Grazie mille , ancora una volta ad Alessia.
                                                                                                                                                                                                                                                       La storia è interamente dedicata a te .
                                                                                                                                                                                                                                                       La canzone è Hey There Delilah  .

                                         CAPITOLO UNO.
                                           IL PRIMO GIORNO D'AUTUNNO.                                                                                 

Il primo giorno d'autunno è il momento in cui ti accorgi che lentamente ma inesorabilmente una parte di te si sta addormentando insieme alle piante.
Credo che sia inutile fare progetti in inverno , bensì , è utile guardarsi alle spalle . Controllare su tutti i progetti che avevano fatto capolino duranti i primi mesi dell'anno sono stati realizzati.
Un'altra cosa inutile da fare in inverno è quella di chiedere aiuto a qualcuno per cercare di rimettere apposto i pezzi della nostra esistenza che non ci piacciono.
In autunno , nessuno ti tenderebbe la mano. Nessuno lo farebbe perchè tutti , nessuno escluso , cerchiamo di riaggiustare cio' che in noi non è stato completato durante l'anno.
E forse proprio il primo giorno dell'autunno è un campanello 'allarme' per la gente , quell'intorpidimento che sentiamo alle mani e ai piedi ci richiama alla realtà , ci dice che ormai quel che è fatto è fatto , ti prega di non affannarti per cose inutili .
Ma qualcuno ha idea di cosa siano le cose puramente utili?
Secondo alcuni , l'autunno è il momento in cui bisogna sedersi sulla propria poltrona soffice , con appoggiata sui piedi la propria copertina preferita e tra le mani una bella tazza fumante di cioccolato caldo e aspettare che il proprio programma televisivo preferito sia finito , per poi andare dalle proprie mogli e stampare sulla loro guancia un bacio affettuoso .

Ermione quella tazza fumante di cioccolato la preferiva in una bella tazza colorata e sopra la cioccolata immancabilmente fondente una bella spruzzata di menta o di peperoncino o addirittura ancora , qualche scorza di limone . Alle volte aveva difficoltà a scegliere ma quegli aromi erano sempre un piacere in quelle serate autunnali ,  fredde e nuvolose.
Ermione pero' aveva sempre l'impressione che qualcuno in quei giorni sarebbe andato alla sua porta e avrebbe bussato delicatamente . Ma sarebbe dovuta essere una persona molto importante perchè uscire con quel tempaccio era proprio una pazzia .
Uscire con quel tempaccio era proprio una pazzia e se ne rendeva conto in quel momento mentre nel bar del suo paesino cercava l'ombrellino blu che usava sempre.
Sarebbe voluta essere a casa in quel momento , mente si stringeva nel suo maglione a righe , ma non sempre cio che vogliamo rispetta la realtà dei fatti . Ormai l'entrata del bar era diventata un pantano nonostante il cartone messo all'entrata .
Ermione si ripromise solamente una cosa.
- Non comprero' mai più maglioni al mercato , questa dovrebbe essere lana , cazzo? -
Credeva di essere stata discreta nel pronunciare quella frase mentre invece metà bar si giro' verso di lei in segno di disapprovazione .
Il novantanove per cento della gente in quel bar erano tutti di sesso maschile , quindi quando finalmente trovò il suo ombrellino blu , si catapulto' fuori dall'esercizio commerciale stizzita e furente .
Le pioggerellina fitta che cadeva velocemente sembrava piu' neve che pioggia di per sè e l'obrello era inutile in quel momento . Ma Ermione lo usava per ripararsi dal vento forte che si stava alzando , si strinse ancora di più nel maglioncino a righe rosso e blu di finta lana e s'incammino' .
Non avrebbe potuto scegliere un posto migliore per trasferirsi e allontanarsi dalla sua citta' natale ?
Purtroppo aveva scelto un piccolo paesino in Inghilterra , precisamente nel Chesire senza pensare a tutto cio' che ne sarebbe conseguito .
Ermione camminava per le strade bagnate e scivolose del paesino in cui si era trasferita e pensare di dover arrivare fino al centro storico  dove abitava da sola era uno strazio che la stava tormentando.
Per di più i tutti i foglie e appunti che aveva scritto durante la lezione di letteratura si stavano drammaticamente bagnando.

