo bacio per poi scendere dalla sua bocca al collo facendogli venire la pelle d'oca. Il mio è un modo per fargli capire che non vedevo l'ora di avere un altro momento di intimità, e capendomi mi sorride prima di baciarmi sulla fronte. Decide di fare uno scherzo ai ragazzi e per svegliarli ci appostiamo davanti ai divani cantando e suonando una chitarra. Dopo la battaglia di cuscini scaturita dalla vendetta dei ragazzi per averli svegliati, facciamo colazione tutti assieme davanti al caminetto acceso bevendo cioccolata calda e mangiando brioche alla marmellata. Poi i 4 ospiti decidono di togliere il disturbo ricordando a Harry che dopo qualche giorno si dovranno incontrare all'aeroporto di Heathrow per partire in America. Dopo che vanno via, io e Harry rimaniamo all'ingresso davanti alla porta chiusa. Dopo che i ragazzi si allontanano, mentre sono soprappensiero sto per allontanarmi per finire di mettere a posto, ma lui improvvisamente si gira e urla per farmi spaventare e, riuscendoci, corro via a mia volta urlando per la paura del momento, ma lui inizia a inseguirmi finché non mi raggiunge, mi prende in braccio, sale di corsa le scale per poi buttarmi sul letto di Anne per vivere una seconda esperienza assieme. Questa volta siamo un po' meno imbarazzati, ci divertiamo di più e come la prima volta, riusciamo a raggiungere l'apice del piacere. Mentre stiamo distesi sul letto sotto le coperte a difenderci dal freddo pungente sui nostri corpi nudi, gli chiedo se per lui io rappresento solo una piccola avventura passeggera e se poi si dimenticherà di me. Sorridendo e stringendo in un rapido abbraccio la mia testa al suo petto, mi assicura che non sarà così stupido e che prova qualcosa per me. Così mi chiede di restare con lui per tutta la settimana per poi seguirlo in America e rafforzare sempre di più il nostro rapporto nato con un colpo di fulmine voluto dal destino. ~Sono passati 5 mesi e mi ritrovo al punto di partenza. Sotto la pioggia in una stradina secondaria che porta alla casa Styles. Ma questa volta è diverso. Non sono una ragazza infelice che cammina sotto la pioggia, bensì sono felicemente seduta su un taxi mano nella mano con Harry Styles per dirigerci a casa sua. Arrivati all'ingresso, lui apre la porta e subito dopo entrati prende respiro, mi tiene stretta a sé e alzando un po' la voce dice: 'Mum, Gemma come here! You begged of me to see my girlfriend and here she is! But hurry up cause we have to come back by train to our house in London since we have a party tonight with our friends!'
  
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