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Autore: MadLucy    20/11/2012    2 recensioni
(Renesmee/Alec.)
E' pericolosamente vicino e letale e splendido, il ladro che l'ha derubata del sonno e del respiro. Prigioniera delle sue carezze fugaci, Renesmee la debole.
-Tu sei mia, sciocca. Ancora non te ne sei accorta?-
Ed ecco, il gioco è fatto. Non può ribellarsi, non lo vuole nemmeno.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec, Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Come miele ed acido.


Fa la prima cosa stupida che l'occasione le propone, senza dare il tempo alla sua mente di elaborarla. Afferra la statuetta di marmo che Carlisle le ha regalato per il compleanno e la lancia contro l'intruso con tutta la forza che il suo braccio le concede.
Le labbra di Alec si incurvano. Prima ancora che la statuetta possa esaurire metà dello spazio che li divide, scompare. Brina fredda sfiora la pelle della ragazza, sibila panico nelle vene.
-Da questa parte... Renesmee.- La voce suadente dell'intruso si flette nel pronunciare quel nome, un retrogusto di malizia e derisione come di spezie. Impossibile distinguere l'una e l'altra.
Lei si volta, gli occhi opachi d'una patina di lacrime trattenute. Incontrano quelli di lui. Braci, cuori che non palpitano più, urla che si dibattono. Mille inferni nelle sue iridi dimenticate dal tempo. Il volto ha un candore angelico, il sorriso è il pacato ringhiare di un predatore di cui senti il fiato sul collo. Labbra soffici di ragazzino che nascondono zanne. Bello, bellissimo, così bello che la morte profumerebbe di sconvolgente trepidanza.
-Renesmee, Renesmee.- canticchia Alec, un battito di ciglia e le è di fronte. Voce che gocciola come miele e brucia come acido. Sguardo bagnato di intenti mal dissimulati, che la graffia con acuminata delicatezza. Le solleva il mento con un dito, assaporando il terrore dolce nei suoi occhi, che sgorga come sangue da una ferita.
-Cosa vuoi da me?! Eh, cosa vuoi?! Lasciami in pace! Vattene.- Urla vane che scivolano sulle pareti senza riuscire ad aggrapparcisi.
-Male, Renesmee. Le brave bambine non dicono le bugie.- E' pericolosamente vicino e letale e splendido, il ladro che l'ha derubata del sonno e del respiro. Prigioniera delle sue carezze fugaci, Renesmee la debole. -Tu sei mia, sciocca. Ancora non te ne sei accorta?-
-Noi non possiamo! No, io non... lasciami, ti prego.- Una farfalla impigliata nella tela.
Il sorriso diventa ghigno. -Non possiamo? E' la legge che si piega a noi, non il contrario. E' molto più semplice di come pensi, Renesmee... molto semplice. Basta che tu mi prenda la mano, e io farò tutto il resto.-
Le palpebre di Renesmee tremano. Si chiede, atterrita, quanti corpi possano aver squarciato quelle stesse mani che in quel momento le stringono il viso. Artigli.
-No.- supplica in un sussurro asciutto di convinzione. La stessa maledizione che ha spinto sua madre fra le braccia di un mostro sta stregando anche lei. Ormai quel desiderio malsano scorre nelle sue vene: ed ecco, non può ribellarsi, non lo vuole nemmeno. Un gioco di sguardi instancabile.
Sai com'è finita la storia otto anni fa, vero?
-E' una famiglia ospitale la mia, Renesmee. Nessuno ti farà del male. Io e te lì possiamo amarci. Non è forse quello che vuoi?-
E' rapido come essere inghiottita da un sogno e cedere al delirio di un incubo. Fissa la salvezza bruciata nelle iridi di Alec e la sua fragilità stanca decide che vuole crederci.
Incerta, allunga la mano esile e stringe quella di lui. Il terrore che possa strappargliela con uno strattone la ammonisce una sola volta, poi Renesmee ignora infastidita ogni riguardo.
-Non posso.- mormora ancora, una filastrocca imparata a memoria in un passato troppo remoto a cui non riesce a rinunciare.
E' vero, non può. Ma lo sta facendo lo stesso.
Alec sorride. La mano della ragazza, a stringere la sua, gli proietta nella mente l'immagine vivida di Renesmee con una lunga mantella nera. In quella successiva ci sono i Cullen, che la osservano sgomenti e furibondi aggrappata ad Alec. Ma le figure dei suoi genitori sbiadiscono fino a sciogliersi in un bianco apatico.
-Brava, così. Bene. Adesso non devi preoccuparti più di nulla. Ci sono io qui con te.-
E a Renesmee la voce di lui non sembra già più un amabile ringhio, ma promesse che si dispiegano come sete costose.
Poche ore dopo gli occhi stupiti di Bella osservano le tende svolazzare, strattonate dal vento che irrompe dalla finestra, spalancata su una notte vorace.















































Note dell'Autrice: Ehilà! Bene, in corrispondenza con l'uscita di Breaking Dawn 2 posto la mia terza Alec/Renesmee. Questa volta ho voluto scrivere una cosettina un po' più inquietante, per mantenere Alec IC al massimo e Renesmee altrettanto. Chissà perchè, ma io me la immagino una ragazza fragile. Boh. Credo che sul suo carattere si abbia più o meno carta bianca.
Il finale è lasciato alla libera interpretazione del lettore. O Alec porta Renesmee dai Volturi e vivono spensierati, o la fa a pezzi. o.o
Grazie per avere letto, spero abbiate gradito la storia! Mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni. ^-^
Lucy
  
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