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Autore: fuxiotta95    20/11/2012    1 recensioni
4 persone, 4 epoche diverse, ma un unico ideale...
possibile spoiler
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Desmond Miles , Ezio Auditore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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La fine o…

Aveva sentito il braccio bruciare in modo tremendo, un dolore indescrivibile è poi il buio

-Hai recitato la tua parte Desmond ora e tempo che reciti la mia-

La voce di Giunone era l’ultima cosa che aveva udito è poi il silenzio…

 

…un silenzio insopportabile lo circondava, sentiva il corpo leggerò, il dolore al braccio sparito

-Dove sono?-

Si chiese, non riusciva a muovere neanche un arto, non riusciva neanche ad aprire gli occhi.

Ad un tratto il silenzio fu rotto da dei passi che indicavano la presenza di qualcuno che correva, altri passi dall’andatura veloce e altri che correvano

-Cazzo! Desmond!-

Una voce famigliare, ma che gli sembrava di aver sentito solo in sogno, un sogno lontano nel tempo

-Desmond apri gli occhi!-

Un’altra voce famigliare

-“chi siete?”-

Voleva domandare ma la bocca non si muoveva, si senti cingere le spalle

-Cazzo perché non si risveglia?-

-Non lo so-

Una voce dal tono che sembrava mostrare la saggezza del tempo, nella sua mente riapparvero tre volti noti, volti che lo avevano perseguitato per anni

-“ma certo Ezio, Altair, Connor”-

Senti i muscoli di nuovo in suo possesso, si concentro e si sforzò di aprire gli occhi, venne accecato da una forte luce bianca, dovette sbattere più volte le palpebre per abituarsi a quel bagliore, quando ad un tratto incrociò un paio di iridi castano scuro, iridi che appartenevano a un giovane di gradevole aspetto

-Ezio?-

Sussurrò l’Americano riconoscendo il volto del proprio antenato, si guardò intorno trovando altri due volti noti, vicino a lui inginocchiato il volto dalla pelle leggermente scura segnata dalle cicatrici di una guerra per la libertà

-Connor!-

Lo riconobbe sbarrando gli occhi

-Meno male ti sei ripreso ci hai fatto venire un mezzo infarto!-

Lo rimproverò l’Italiano continuando a cingerli le spalle per tenerlo rialzato da terra

-Dove siamo?-

Chiese Miles

-Siamo nell’Animus-

Gli rispose l’Indiano, Desmond si guardò intorno riconoscendo lo spazio di “caricamento”, ad un tratto incontro lo sguardo dalle iridi dorate del suo antenato più lontano nel tempo

-Altair…-

Lo chiamò quasi come se volesse accertarsi che fosse davvero li, l’altro di risposta mosse leggermente il capo, ma rimase in silenzio

-Devi aver fatto un bel casino Des per esserti ritrovato qui!-

Richiamò la sua attenzione l’Italiano con la sua voce dal tono ribelle

-Ho liberato Giunone…-

Rispose il ragazzo abbassando il capo, i tre antenati si guardarono

-Perché?-

Chiese Altair facendo finalmente udire la sua voce

-O la liberavo permettendogli di vendicarsi oppure il mondo sarebbe stato distrutto dal sole-

Li informò in breve il ragazzo

-Meglio che il mondo bruci più tosto che essere schiavi di quella donna!-

Ringhiò l’arabo mostrando già la sua conoscenza del futuro acquisita dalla mela

-Per te è facile non avevi tutto il peso dell’umanità sulle spalle!-

Rispose l’Americano cercando di alzarsi, ma sentiva ancora di non avere il controllo totale di tutti gli arti, Altair gli si avvicinò afferrandolo per il colletto della felpa alzandolo con forza, Ezio e Connor si alzarono pronti a bloccare L’arabo

-Che razza di assassino sei, noi per anni abbiamo cercato la libertà per l’umanità e tu hai consegnato tutti nelle mani di quella donna!-

-Altair! Desmond ha avuto le sue ragioni per farlo, ha preferito salvare la sua gente-

Lo giustificò l’Indiano

-Avanti Altair, per te è facile tu hai solo visto ciò che sarebbe accaduto, non ti sei trovato di fronte il difficile compito di scegliere su due piedi-

Si aggiunse l’Italiano afferrando la spalla al proprio antenato, l’Arabo lasciò andare il ragazzo che cadette a terra

-Per quello che mi riguarda avrei scelto la morte…-

Disse prima di allontanarsi dai quattro

-Lascialo perdere Des, Altair è sempre cosi scorbutico-

-Forse ha ragione…-

Disse il ragazzo comprendendo che forse era vero che aveva dato l’umanità in pasto alla schiavitù

-Ormai ciò che è fatto e fatto-

Disse Connor, Desmond guardò i due antenati al suo fianco poi spostò lo sguardo ad Altair

-la verità è che noi abbiamo visto ciò che è successo fino a poco prima che tu entrassi nel luogo in cui era segregata Giunone-

-Per questo sapete dell’animus?-

-Sì-

Desmond si porto le mani al viso, senti il corpo venire scosso dai gemiti, le lacrime con prepotenza si fecero strada sul suo volto, stringeva i denti, dentro di se la voglia di urlare, la rabbia che cresceva come un fuoco, ma a chi era rivolta quella rabbia? A Minerva che voleva celargli la possibilità di salvarsi liberando Giunone? A Giunone stessa che gli aveva mentito? O la colpa era solo sua, sua e di nessun altro…

