Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Morgana_94    19/11/2012    6 recensioni
Storia Delena.
Ambientata dopo il vero primo incontro di Damon ed Elena. Elena non conosce Stefan e dopo la morte dei suoi genitori, cade in un baratro oscuro, nonostante i suoi amici cercano di starle vicino lei rifiuta il loro aiuto.
Damon, incuriosito da questa ragazza uguale alla donna che ama, Katherine, inizia a seguirla. Conoscerla.
Il cuore del vampiro è colmo di odio. All'inizio vede in Elena solo una valvola di sfogo, ma presto i suoi sentimeni inizieranno a cambiare.
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Never let mego 3

Never let me go


3. Che i giochi abbiano inizio

La sveglia segnava le sei e trenta del mattino, Elena era già sveglia da un po' a causa degli incubi che popolavano il suo sonno. Non poteva andare avanti così, non avrebbe retto, si voltò su un fianco mentre sospirava, mise una mano sotto al cuscino e fissò le mattonelle del pavimento. Ripensò all'incontro fatto due sere prima, quegli occhi cerulei avevano una strana aria familiare.

Il bussare alla porta, la riscosse dai suoi pensieri, timidamente zia Jenna entrò dentro la cameretta, la donna la guardava in modo apprensivo. Elena non parlò, fissava la zia mentre avanzava verso di lei.

-Buongiorno. Ho preparato la colazione- esclamò accennando un sorriso.

-Ok, tra un po' scendo...- rispose la mora stiracchiandosi leggermente. Improvvisamente Jenna si fece seria in volto, Elena capì dove la donna voleva andare a parare: scuola, vita normale.

Non affrontavano questo discorso da due settimane, visto che l'ultima volta avevano finito per litigare pesantemente.

-Elena...non credi che...sia ora di riprendere in mano la tua vita? Tua madre e tuo padre avrebbero voluto così, non sarebbero per niente felici se loro fossero qui- le disse prendendole una mano, ma Elena la ritirò di scatto.

-Ma loro non sono qui- rispose rabbiosa. -Per favore: lasciatemi in pace-

Jenna sospirò sconfitta, era come parlare ad un muro. Aveva avuto un compito difficilissimo: gestire due adolescenti che avevano perso i genitori troppo presto. Purtroppo stava fallendo miseramente, Elena era diventata apatica e Jeremy stava prendendo una strada sbagliata fatta di alcool e spinelli. Come avrebbe potuto farcela da sola?

-Elena?- provò ancora una volta. In tutta risposta la nipote si voltò dall'altro lato, sconsolata Jenna uscì dalla stanza.

Elena in quel momento si stava odiando. Aveva trattato malissimo, una persona che voleva starle vicino, una persona che nonostante la sua giovane età doveva farle da tutore. Fece un respiro profondo mentre stringeva un lembo del piumone bianco che la stava coprendo, sapeva che si stava auto distruggendo ma non aveva la forza né la voglia di uscire da quelle specie di tunnel oscuro che stava percorrendo, dove non trovava la luce abbastanza accecante per aiutarla.


Damon osservava la bionda che giaceva moribonda dall'altra parte del letto, il suo corpo sinuoso era coperto di lividi, morsi e sangue in parte secco. Forse quella notte aveva esagerato un po', non l'aveva nemmeno soggiogata per rendere reale il terrore e il dolore nei suoi occhi. Eppure, quella notte, non aveva mai smesso di pensare ad Elena.

Non l'aveva più vista da quella sera, il suo obbiettivo era di portarsela a letto farla diventare vittima dei suoi giochetti maligni, però quegli occhi così dannatamente uguali eppure così diversi da quelli del suo amore, lo avevano frenato ed era molto strano, perché Damon Salvatore non ha pietà per nessuno.

No, aveva deciso. Elena in quel periodo era molto fragile e lui l'avrebbe avvicinata, e avrebbe fatto in modo che lei si fidasse di lui.

Non sapeva ancora, se dopo che avrebbe soddisfatto il suo capriccio, l'avrebbe uccisa o meno, va bé ci avrebbe pensato dopo.

Intanto la bionda accanto a lui, si stava svegliando, lamentandosi del dolore che stava provando. Lentamente il vampiro si voltò verso di lei, e la guardò piegando la testa, non appena la ragazza vide il suo ghigno, urlò allontanandosi più che poteva da lui.

-Cosa vuoi farmi? Sei un mostro!- singhiozzò mentre le lacrime scendevano rovinandole ulteriormente il trucco. Damon la fissò sbattendo le palpebre.

-Così mi ferisci...tesoro.- disse fintamente dispiaciuto, in uno scatto la prese per un polso e l'attirò a se', la sentiva tremare come una foglia, si beò di quel terrore che la ragazza stava provando.

