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Autore: HeltenD_    19/11/2012    0 recensioni
Slice of life incentrato più su Burt che su Kurt, e di come l'uomo ha affrontato la perdita della moglie, di come si è sentito a dover improvvisamente crescere da solo un figlio senza avere la più che pallida idea di come fare. Non vado oltre anche perché è una flash quindi è molto riduttiva e c'è davvero poco da 'introdurre'.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A gift.

Straziante. Un dolore straziante attanagliava quell'uomo che mai come quella volta, nella sua vita, si era sentito così debole, così sconfitto, così senza speranza.
Stringeva tra le proprie braccia il corpo tremante del suo bambino, il quale stringeva i pugni contro il suo petto e piangeva.

Piangevano.

Mai nella sua vita avrebbe potuto immaginare una situazione del genere, mai avrebbe potuto immaginare un destino così nefasto.
Ne era sicuro lui, ogni volta che ci pensava vedeva Elizabeth che lo tranquillizzava dopo che suo figlio era stato preso in giro per l'ennesima volta, che consolava il piccolo Kurt e teneva a bada il padre furioso; vedeva una donna stupenda al suo fianco, e non lì, seppellita sotto tre metri di terra.
Solo a ripensarci, un singhiozzo riuscì a scappare dalle sue labbra, facendo sobbalzare il piccolo Kurt.

«Sssh.. ci sono io Kurt.. e non ti abbandonerò mai..»

L'idea di perdere anche lui, l'idea di lasciare il suo piccolo solo a lottare in quel mondo così crudele e spietato gli creava una fitta al cuore, come se una tenaglia con una lunga catena avesse preso possesso delle sue vie respiratorie, avesse bloccato il sistema circolatorio, avesse fermato l'afflusso di sangue al cervello.
Deglutì.
Alzò il busto dal letto trovandosi seduto, con la fronte incredibilmente languida di sudore. Abbassò lo sguardo e vide Kurt dormire al suo fianco, si stringeva con tutta la forza che aveva nel piccolo corpicino al suo braccio, e non poté che provare tenerezza per il suo piccolo angelo.
Affrontare un avvenimento del genere per lui era sicuramente difficile, ma per Kurt, per Kurt era tutto completamente diverso, era tutto dieci volte più doloroso.
Sospirò e lentamente scivolò di nuovo sotto le coperte dopo aver preso un sorso d'acqua.

Approfittò di quel frangente per osservare meglio il volto del suo bambino, e una lacrima dai suoi condotti arrivo al cuscino mentre constatava quanto avesse preso da sua madre.
Portò la mano libera sul suo volto, accarezzandogli piano la guancia, per poi scivolare fino alla sua nuca e tirarlo a se.
Un leggero bacio sulla fronte e poi se lo strinse al petto.

Kurt era tutto ciò che gli era rimasto.

Kurt era il suo piccolo angelo, lo spiraglio di luce in un mondo di crudeltà e peccato; una fonte di purezza che sembrava donata da un'entità superiore.

Kurt era l'ultimo dono di Elizabeth.





***



Partendo dal presupposto che non so nemmeno io perché ho scritto tutto ciò, fondamentalmente è che sto leggendo un fumetto, e c'è questo bambino piccolo, e suo 'padre' che non dimostra mai l'affetto che prova nei suoi confronti, e allora ho dovuto sfogare questa mancanza in altro modo, e quale modo migliore di farsi un pianto ad immaginare una cosa del genere? Eh, è il modo migliore che io conosca.
E nulla, non mi sento di aggiungere nient'altro, alla prossima!
   
 
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