I due antenati si guardarono comprendendo il dolore che provava, Ezio sposto lo sguardo su Altair che continuava a dargli le spalle, si alzò di scatto e con passo spedito si avvicinò all’arabo, gli afferrò la spalla facendolo voltare e con un gancio destro lo colpì in volto facendogli sputare sangue, lo afferrò per il colletto della tunica da Assassino

-Che stai facendo idiota? Il tuo discendente ha salvato l’intera umanità e tu hai anche il coraggio di accusarlo di averla destinata alla schiavitù?-

Altair si pulì il rivolo di sangue che gli colava sul mento è allontano da se l’Italiano

-Non negare l’evidenza moccioso, ha destinato tutti a diventare succubi di Giunone senza pensarci due volte!-

Ezio alzò la voce, essendo che anche lui era solo un ragazzo comprendeva la scelta di Desmond di fronte alla morte

-Meglio sapere la tua gente salva anche se sotto il dominio di Giunone invece di pensare a ciò che il sole avrebbe fatto con la sua potenza, hai visto anche tu cosa sarebbe successo e poi gli altri assassini sono ancora vivi quindi possono fermarla-

-Se non ci sono riusciti Minerva e Tinia come possono loro comuni esseri umani?-

-Ma guardati, tu una volta sbruffone delle tue abilità, tu che hai distrutto mezza armata di Roberto De Sable, tu che hai liberato l’ordine degli assassini e lo hai espanso in tutto il mondo ora pensi che i nostri fratelli non siano in grado di farlo?-

Altair abbassò il capo, da quando lo conosceva sapeva che Ezio era capace di contrastarlo a parole senza tanti problemi

-Vai pure a nasconderti nel tuo tempo, a compiacerti della tua discendenza, io rimarrò qui con Desmond e Connor a dare appoggio ai nostri fratelli perché siamo fiduciosi in ciò che possono fare-

Concluse l’Italiano dandogli le spalle per tornare con i suoi discendenti, Altair abbasso il capo immergendosi nei propri pensieri, Ezio aveva ragione gli assassini si erano sempre dimostrati forti e determinati, ma potevano davvero farcela contro Giunone? O avrebbero fallito miseramente? Non sapeva cosa pensare, come maestro dell'ordine avrebbe dovuto appoggiare i propri fratelli, ma come uomo conosceva i limite di ogni essere umano, guardò i suoi tre discendenti, Ezio ragazzo che si era trasformato in uomo nel suo cammino da Novizio a gran maestro, Connor giovane che avrebbe potuto seguire un sentiero facile da percorrere poiché già spianato dal padre, sentiero che lo avrebbe portato a essere un Templare ma invece aveva scelto un sentiero difficile che lo aveva portato a essere un grande assassino, pronto a combattere per la sua gente e per la libertà, Desmond... già Desmond lui aveva ereditato le sue conoscenze, le abilità di Ezio e il rispetto per la vita umana di Connor, dovette dare ragione a Ezio aveva commesso un errore accusandolo d’aver consegnato l'umanità a Giunone. Con passo lento e timoroso si avvicinò ai tre discendenti che si voltarono a fissarlo, Ezio sorrise comprendendo di essere riuscito a far ragionare quella testa dura dell'antenato, Connor osservò con rispetto il suo antenato felice del fatto che aveva compreso l’errore fatto.

Altair osservò il suo ultimo discendente, che si copriva il viso con le mani mentre il corpo tremava

-Desmond…-

Lo chiamò con riluntanza, attese che il giovane si calmasse e alzasse il viso

-…scusami, non sono riuscito a comprendere il peso che hai dovuto portare, io, Ezio e Connor abbiamo fatto una minima parte…-

-Parla per te!-

Lo interruppe l’Italiano con un sorriso beffardo in volto

-…lasciando tutto a te-

Si abbassò per essere all’altezza del giovane e con fare paterno gli porto una mano sulla nuca strofinandogli i capelli

-Perdona questo vecchio assassino che orgoglioso non sa vedere oltre la nube di certezza che si è auto creato-

Parole sagge nella loro semplicità, parole che mettevano a nudo le paure che Altair aveva provato per anni, sapeva che se lui era solo l’inizio voleva dire che qualcun altro avrebbe finito quel compito affidatogli da Minerva e per anni aveva avuto il terrore di non aver fatto abbastanza, Desmond si alzò con gli occhi ancora lucidi, porse la mano a Altair che prima la guardò non capendo, poi vedendo il sorriso di Ezio e Connor, comprese e afferrò quella mano cosi simile alla sua

-Siamo pur sempre una sola persone…-

Disse Ezio unendo la sua mano a quelle del suo antenato e del suo discendente sorridendo come era solito fare

-…quindi i problemi di uno sono i problemi di tutti e 4-

Concluse Connor stringendo con forza quelle mani, una luce immensa li avvolse riscaldandoli, quel calore era il segno che erano ancora vivi… nei cuori di tutti gli assassini che sulla terra combattevano ancora con in mente ancora coloro che crearono e fecero espandere il credo…

…combattete assassini perché noi siamo al vostro fianco, ricordate: nulla e reale tutto è lecito…

 

Spazio autrice

La pazza ritorna con una nuova storia *tutti che scappano* GRAZIE! XD questa storia è nata da se dopo la fine di ac3 COME SOFFRO!!! T-T comunque spero vi sia piaciuta, scusate per lo spoiler in caso qualcuno non lo avesse ancora finito.

Bacioni dalla vostra pazza fuxiotta95

 
  
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