-Per...per favore. Lasciami andare...- supplicò la bionda con un filo di voce. Damon non rispose. -Ti prego...non dirò niente a nessuno, per favore!-

Il vampiro inarcò le sopracciglia e ghignò. -Oh, dolcezza. Questo è sicuro-

Con sommo orrore della ragazza, i canini di Damon si allungarono e si avventò su di lei prosciugandola completamente. Non appena finì la lasciò ricadere sul letto. 
Bene. Adesso doveva solamente cercarla ed attuare il suo piano.


Teneva un mazzo di rose rosse in mano, erano i fiori preferiti di sua madre e anche i suoi. Ricordava ancora, quando il padre ogni domenica portava i fiori alla moglie, poteva ricordare i dolci occhi della madre commossi mentre brillavano.

Elena scosse la testa cercando di scacciare via quei nostalgici ricordi. Entrò al Cimitero, oramai passava più tempo lì che a casa sua. Posò i fiori sulla lapide, fissando le fotografie che ritraevano i genitori sorridenti. Cercò di reprimere le lacrime, si lasciò cadere sotto un grande albero a fissare quella maledetta tomba.

Sul suo volto comparve una smorfia sbalordita quando sentì una strana folata di vento che le fecero svolazzare i suoi lunghi e lisci capelli.

Strano. Il cielo era completamente sereno, nonostante l'autunno era in corso e quella era davvero una mattinata calda.

-Ciao- una voce calda e bassa la fece sobbalzare. Alzò lo sguardo spaventata e fu sorpresa di vedere lì, quel ragazzo che l'aveva salvata dall'aggressione. Che ci faceva lì? Indugiò sui suoi occhi color del ghiaccio che la fissavano intensamente, inspiegabilmente il suo cuore perse un battito, quindi cercò di ricomporsi.

-Ciao – rispose semplicemente.

Damon piegò la testa di lato avvicinandosi ancora di più alla ragazza. Sorrise sghembo, la recita stava per iniziare.

-Non volevo disturbarti- esclamò in tono affabile.

Elena si mordicchiò il labbro inferiore, muovendo distrattamente le mani.

-Non mi hai disturbata...-

Damon senza farsi vedere dalla ragazza ghignò e si sedette accanto a lei. Elena ebbe una stranissima sensazione, che non sapeva spiegarsi, non sapeva che cosa stesse provando in quel momento, sapeva solamente che si sentiva a disagio. Estremamente a disagio.

-Niente scuola?- chiese Damon leggermente divertito. Elena scosse la testa.

-Non ti ho mai visto da queste parti, a parte l'altra sera...- mormorò la ragazza cambiando discorso.

-Oh, in effetti sono un tipo a cui piace viaggiare...- spiegò vago il vampiro. -Ma sono originario di qui-

Il vampiro osservò il viso malinconico della ragazza segnato da occhiaie profonde, il suo sguardo era vuoto e privo di qualsiasi sentimento, per un attimo deglutì, ma poi scosse la testa.

-Come mai, così triste?- chiese stupidamente, visto che la sua presenza lo destabilizzava un po'. Elena si voltò a guardarlo quasi con stizza.

-Mi pare che l'altra volta ti dissi che ho perso i miei genitori e siamo in un cimitero..- rispose offesa.

-Oh...scusa. A volte sono un'insensibile- rispose il vampiro che per poco non scoppiò a ridere, per l'assurdità che stava dicendo.

-Sai anche io ho perso i miei molto tempo fa. Ma si supera, Elena. Il tempo guarisce le ferite, anche quelle più profonde- e Damon ne sapeva qualcosa. Ricordava ancora, quando suo fratello lo aveva costretto a trasformarsi, quando Damon non era così malvagio e sanguinario. Il tempo cambia. Cambia i sentimenti, cambia gli obbiettivi, cambia tutto. Elena lo guardò quasi meravigliata.

-Io non riesco a superare- disse di getto. E si sorprese, era la prima volta che parlava con qualcuno di come si sentiva. Non capiva perché si stesse confidando con un perfetto sconosciuto, forse perché percepiva una sorta di sintonia tra di loro, forse perché lui poteva capirla.

-C'è qualcosa in particolare che ti blocca, Elena?- incalzò il vampiro con voce ammaliante. Aveva centrato in pieno, l'umana si stava confidando con lui e quello voleva dire solo una cosa: fiducia.

Si complimentò con se stesso.

-Non so cosa mi blocca, ma so solamente che non sono più io. Mi sento uno schifo quando tratto le persone che vogliono starmi vicine, con rabbia. Le allontano sempre di più. E poi mi sento fastidiosamente in colpa e tutto questo si aggiunge al dolore che provo ogni santo giorno, a volte vorrei spegnere tutto.-

Damon rimase sconvolto dal ragionamento della ragazza, in quella ragazza rivedeva se stesso. Poteva vedere la solitudine, il dolore, la rabbia. Per la prima volta in vita sua rimase senza parole. Certo, lui sensi di colpa non ne aveva ma, poteva capirla a fondo.

