R e d

Non mi era mai piaciuta la scuola, fin da quando avevo tre anni e dovevo andare all'asilo, piangevo e piangevo, graffiavo perfino.
Avete presente quando, anche se ti sembra strano, ti svegli e affermi:'oggi è una bella giornata e vado a scuola, anche se mi fa schifo.'
Ecco. A me succedeva, da tre anni.
Da quando avevo conosciuto lui.
Era alto, aveva i capelli brizzolati e un sorriso dolce, gli occhi color cioccolato fuso e un corpo fantastico, della serie adesso ti salto addosso e ti succhio la faccia.
Si chiamava Liam Payne ed era il ragazzo più dolce, bello e gentile dell'universo.
Lo conobbi al primo anno, ero agitata, mi sudavano le mani, i capelli erano andati per colpa della pioggia e la borsa a tracolla si apriva in continuazione.
Come nel più classico dei clichè andai a sbattere contro un ragazzo.
Ma non era Liam, era Harry Edward Styles, il mio attuale migliore amico, aveva la mia età e con i ricci lunghi fino alle orecchie, gli occhialoni e i brufoli mi guardava intimidito, come se potessi dargli una sberla e scaraventarlo dall'altra parte del corridoio.
Forse per il mio maglione con il simbolo della pace, forse perchè ero una ragazza, si decise a parlarmi, più o meno.
«Scusa... non ci vedo bene con questi... occhiali.» disse.
Gli sorrisi e tolsi dalla sua schiena il classico foglio con su scritto 'sono uno sfigato'.
Lo invitai a seguirmi nella mia classe di storia, che era anche la sua, e ci mettemo nei banchi in seconda fila, vicini.
A metà dell'ora, entrò un ragazzo con una comunicazione per la professoressa.
Era Liam.
Ed era anche superfantastico.
Si accorse che lo fissavo, quasi con la bava alla bocca, e mi sorrise leggermente, forse per compassione oppure per pura educazione.
I suoi occhi erano così luminosi, le sue dita affusolate, era perfetto.
Sarei restata ore a fissarlo mentre parlava con il professore, ma Harry mi scosse.
«Scusa, ma l'esercizio bisogna farlo adesso o per casa?»
«Per casa.»
Quando mi voltai, lui non c'era più.

Loving him is like trying to change your mind
Once you’re already flying through the free fall
Like the colors in autumn
So bright just before they lose it all

Lo rividi tutti i mesi successivi, ad ogni ricreazione lo spiavo con Harry.
Harry si era tolto gli occhiali, tagliato appena e capelli e l'acne gli era sparita, inutile dire che metà ragazze della scuola gli correvano dietro.
Un giorno, mentre il mio, ormai diventato, migliore amico cercava di rimorchiare una cheerleader, Liam James Payne mi parlò.
O meglio, mi chiese un favore.
«Ehm... Clary, giusto?»
Annuii guardandolo nel modo più normale che mi riuscisse, come faceva Harry quando una bellissima ragazza gli parlava, ma cercava di essere immune all'alone splendido che questa emanava.
«Sì, certo. Che c'è?» risposi, quasi indifferente.
Yeah.
«Bhe, tutti dicono che sei la migliore amica di Harry Styles, bhe... ecco, sembra stupido chiedertelo, ma mia sorella ha una certa cotta per lui e vorrebbe conoscerlo almeno.» era tutto rosso e cercava di non farlo vedere.
Era adorabile.
«Quindi vuoi che metta una buona parola per tua sorella?»
«Ecco, sì.»
Feci finta di pensarci, Liam si torturava le mani, ci teneva proprio a sua sorella.
«Va bene – sospirai – però se non funziona, non dare la colpa a me.»
«Grazie, grazie, grazie! Certo, ovviamente.» detto questo mi sorrise e se ne andò.
Sbuffai frustata, mi piaceva troppo.
 

Quando capii di amarlo, davvero e non come una semplice cotta, era autunno.
Mi difese mentre un ragazzo del quinto anno mi toccò il sedere, io gli diedi una schiaffa, ma Liam gli tirò un pugno.
Quando capii che lui, sotto quella faccia gentile, mi odiava ero a chimica, stanca della lezione chiesi al professore di andare in bagno, quando acconsentì mi fiondai fuori dall'aula.
Lo trovai seduto su un angolino, vicino al bagno dei maschi al secondo piano.
Mi feci coraggio e scivolai accanto a lui.
«Ho saputo che tua sorella si è finalmente messa insieme ad Harry.» sussurrai.
Rise amaramente. «Già.» fu la sua risposta.
«Credo che potremmo essere amici.»
«Io non ti voglio come amica.»

Rimasi spiazzata, non mi voleva come amica?
Scossi la testa e mi alzai, lasciandolo da solo, a crogiolarsi nei suoi pensieri.

Fighting with him was like trying to solve a crossword and realizing there’s no right answer
 

Erano passati mesi e io lo amavo sempre di più, perchè amarlo era rosso, ti mandava su di giri, amavo amarlo.
Finchè un giorno mi baciò.
Disse che era stanco di tutto, che lui era innamorato, o poco ci mancava, di me e non riusciva a starmi lontano.
Neanch'io ci riuscivo.
Ci mettemmo insieme, durò per due anni.
Ogni tanto spariva e poi tornava con qualche stupida scusa, ma non indagai, mi fidavo ciecamente di lui.
Il 17 Novembre 2012 litigai con lui per la prima volta, tutto normale per una coppia, l'argomento erano le sue scomparse, io pensavo che mi tradiva con qualcuna, lui ripeteva di no, che amava solo me.
Quella sera, quel sabato, Liam James Payne morì di leucemia.
La malattia che mi aveva nascosto, quando spariva andava all'ospedale, prendeva farmaci, Emma lo sapeva, ma lui aveva detto di tenere tutto nascosto a me.
Per non farmi soffrire.
E a volte penso che se mi avesse detto di cosa soffriva, la sua morte sarebbe stata meno dolorosa per me.
Continuo ad amarlo, perchè il nostro amore sarà infinito.
Perchè è impossibile dimenticare quando quel rosso acceso si trasformò in grigio.

Comes back to me burning red