Io: grazie Los Angeles, siete stupendiiii!!! Buona Notte a tuttiiii!!!- e pure questo concerto era finito. Ero sfinita, è tutta l’estate che faccio concerti, finalmente un po’ di relax.
B: sei stata bravissima bimba!- Bobe e il suo nomignolo affettivo che mi ha affidato quando ho iniziato a lavorare per lui cantando. E il mio manager da quando ho vinto il primo posto ad x-factor U.S.A., avevo 16 anni quando ho fatto il provino, e ora ne ho 17, è passato già un anno?!? Wow, come vola il tempo, e pensare che sembrava ieri quando ho cantato per la prima volta d’ avanti a tutti. Per chi volesse saperlo mi chiamo Rebecca Wright, ma tutti, e dico tutti, mi chiamano Becca. Rebecca è troppo formale, non mi è mai piaciuto, nemmeno i prof a scuola o i mie genitori mi chiamano con quel nome, sono semplicemente Becca. A proposito di prof e genitori, devo darvi una brutta notizia, dovrò lasciare la mia bellissima New York, per trasferirmi in Inghilterra, con precisione Doncaster. Dicono i mie e Bob, che mi conoscono solo in America, e dovrei frequentare altri posti per diventare più famosa e guadagnare di più. Anche se a me sinceramente non mi è mai importato della fama o dei soldi-bè forse un pochino, ma non è importante-, mi accontento anche di un microfono e un palco, poi sono la ragazza più felice del mondo. L’unica cosa positiva di questo trasferimento è la scuola. Scommetto che tutti voi starete pensando” ma questa è pazza”, invece no u.u. Essendo famosa ho perso tutti gli amici, non sapevo mai se erano falsi o veri; non sono potuta andare a scuola e studiare come una ragazza normale, perché se no i ragazzi mi aggredivano, sono stata costretta a studiare a casa con lezione privata, te lo puoi permettere – diceva Kate. Certo, come no -.-; se volevo uscire un po’ di casa c’erano tre opzioni: 1- esci mascherata, e che era carnevale?!?; 2- esci con le guardi del corpo; 3- non esci proprio -.-
Ma ora potevo finalmente ricominciare, ho fatto una proposta al manager, gli ho chiesto se quando facevo concerti, potevo cantare mascherata, tipo quel film… aspetta come si chiama???..... ah si, Hanna Montana. Si, era un idea geniale, e la cosa bella è che hanno accettato. Potrò essere una ragazza normale, finalmente.
B: su bimba vai a prepararti che domani partiamo per Doncaster!!-
Io: si Bob.- ci avviammo verso il pulman, che ci portò in albergo. Domani sarebbe stata una luuuunga giornata.
 
Giorno dopo
 
B: Becca alzati!-
Io: mhmh!-
B: forza e tardi, così perderai l’aereo- disse togliendomi le lenzuola da dosso-ok, mi hai costretto tu a farlo!- dopo 2 minuti mi senti tutta bagnata, ero talmente scossa, che non mi mossi, mi girai lentamente e dissi, con molta calma: MA SEI IMPAZZITO?!?-
B: non ti volevi alzare u.u!-
Io: tieni gli occhi aperti Bob-
B: uhuuu!! Che paura!-
Io: dico sul seri -.-
B: muoviti, vatti a preparare, che fra mezz’ora teniamo l’ aereo. Ero vestita così:  C:UsersLuciaDesktopLUSSYlooklouistomlinson-moda[1].jpg
 
In aereo porto
 
Matrigna brutta e isterica(Kate): Becchina, che bello rivederti!!-quanto odiavo quando mi chiamava così.
Io: ciao Kate!- dissi con un sorriso tirato, tiratissimo.
K:si vede che mi vuoi bene.- come ai osato abbracciarmi.
Io: non immagini quanto.- non mi aveva sentito nessuno, credo.
K: cosa?!!-
Io: niente!- vi starete chiedendo: E la madre?!?. Bè mia madre è morta. Avevo 10 anni quando ci lasciò, putroppo,  per colpa di un motorino, mia madre fu buttata sotto, il ragazzo che l’uccise, non lo fece a posta, sbandò per colpa di una pozzanghera che gli fu da ostacolo, e andò a colpire, proprio mia madre. Sapete, la passione per il canto, l’ho ereditata da lei, invece da mio padre, la passione di suonare l’unico strumento, che oltre al canto, mi fa sentire bene: la chitarra. Senza di loro non avrei mai sopportato la morte di mia madre. Una voce mi distolse dai miei pensieri.
Papà: ciao bimba!- eccolo qui, il mio uomo, la mia unica ragione di vita, MIO PADRE. Lui era l’unico, oltre a Bob, a volermi e dimostrarmi affetto-anche l’unico a chiamarmi bimba, oltre al mio manager-
K: su muoviamoci, ci aspetta un lungo viaggio, non posso stressarmi, quindi muoviamoci- poi mi guardò- non vedo l’ora di farti conoscere Ashley e Amber!- no vedo l’ora pensai. Volete sapere chi sono? Le mie sorellastre, figlie di quella stressata. Ma perché papà si doveva risposare?!? Me lo chiedo sempre. Quelle due non le ho mai conosciute, e mai le vorrò conoscere.
B: su muoviamoci- salimmo nell’aereo e decollammo verso la mia nuova città, ma soprattutto, verso una nuova vita.

Salveeeee!!!
lo so, lo so, devo finire di scrivere
quell'altra.
Però mi è venuta l'spirazione,
e lo trovata carina.
Non vi
preoccupate pubblicherò
una volta una,
e una volta l'altra,
e se c'è
farò entrambe.
A domani Sciaùùùùù Belleeeee! <3
H.<3