-Non puoi spegnere tutto come se niente fosse, Elena. I sentimenti sono sempre lì. Fastidiosi e invadenti- Per gli umani era così, perché Damon i sentimenti li aveva spenti già da tempo. Provava solo infinito amore per Katherine, la donna che lo aveva reso pazzo e schiavo di lei.

Elena annuì e fu colpita dallo sguardo serio e profondo del ragazzo.
-Anche tu stai soffrendo?- chiese titubante. Perché quella ragazza insisteva sempre con delle domande sconvenienti per lui?

Damon deglutì a vuoto. Soffrire? No, aveva smesso. Anche se non avrebbe mai rinunciato al suo vecchio amore. Perché Katherine lo aveva abbandonato? Perché non lo cercava come lui faceva con lei?

-Tutti soffriamo, Elena- rispose in tono freddo. La bruna sussultò ed abbassò immediatamente lo sguardo. Quel tono le aveva messo una certa inquietudine, forse era stata troppo invadente, ma per la prima volta sentiva che poteva parlare con qualcuno che riusciva a comprenderla. Il cellulare della ragazza squillò, era zia Jenna.

-Devo andare..- mormorò alzandosi, Damon fece lo stesso.

-Bene. Che ne dici di rivederci?- le chiese il vampiro sforzandosi a non ridere. Elena alzò lo sguardo su di lui, era stupita. Ma non sapeva se accettare o meno. Damon sperava fortemente in un sì, voleva studiarla ancora di più, capire i suoi punti deboli per poi...ecco bella domanda: poi? Cosa avrebbe fatto? Normalmente si sarebbe divertito e poi l'avrebbe dissanguata. Però in quel momento mentre guardava attentamente il suo piccolo viso, non sentiva l'istinto di rovinarla.

-Ehm...aspetta. Ti do il mio numero- esclamò la ragazza scrivendo il suo numero in un pezzettino di carta presa dalla sua borsa.

-Beh allora. Ciao Damon-

Sì doveva essere impazzita. Negli ultimi mesi aveva rifiutato i suoi amici, aveva detto di no alle loro uscite era uscita solo una volta e stava per essere anche violentata da tre maniaci. Perché aveva dato il suo numero a quel misterioso sconosciuto senza pensarci due volte?

Va bene che l'aveva salvata, ma non era una buona giustificazione. Una strana sensazione si faceva largo dentro di lei mentre era con lui.

Forse perché Damon era misterioso, troppo misterioso, ed era questo che l'affascinava. O forse perché Elena, nella voce di Damon apparentemente sicura aveva captato una sorta di malinconia e tristezza.

Non appena arrivò a casa, scosse la testa, troppi forse in quella giornata.

Aprì la porta di casa, era ora di pranzo, ma come al solito aveva lo stomaco chiuso.

-Elena...- la voce malinconica di Matt la sorprese. Si guardò attorno stranita: Caroline, Bonnie, Matt e Tyler erano seduti sul divano e probabilmente la stavano aspettando da un po'. Cavolo. Perché quella improvvisata?

-Ciao...- mormorò sorpresa.

Caroline guardò i suoi amici, visto che non proferivano parola iniziò a parlare, prendendo prima un lungo respiro profondo.

Elena era loro migliore amica, non potevano lasciarla da sola, che razza di amici erano sennò?

-Elena...probabilmente ci manderai a quel paese ma..noi non ce ne andremo di qui fino a quando..non accetterai di tornare a scuola-

Elena abbassò lo sguardo. La sua amica era un tipetto che non mollava facilmente, sospirò e poi li osservò attentamente uno per uno.

Bonnie sembrava meno determinata della bionda, Tyler e Matt invece forse lo erano ancora di più.

-Non...non me la sento ancora...-

-Non è vero! Sei tu che non vuoi! Devi superare questa cosa, sennò ti autodistruggerai e lì veramente sarà troppo tardi!- l'ammonì Caroline mentre la raggiungeva.

-Noi ti aiuteremo...te lo prometto- continuò Matt accennando un sorriso.

Chissà forse se avesse ascoltato i suoi amici, avrebbe superato la cosa. Forse non ritornava ad essere l'Elena di una volta, ma era già un passo avanti. Si portò indietro un ciuffo ed annuì lentamente.

-Va bene ragazzi. Domani mattina torno a scuola-

Caroline sorridendo l'abbracciò forte, Elena strinse forte la sua amica. Tuttavia in quel momento il calore che sentiva, non la rendeva felice come un tempo.

