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Autore: waytotheend    21/11/2012    3 recensioni
Stiles è un nuovo lupomannaro ed un nuovo Alpha che ancora non ha trovato un'ancora che lo possa aiutare a controllarsi. [Stiles/Derek]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corre sempre più veloce e gli alberi diventano nient'altro che un'ombra che si dissolve nel nulla. Per quanto lontano si spinga dal limitare della foresta, riesce ancora a sentire la voce di suo padre che lo chiama, spaventano ed incerto. Soltanto una settimana prima, Stiles non sarebbe stato in grado di correre così velocemente, di inoltrarsi così tanto nel bosco senza perdersi. Adesso invece, gli basta inclinare un po' la testa per riuscire a trovare un odore che lo possa riportare indietro, verso casa. Abbassa la testa e chiude gli occhi e corre più veloce.

Non inciampa, non ha bisogno di rallentare per evitare un albero. È come se ci fosse un nuovo senso dentro di lui che lo fa muovere senza che Stiles abbia bisogno di decidere alcunchè. Si chiede se sia il lupo dentro di sé, si domanda se dovrebbe sentirsi un tutt'uno con il lupo o se è come essere Jekyll e Hyde.

Quando si ferma, è lontano abbastanza che niente è familiare, nessun odore da poter distinguere, nessun rumore di macchine o persone. È buio abbastanza da poter essere mezzanotte e magari lo è, Stiles non ha idea quanto a lungo abbia corso. Quando si guarda le mani, trova artigli al posto di unghie e sa che i suoi occhi sono rossi. Se sbatte le palpebre, può ancora vedere il volto di John, la bocca aperta in shock nel vedere in cosa suo figlio sia cambiato.

Non ha mai voluto essere un lupomannaro, non più che in un pensiero sfuggente, e adesso è un Alpha o così dice Derek. Non ha un branco, non sopporta stare vicino a Scott o Isaac per più di qualche minuto perché qualcosa dentro di lui continua a sentirsi minacciato, sfidato. È un lupomannaro soltanto da una settimana ed è già da solo.

Si sente come se il suo corpo non gli appartenesse più, riesce a malapena a superare la giornata a scuola senza saltare addosso a qualcuno per via del loro odore o per uno sguardo che qualcosa dentro di lui vede come sbagliata. Il primo giorno in cui è tornato a scuola dopo essere stato morso, ha quasi strappato il braccio a Jackson con i denti e non riesce nemmeno a ricordarsi cosa sia successo. E pensare che se si trova per sempre intrappolato in un mosto è perché ha deciso di mettersi in mezzo tra Scott e il pericolo, e adesso non può neanche avere il comforto del suo migliore amico.

Continua a trasformarsi perché non ha controllo. A volte sono soltanto i suoi occhi e Scott si sporge e sussurra, "Amico, allarme rosso," per poi tirarsi subito indietro un attimo dopo quando Stiles comincia a ringhiare perché Scott odora di Peter e Derek ed è due Alpha di troppo e Stiles non lo sopporta.

A volte sente gli artigli uscire e serra le mani nelle maniche della sua felpa, abbassa la testa e chiede di andare in bagno.

Però era certo che sarebbe riuscito a gestirlo. Il problema è che è da solo. Non sopporta di stare intorno a Scott o ad un altro beta, e Derek, per quanto gli piaccia dire di essere in controllo, non riesce a fare a meno di guardare Stiles come se fosse qualcosa che a Derek piacerebbe ridurre in brandelli. Quindi è solo e smarrito e ha quasi attaccato suo padre perché John voleva delle risposte da suo figlio.

Fa un respiro profondo, ogni odore della foresta gli invade le narici quasi a soffocarlo, e quando espira, ciò che esce è un righio.

Stiles sa che deve ancorarsi a qualcosa che lo tenga calmo ma tutte le persone a cui tiene non sembrano essere adatte. C'è sempre… calpesta quel pensiero perché era improbabile prima ed impossibile adesso.

Si accuccia sotto ad un albero e si mette la testa tra le ginocchia. Cerca di concentrarsi, imagine i suoi artigli scomparire e i suoi occhi tornare del loro normale colore. Fa un respiro profondo e quando guarda di nuovo le sue mani sono semplicemente umane.

Poi la mente va indietro a quella notte, uno dei gemelli Alpha che gli morde il collo perché era certo che Stiles sarebbe stato una risorsa incommensurabile per il loro branco, solo che non aveva pensato a quale terribile idea fosse di attaccare il migliore amico di Stiles. E Stiles, dal canto suo, non aveva idea che uccidere un Alpha con un arma avrebbe fatto effetto comunque, era certo ci dovesserp essere delle gole tagliate, ma la verità era che non si era fermato nemmeno per un instante a considerare cosa potesse significare per lui uccidere un Alpha.

Le sue orecchie colgono il suono di passi che corrono avvicinandosi sempre più, e poi c'è l'odore schiacciante di un Alpha. Ringhia dal profondo della gola, avverte i suoi artigli uscire e i suoi occhi diventare di un rosso brillante e per la prima volta da quando è stato morso, Stiles non cerca minimamente di fermare la trasformazione.

