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Autore: Samik    20/11/2012    2 recensioni
Metto le cuffie del mio i-pod ed aspetto il decollo.
'Scusa.. ho l'A22.. è questo?'
Mi volto, il cuore si ferma, ho il fiatone, non riesco a deglutire, la vista si appanna.
'sì, è l'A22.. Comunque ciao!'
Oh per fortuna, sono riuscita ad aprir bocca.
'ciao' risponde sorridente.
Ebbene sì è il MIO dio greco, sapevo che il destino ci voleva insieme.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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'vuoi rinunciare al tuo sogno così?'

'be' no..' rispondo esasperata.

Era una delle solite liti col mio migliore amico, Tony.

Erano giorni ormai che discutevamo.

 

Ma partiamo dall'inizio.. Forse dovrei presentarmi.

Sono Alice, ho 15 anni e frequento il Liceo Classico ,luogo in cui ho conosciuto la mia migliore amica:Desirè, un'altra delle persone con cui, ultimamente, mi azzuffo un po' troppo spesso.

Abito in un paese molto piccolo ed è qui che,invece, ho conosciuto il mio migliore amico.

Sul mio carattere non saprei cosa dire, non mi conosco molto bene e per quanto riguarda l'aspetto fisico.. Be' tocchiamo un tasto dolente. Non mi sono mai sentita bella, forse perché realmente non lo sono. Non sono molto alta e sono in carne.. Perfetto direi! Ho degli occhi assurdi che cambiano colore quando vogliono loro.. A volte sono verdi ed a volte marroni. Ho i capelli castani, lunghi fin poco sotto le spalle e porto da qualche tempo la frangetta. Le mie labbra sono carnose ed ho un naso enorme.. Sì dai, non sono bella, uomini potete andare altrove!

 

Insomma, da giorni non vado affatto d'accordo con Tony e le discussioni nascono sempre dal solito argomento: la Germania.

 

Ma come ho già detto devo partire dall'inizio.

 

 

 

Prima superiore. Conosco una sola persona della mia classe, ma già dal primo giorno ho trovato quella che a quanto pare sembra fatta apposta per diventare mia amica: Desirè.

Da subito mi ha fatto una buona impressione ed anche se dicono di non giudicare mai un libro dalla copertina, io quella volta ci ho preso in pieno! 

Insomma, comincio a stare sempre con lei, scopro che prendiamo lo stesso treno per tornare a casa e le giornate scorrono tranquille.

Dopo poche settimane comincia a parlarmi di un certo Riccardo, frequenta anche lui la prima superiore nella nostra scuola, ma in un'altra sezione.

Ovviamente noto anche io quanto sia bello quel ragazzo, altissimo, fisico perfetto-non oso immaginare cosa nasconda sotto la t-shirt - i capelli castani chiari ed un bel ciuffo 'a schiaffo'; però la mia attenzione viene attirata da un suo compagno di classe: Niccolò. Bello, bello impossibile. Troppo simile ad un Dio Greco per comparirmi davanti ogni giorno. Non molto alto, non troppo magro, ma comunque con un fisico che a me non dispiaceva affatto, occhi verdissimi, capelli biondo ramati perfettamente disordinati.

Ciò che però mi incuriosiva nei suoi confronti era il comportamento. Un tipo solitario, uno sguardo enigmatico.

Le giornate scorrono, il primo anno di liceo passa in fretta. Non riesco a parlare con il ragazzo che tanto mi piace, cosa che solitamente non mi turba, so di avere altro tempo, anche se talvolta dico ai miei amici che vorrei scappare da qui per dimenticarlo.

 

 

è Giugno, il sole splende e mi arriva una proposta. Un bel viaggio in Germania per imparare la lingua, visitare la città e soprattutto per studiare canto.

All'idea sono euforica, poi però mi rendo conto di non voler lasciare i miei amici e che, nonostante la voglia di dimenticarlo, mi mancherebbe la vista del mio adorato dio greco.

Parlo con Desirè e Tony, entrambi vogliono che io parta, sanno quanto amo esibirmi e quanto per me sia importante la musica ed ecco che iniziano le discussioni.

Mi ripetono che devo partire, che anche se non ci saremmo visti per tutta l'estate saremmo rimasti uniti, ma io ho paura. 

Ho paura di non essere in grado, ho paura di non riuscire ad esibirmi davanti ai direttori del conservatorio in cui starò, ho paura di perdere le persone che amo di più.

Ed eccomi, per l'ennesima volta in macchina del mio amico a discutere.

'non voglio partire, non voglio perdervi!' dico in preda ad un mezzo attacco di panico.

'vuoi rinunciare al tuo sogno così?!' Controbatte Tony.

'be' no..' rispondo esasperata.

Non so più cosa fare, la situazione sta diventando pesante così decido di ritrovarmi il giorno seguente con i miei due amici in un bar dove ci vediamo spesso.

La notte mi porterà consiglio e domani sarò pronta a decidere.

  
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