Quando Ermione pensava che la pioggerellina sembrasse neve non aveva contato il fatto che magari il tempo peggiorasse.
Che magari il tempo l'avesse a morte con lei e non solo il tempo , perchè la giornata era iniziata male fin dal primo attimo in cui la ragazza aveva aperto gli occhi . Si era svegliata di soprassalto , cosa che non le succedeva da uqando era piccola , ovvero qualche annetto , dato che ora era una ventitrenne .
Aprire gli occhi e ritrovarti un cane che ti osserva non è una cosa romantica e amichevole come puo' stupidamente pensare una persona dopo aver visto la pubblicità della Scottex . Soprattutto se il cane non è tuo , ma della vicina e per guadagnare qualche soldo devi tenerlo tu , perchè la tua vicina quasi plurimiliardaria è in giro per il Giappone , con il suo kimono che la farà sembrare una meringa certamente senza forma con il suo nuovo fidanzato .
E poi far scoppiare la macchinetta del caffè e non fare colazione di prima mattina?
E arrivare tardi alla lezione di letteratura ?
E per di più beccarsi le frecciatine del nuovo professore di letteratura che aveva un sedere da urlo?

E ora , invece ?
Si ritrovava con la schiena appoggiata ad un portone di legno , di certo non era molto riparata dall'acqua , ma il vento in quel modo , non si faceva sentire . Guardo' i suoi appunti , erano diventati quasi illeggibili e divertente dirlo , si stavano quasi disintegrando.
La ragazza li lascio' cadere ed essi invece di rimanere fermi , incominciarono a scivolare insieme al fiumiciattolo d'acqua piuttosto largo che si era formato ai suoi piedi e in quel momento ringrazio' di essere su un gradino alto almeno cinque centimetri .
Il maglioncino ormai era attaccato alla mia pelle e stupidamente pensai che per cacciarlo avrei dovuto usare un bisturi , semmai fossi arrivata a casa quel pomeriggio , per non parlare poi dei jeans che ormai avevano formato un tutt'uno con le mie gambe mentre i capelli erano diventati una zazzera leonina .
Percorsi con il mio sguardo il fiumiciattolo su cui galleggiavano mozziconi di sigarette , foglietti e cartaccie varie . E poi la vide , all'inizio riconobbe la forma , ma quando si abbasso' per prenderla in mano e cercare di capire cos'era capì che era una medaglietta , una di quelle in ferro incisa su i due lati , lisci e splendenti .
E proprio come in tutti i libri per adolescenti , su un lato c'era scritto un pezzo di una canzone , sull'altro l'indirizzo di qualcuno . Ermione sorrie al pensiero che prima o poi avrebbe portato quella medaglietta al proprietario .
                     
                                                                                                                   Hey there Delilah
                                                                                                             What's it like in new York city
                                                                                                             I'm a thousand miles away
                                                                                                         but girl tonight you look so pretty
                                                                                                                         Yes you do
                                                                                                     Time square cant shine as bright as you
                                                                                                                      I swear its true

Ermione conosceva molto bene il testo di quella canzone , l'amava alla follia e si congratulo' con il proprietario per la scelta del pezzo, che sulla medaglietta era scitto con lettere piccolissime, quasi illeggibili sarebbero state le lettere se Ermione non avesse avuto i suoi occhiali a portata di mano .
Invece l'indirizzo , indicava una città o un paese sempre in Inghilterra .
                                                                                                 
                                                                                                        St.Louis 13 , Wolverhampton , England .

E forse forse , quella giornata autunnale , per Ermione non era poi finita così male.
Forse quella medaglietta sarebbe diventata un pezzo della sua nuova bigiotteria , o forse avrebbe cercato il proprietario . Ma di una cosa Ermione non aveva tenuto conto , era autunno e in autunno , non si inizia nessun progetto . Iniziare a svolgere un progetto in autunno significa incasinarsi anche l'anno successivo , perchè tutto cio' che richiede impegno , richiede anche tempo e soprattutto amore. E forse questo , la ragazza non l'aveva considerato bene .
Ermione infilò la medaglietta nella tasca del  jeans e si accorse sorridente che la pioggia era passata da un bel po' . E se forse , tutte le regole sull'autunno che si era prefissata fin da ragazzina fossero solamente dei dogmi ? Quello non lo avrebbe mai scoperto. Ma ora non le restava che segnare sul calendario la data di quel giorno magnifico , che anche se molto piovoso le aveva permesso di restare accucciata sullo scalino e chiedersi quanto fosse forte l'amore del proprietario di quella medaglietta se riusciva a sopportare la distanza dalla sua amata .