Si alza in piedi e si volta a guardare nella direzione da cui proviene il suono e l'odore. Si prepara ad attaccare e ringhia in avvertimento. Poi Derek esce dagli alberi affanato. Si ferma di botto quando vede Stiles e alza le mani in resa. Non è del tutto trasformato, solo artigli ed occhi rossi ma è abbastanza da far abbassare Stiles in una posizione di attacco e Stiles si odia.

"Stiles," Derek dice piano e Stiles non aveva idea che Derek sapesse come far suonare la sua voce in quel modo anche se ha visto Derek essere preoccupato e spaventato e determinato e sa benissimo che c'è molto altro al difuori dell'uomo accigliato. "Stiles," ripete senza fare un passo avanti. "Tuo padre ha chiamato Scott. Lui è…"

"Orripilato," Stiles riesce a sputare fuori. "Lo so."

Derel scuote la testa. "Preoccupato. Abbiamo dovuto dargli una versione tagliata di ciò che siamo e vuole parlarti."

Stiles avverte parte della sua rabbia attenuarsi al "noi" perché non ha mai voluto smettere di essere parte di qualsiasi cosa sono, che sia un branco o soltanto un gruppo di adolescenti mezzi pazzi. "Io… non posso." Le parole fuoriescono come infrante e Stiles chiude gli occhi e cerca di dirsi, o di dire al lupo dentro di se, che Derek è okay, Derek non farà loro del male e può smetterla di ringhiare e può alzarsi. Sente un rametto secco spezzarsi e non riesce ad impedire a se stesso di focalizzare l'attenzione del suo sguardo rosso su quello altrettanto rubineo di Derek.

"Non ti farò del male."

Stiles fa un respiro profondo. "Non riesco a fermarmi. Continua ad accadere. La più piccola cosa lo fa scatenare."

"Posso insegnarti."

E Stiles non è certo possa funzionare perché non ha fatto un grande lavoro con Scott. "Non mi sopporti," sente dire alla sua voce. Riesce a mettersi inpiedi in una posa ben più umana ma non può far nulla per i suoi artigli o per i suoi occhi. Aiutare Scott a controllarsi era sembrato così facile, ma da solo non ci riesce. "Non ti sopporto," aggiunge. "Il tuo odore e quello di Scott e di Isaac…" Scuote il capo cercando in vano di schiarirsi la mente.

Derek sembra confuso per un istante. "Non ti sopporto?"

"Vedo come mi guardi, come se stessi cercando di prendere il tuo posto e…"

"Non è quello." Questa volta Derek si avvicina. "Da quando sono diventato un Alpha, ogni Alpha che ho incontrato era ostile e questo invece è diverso perché non sei un pericolo e stavo solo cercando di capire."

"Potrei esserlo," Stiles dice e subito scuote la testa. "Non so perché l'ho detto."

"Perché ho insinuato che non sei forte abbastanza ma lo sei, o lo sarai. Hai bisogno di allenarti."

"Non ho bisogno di sapere come usare questo potere, ho bisogno di dimenticarlo."

Derek sorride indulgente. "Credi davvero che funzionerà?"

"Devo provare."

Derek scuote la testa e alza le mani. I suoi occhi scintillano rossi e i suoi artigli si muovono verso Stiles e Stiles non può che abbassarsi di nuovo e ringhiare. Derek non fa altro, non cerca nemmeno di fare un passo avanti ma non ne ha bisogno perché qualcosa in Stiles scatta e all'improvviso si muove.

In un istante, sente qualcosa di forte sbattergli contro mentre è a mezz'aria e si ritrova a volare a terra. La sua testa sbatte forte contro il terreno e deve aprire e chiudere gli occhi diverse volte prima di riuscire a concentrarsi sul volto sorridente di Derek.

"Sono più forte per adesso. Posso insegnarti." Si ferma per un momento come se fosse spaventanto da cosa dire. "Fidati," mormora così piano che se fosse successo soltanto una settimana prima, Stiles non sarebbe stato in grado di cogliere le sue parole.

Ci sono svariate ragioni per cui questa potrebbe essere una cattiva idea, la prima delle quali è che ci sono molte cose che Derek sta ancora cercando di capire da sé perché è nato licantropo ma non ha avuto il tempo di porre tutte le domande.

Mani forti si chiudono attorno ai suoi bicipiti e Derek lo blocca contro il suolo. Parte di sé vuole spingere via Derek e farlo a pezzi ma per la prima volta riesce a controllarsi abbastanza che quando alza le sue dita e traccia uno zigomo di Derek, i suoi artigli sono spariti. Sa che i suoi occhi sono ancora rossi ma lo sono anche quelli di Derek e sembra stranamente sicuro e giusto.

Non risponde a parole ma dopotutto, un attimo dopo, non ne ha bisogno.

   
 
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