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Autore: Ghostclimber    19/11/2012    2 recensioni
Una festa a casa Black; un pò di sonno e un caminetto caldo, e Narcissa sogna...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La sera della festa era finalmente arrivata; casa Black era invasa da importanti nomi della casta Purosangue. Ma Narcissa si stava annoiando a morte. A morte. Sua sorella Bellatrix era ovviamente fuggita nei meandri del giardino con il rampollo dei Lestrange, Rodulphus, e i suoi genitori erano impegnati a tessere relazioni sociali, per far dimenticare a tutti che Andromeda era andata a vivere con un Mezzosangue. Che noia. Prese un bicchiere di Acquaviola e lo svuotò tutto d’un colpo, poi controllò il proprio riflesso in una finestra: ancora splendida, merito della perfetta padronanza degli incantesimi di make-up. Sì, ma che noia… si sedette su una poltrona di fronte al fuoco, con uno sbuffo del vestito di seta celeste, e diede una scossetta alla scollatura, che tendeva a cedere alla forza di gravità. Che noia… -ma tu sei… la piccola Cissy?- fece una voce stupita. Narcissa alzò la testa e sbirciò da dietro la maschera, in tinta con l’abito. Un uomo biondo la guardava, con le guance appena colorite sotto la maschera nera. Era vestito da… boh, doveva essere qualcosa come un ufficiale della Magivoluzione Francese. Incredibilmente bello, però, nonostante il ridicolo costume, e se n’erano accorte quasi tutte le donne della sala, tranne (così pareva) la moglie di Abraxas Malfoy, ma quella donna era mezzo cieca, non faceva testo. Prima che Narcissa potesse chiedergli chi diavolo fosse, lui le prese la mano e la baciò, poi chiese: -mi concedi questa danza?
-oh… eh… sì, certo!- Narcissa arrossì, sentendosi parlare come una bambina idiota, ma il biondo si limitò a condurla verso il centro della stanza. La trascinò in abili volteggi sulla pista da ballo, e insieme danzarono come in una favola, come se fossero nati per fare quello e null’altro; la forte mano del misterioso uomo biondo le poggiava sulla vita come se fosse stata creata all’unico scopo di posarsi sull’incavo del corpo di Narcissa, che fremeva di emozione, del tutto consapevole di ogni minima sensazione, dalle piume che ondeggiavano a ritmo di danza tra i suoi capelli biondi, legati in un elegante chignon, alla seta che le accarezzava le gambe e al risvolto dei pantaloni del biondo che ogni tanto le sfioravano le caviglie. Il chiarore lunare accarezzava la pelle diafana di quel bellissimo uomo, e i suoi occhi di ghiaccio. La musica rallentò e sembrò diminuire di volume; la temperatura nella stanza si alzò a dismisura, mentre Narcissa si lasciava circondare dalle braccia sottili e muscolose dell’uomo e vi trovava un nido, come se fossero fatte apposta per accoglierla. Sentì le proprie labbra incontrare quelle sottili ma insospettabilmente morbide del biondo, e i loro corpi unirsi come se attratti da qualche misteriosa forza. Poi…
-Cissy? Sei morta di noia?
-eh? Come?- Bellatrix era china sulla sorella e la scuoteva per una spalla. Narcissa controllò di essere ancora in ordine nonostante il pisolino.
-Credo di averti svegliata appena prima che tu iniziassi a russare, mi devi un favore. Questa festa è una noia mortale.- Bellatrix si alzò e sbuffò, poi sembrò riconoscere qualcuno tra la folla. Urlò: -ehi, Lucius, come ti sei conciato?- un bellissimo uomo biondo si diresse verso le due sorelle, e Lucius Malfoy rispose a Bellatrix, in tono sprezzante: -a quanto pare qualcuno non studia Storia della Magia, chissà perché non me ne stupisco. Sono un alto ufficiale francese, Magivoluzione del Settecento.- Bellatrix sbuffò.
-me ne vado, preferisco uscire con Dulph che sorbirmi una lezione di storia!- alle spalle di Lucius, Bellatrix si girò e fece una pernacchia, che però non sbloccò Narcissa, improvvisamente pietrificata. Lucius Malfoy le sorrise, da dietro la maschera nera, e lei trasalì: si sentiva come Schiantata. Sentì una mano forte ma delicata sollevare la propria; Lucius le stava facendo un baciamano vecchio stile, sfiorandole appena la pelle con le labbra. I suoi occhi di ghiaccio ancorarono saldamente quelli verdissimi di Narcissa, e una calda voce sussurrò: -sei diventata una donna, Cissy… e sei bella.- l’ultima parola era pronunciata con un tono che dava a intendere molto più di una semplice cortesia. Dava ad intendere che Narcissa fosse bella da fare male. La pelle chiara di Lucius si colorò sugli zigomi, solo per un istante, poi lui chiese: -mi concedi questa danza?
 
   
 
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