Non aveva mai visto una casa del genere. Era molto bella, grande ed arredata con mobili dal legno finissimo ed antico. Il camino era acceso ed il legno scoppiettava di continuo, Elena fissò meravigliata tutto ciò che la circondava.

Ad un tratto, un profumo pungente ma dolce e intenso allo stesso tempo le solleticò le narici, chiuse gli occhi per qualche secondo beandosi di quella fragranza.

Quando li riaprì, si ritrovò davanti due zaffiri che le perforarono l'anima.

-Sapevo che saresti venuta, Elena- le sussurrò Damon con voce roca, avvicinandosi con un espressione maliziosa.

La ragazza non stava capendo nulla, non sapeva perché si era ritrovata lì, ma sapeva che voleva restare, anche perché andare via sarebbe stato impossibile. Damon l'aveva ammaliata con i suoi occhi e la sua voce così....calda.

Non riusciva a distogliere lo sguardo, si sentiva follemente eccitata. Damon le posò le mani sui fianchi e l'attirò a se' facendo scontrare i loro bacini.

Senza dire nulla, il ragazzo le accarezzò una guancia trovandola accaldata e più colorita del normale.

-Sei bellissima...- le soffiò sulle labbra. Elena si lasciò scappare un gemito e quando lui la baciò, perse completamente la testa.

Rispose al bacio come non aveva mai fatto in vita sua, sapeva che era sbagliato, ma sbagliare in quel modo era appagante. Sentiva l'adrenalina scorrere nel suo sangue, le mani di Damon vagavano freneticamente sul suo corpo, soffermandosi più volte sui punti più sensibili.

Elena si aggrappò di più a lui, ritrovandosi ad ansimare sulle labbra morbide e carnose del ragazzo.

Damon però si staccò da lei, Elena lo guardava stranita, perché si era staccato? Pensò con disappunto.

-Dimmi che mi vuoi Elena- le ordinò il vampiro maliziosamente.

La bruna corrugò la fronte, non sapeva cosa rispondere.

-Avanti...sono solo tre parole e poi...- lasciò la frase a metà accarezzandole la schiena da sotto la maglietta.

-Io...-

-Sì?- incalzò Damon avvicinando il suo viso.

-Io...-


Elena si svegliò ansante con la fronte madida di sudore. Si vergognò per quello che aveva sognato, in quel momento le sembrava così reale, poteva ancora sentire la sua eccitazione. Era la prima volta, non aveva mai fatto sogni del genere...neanche quando stava con Matt che lo conosceva da una vita.

Per quale motivo allora, aveva sognato Damon?

Istintivamente si girò verso la finestra e giurò di vedere un'altra volta quel corvo che vide al cimitero. Si lasciò cadere sul cuscino, sospirando e cercando di calmarsi.

Nel frattempo Damon stava appena lasciando la via in cui stava Elena, con un ghigno stampato in faccia, era stato molto divertente e doveva ammettere anche parecchio eccitante.

I giochi erano appena iniziati...

Buonasera a tutte ** 

Eccomi qui con il terzo capitolo** Spero che non sia stato deludente o noioso. Ma in questa storia non mi posso permettere di andare veloce, non ci sarebbe gusto
Comunque sia, Elena tornerà a scuola e cercherà di fare una vita "normale". Però Damon sconvolgerà la sua normalità, a partire da questo sogno che lui ha indotto nella sua mente.
Ringrazio tutte le fantastiche ragazze che recensiscono la storia e che mi hanno spronata ad andare avanti! :D Ma chiedo ancora scusa se non rispondo per mancanza di temp :(
Fatemi sapere che ne pensate **
Baci Morgana <3

P.S me lo scordo sempre ** vorrei fare un po' di pubblicità ;)

-Cause you'll always be my only destiny di Iansom. Una Damon/ nuovo personaggio davvero avvincente. Leggetela, non ve ne pentirete!

-La scelta sbagliata di Tess 36. Una Delena davvero mooooolto originale e scritta divinamente **

Today my life begins di Esperanza97. Una storia bellissima, incentrata sulel mie due coppie preferite: Damon/ Elena e Klaus/ Caroline. Tutti umani

Le zanne della principessa di Kitsune4573. Una Damon/nuovo personaggioe molto belle e romantica :)

The vow -Our silent love di All my Darkness. Storia Delena con una trama originale e ben dettagliata :)

The cold light of the day di Love bites. Storia ambientata nell' 800. Davvero molto bella e scritta in maniera impeccabile ;)

Ritorno al futuro di meiosestusna. Volete ridere a crepapelle, fino a quando la vostra pancia vi chiede pietà? Passate di qui! Sono certa che non ve ne pentirete.

Spazio pubblicità finito ** Non appena mi ricorderò di altre storie le inserirò baci Morgana <3

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Morgana_94