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Autore: Helen_162    20/11/2012    4 recensioni
[ Klaus/OC, 1835]
Dal prologo
Dipinse il mio volto su una tela candida. Solo il mio volto. E mio padre quasi bruciò quel quadro. Era terrificante, lo rammento ancora e lo rammenterò per sempre ne sono certa. Il mio viso era pallido, i miei capelli spenti e privi della consueta lucentezza e cura che Natalia con zelo offriva loro ogni mattina. Parevo un cadavere. I miei occhi, però, i miei occhi erano vivi, animati. Erano spalancati, attenti, arguti. Erano profondi.
Per la prima volta in tutta la mia vita mi ero specchiata in una superficie veritiera. Nascosi il quadro nelle mie sale, sfuggendo all’ira di mio padre, e lì lo conservai per sempre.
Genere: Introspettivo, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Damon/Elena
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologue


Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Ti odio e ti amo. Per quale motivo io lo faccia, forse ti domanderai.
Non lo so, ma sento che accade e mi tormento.

 


C’era una volta…
Le favole della mia infanzia avevano sempre avuto questo incipit celebre. Talune volte continuavano con dei racconti di regni fantastici governati da sovrani giusti e retti, con figlie bellissime, avvenenti e pure di cuore che erano destinate, dopo tante peripezie, a diventar spose di principi prestanti e coraggiosi.

Se m’impegnavo, ero ancora in grado di percepire le voci delle mie sorelle maggiori nella mente intente a raccontarmi una nuova storia quando non potevo conoscerla da me, gravata dai malanni causati dalla mia salute cagionevole.
Charlotte e Natalia. Le loro voci tanto simili, indistinguibili. I timbri da mezzosoprano si confondevano nella mia memoria.
Charlotte e Natalia, così uguali e insieme così diverse. Non l’avevo mai ammesso, quello mai, ma io le invidiavo. Perché loro sembravano essere gemelle e io, io ero soltanto la terzogenita, la bambola di porcellana che, per quanto finissima e pregiata, era solo un involucro vuoto, un vano simulacro di splendore che in sé non racchiudeva nulla di significativo. O almeno questa era la prima impressione. Se qualcuno avesse tentato di andare più a fondo, di scavare all’interno delle mie iridi chiare, avrebbe scorto che anche una bambolina era capace di animarsi. Di combattere per ciò che desiderava.
E qualcuno lo fece. Quel qualcuno che tuttora continua a rimanere al mio fianco.
Mio padre, qualche volta rimembro ancora, sebbene siano trascorsi secoli dalla sua morte, il suo viso segnato dalle rughe del tempo, esclamava con orgoglio la mia soave avvenenza e il mio mite candore dinanzi a tutti gli uomini che potessero ambire alla mano di una marchesa. I giovani rampolli delle migliori casate dell’Inghilterra sfilavano dinanzi ai miei occhi stanchi e alle mie membra spossate dai dolori della malattia crescente. Non li desideravo. Nessuno di loro. Erano principi, sì, come quelli che sposavano le principesse nelle favole create soprattutto da Charlotte andata via troppo presto per seguire il suo cavaliere.
Erano principi, ma per me non erano nulla.
Il mio principe giunse un giorno d’estate. Non indossava un’armatura né il suo lignaggio era splendente. Non mi corteggiò, non come era lecito.
Il mio principe mi incantò. E, ciò che affermo e la pura e nuda verità, mi incanta tutt’oggi.
Il mio principe era fiero, indomito e profondamente orgoglioso.
Il mio principe aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, riccioluti, ma il suo aspetto non mi trasse in inganno. Poiché nei suoi occhi non lessi che desiderio di distruzione, lussuria, perversione. Sì, il mio principe aveva un modo perverso di rapportarsi con me, però non fu mai volgare.
Ciò che mi incantò furono i suoi modi. Era aristocratico, colto, amante dell’arte e un pittore eccelso. La sua mano era ferma, le forme armoniose, gli incarnati semplici, ma allo stesso tempo curati.
Dipinse il mio volto su una tela candida. Solo il mio volto. E mio padre quasi bruciò quel quadro. Era terrificante, lo rammento ancora e lo rammenterò per sempre ne sono certa. Il mio viso era pallido, i miei capelli spenti e privi della consueta lucentezza e cura che Natalia con zelo offriva loro ogni mattina. Parevo un cadavere. I miei occhi, però, i miei occhi erano vivi, animati. Erano spalancati, attenti, arguti. Erano profondi.
Per la prima volta in tutta la mia vita mi ero specchiata in una superficie veritiera. Nascosi il quadro nelle mie sale, sfuggendo all’ira di mio padre, e lì lo conservai per sempre.
Il 15 Luglio del 1835. La data che appose nell’angolo in basso a sinistra della tela accanto alla sua celebre firma.
Fu quello il giorno in cui scoprii d’essermi innamorata.
Il mio principe non era un cavalier servente né un eroe antico.
Il mio principe era un angelo caduto, un peccatore. Il mio principe era il Male più profondo. E delle Tenebre più oscure m’innamorai.
Il mio principe aveva dei segreti, misteriosi e malevoli segreti. Segreti che io accettai e con i quali convissi senza remore.
Il mio principe aveva un nome inconsueto, che meravigliava molti nella mia villa ai confini di Exeter.
Niklaus.
Sebbene preferisse essere chiamato soltanto Klaus.
Il suo nome era come una nenia infantile che veniva ripetuta mille e mille volte nella mia mente. Era come un sibilo della brezza estiva che non abbandonava mai le coste della Cornovaglia.
Niklaus. Vincitore tra gli uomini che uomo non era più da molti secoli. Eppure sembrava più umano di innumerevoli altri individui. Non domandò la mia mano, ma a lui mi concessi, non senza turbamento.
Innalzò il mio essere sino alle più alte vette di un monte che sembrava sprofondare negli abissi più oscuri. Mi rese la sua compagna.
E a lui rimasi fedele. Per sempre
 
Antro dell’autrice

Salve a tutte e benvenute in questa nuova long fiction. Spero che questo prologo vi abbia colpite. In questa prima parte, la storia sarà ambientata nel passato del 1800 e vedrà come protagonisti Klaus e la giovane donna di cui avete appena letto. Il suo nome sarà Harriet. Non mancheranno anche i fratelli di Klaus e alcuni nuovi personaggi. La seconda parte sarà ambientata a partire dalla terza stagione con alcuni cambiamenti. Grazie mille a chi ha letto e a chi vorrà lasciare un commento o inserirla tra le varie categorie. A presto, Helen_162.
  
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