I don't want to lose you

Chissà, sarà per uno scherzo del destino o forse per una semplice coincidenza che ci siamo separati dagli altri, finendo nella direzione completamente opposta alla loro. Ammetto che non era affatto male l'idea di passare un po' di tempo con te, che però non sembravi molto entusiasta della situazione, come ho sostenuto io che però per orgoglio mentivo.

Per fortuna passa poco e incontriamo un signore gentile di nome Roderick, che si offre di farci strada per ritrovare i nostri amici, anche se io avrei preferito che continuassimo da soli.

Uh, che c'è? Ti sporgi leggermente perché hai visto delle Baccalici; sembri contento ed elettrizzato, ora che ci penso non ti vedo mai così, sei sempre serio e ti preoccupi solo delle Gare. Curiosa, mi avvicino a te.

Accade tutto in un attimo. Appoggi male il piede, scivoli e inizi a precipitare verso il basso. Il terreno è friabile e la roccia crolla del tutto, così vengo trascinata giù assieme a te.

Roderick, con tempismo perfetto, ordina un attacco al suo Bellsprout. Nel caos del momento riesco ad afferrare la liana, provo a tendere la mano verso di te col risultato che riesco a prenderti solo il polso, ma perdo la presa e precipitiamo.

Vengo avvolta da un'ondata ghiacciata che mi fa rabbrividire, ma mi accingo a riemergere in fretta. Anche tu ce l'hai fatta, tuttavia sei più in difficoltà di me e non riesci bene a tenerti a galla. La corrente ci sta trasportando di forza, noi ancora ci teniamo per mano con la speranza di farcela.

Roderick ci avvisa di fare attenzione: ci avviciniamo sempre di più a una cascata!

Continuo a gridare disperata con tutto il fiato che mi rimane in corpo, aiuto!

Non possiamo nulla contro di essa, perciò veniamo spazzati nella potente massa d'acqua. Non vedo niente e mi sento pesantemente sbattuta di qua e di là, come se fossi all'interno di una centrifuga. Batto la testa e quando termina la discesa che stavo iniziando a ritenere infinita, la schiuma spara una raffica di bollicine intorno a noi.

Ahi, sono un po' stordita dal tuffo forzato, però riesco a riprendermi e a salire in superficie. Ho preso un brutto colpo, ho temuto il peggio. Mi gira la testa e mi sforzo di muoverla per guardare spaventata nella corrente impetuosa, ma tu non ci sei!

Entro nel panico, poi vedo che stai galleggiando inerme a poca distanza da me e vado subito in tuo soccorso. Oh no! Hai perso i sensi, sei freddo e impotente. Ti stringo forte a me e non ti lascio andare, stai tranquillo, ti tengo io… È una guerra tra me e il fiume che ci sballotta sempre più a valle, sotto i miei urli sottomessi dalla paura ogni volta che veniamo spinti verso il fondo, ma riesco per miracolo a riportarci su. Annaspiamo senza tregua e la mia fatica nel reggerti aumenta. Drew, devi svegliarti, non credo di avere la forza di tirarti fuori con questa corrente!

Tu non riesci a sentire la mia voce spaventata, mi hai abbandonata proprio quando ho più bisogno di te e della tua sicurezza: perché, Drew, perché mi fai questo adesso?! Io ho bisogno di te!

Forse non sai nuotare, questo però non lo saprò mai. Non preoccuparti, io non ti lascio comunque, non potrei mai farlo. Ti prego, resisti ancora un po'!

Il cuore mi batte a mille, adesso la nostra incolumità dipende unicamente da me e non credo di farcela.

Quando sto per chiudere gli occhi, rassegnata, sento dei versi che mi fanno alzare lo sguardo. E quelli che cosa sono? Prima che possa rendermene conto, una zampa si posa sulla mia mano e me la avvolge… Un guppo di strani Pokémon azzurri ha creato un ponte fatto dei loro corpi uniti a catena per trarci in salvo! L'incubo è finito, finalmente…

Ci conducono in una grotta poco lontana da lì; ovviamente tocca a me trasportarti, sei pesante e faccio un po' fatica, ma non m'importa. Voglio solo che tu riprenda conoscenza e farei di tutto purché accada.

Sta già arrivando il tramonto, eppure è successo tutto così in fretta… Ti distendo delicatamente, facendo attenzione, visto che non voglio assolutamente farti male.

In giro trovo delle foglie e ci faccio un cuscino che ti metto sotto la testa, così starai più comodo e forse riuscirai a riposare tranquillo, dopo la traumatica disavventura che abbiamo passato. Sei così indifeso in questo momento che mi fai tenerezza…

Però… Se non ti svegli? No, non voglio nemmeno pensarci, devi svegliarti, ti supplico, devi farlo per me!

Drew, stai bene? Dì qualcosa, per favore!

Finalmente! Grazie al cielo apri gli occhi: sei un po' spaesato e non ricordi chiaramente cosa è successo, vedi solo la mia espressione ancora in agitazione puntata su di te, prossima al pianto ma felice…

Non puoi neanche lontanamente immaginare il mio sollievo. Vorrei scoppiare in lacrime, stritolarti in un abbraccio e dirti lo spavento che mi hai fatto prendere, che sei stato un incosciente a esserti avvicinato troppo a quella sporgenza, ma anche che sei una persona molto importante per me e che non saprei che fare se ti accadesse qualcosa… Però mi trattengo, perché mi basta vedere che stai bene per farmi spuntare di nuovo il sorriso sulle labbra.