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Autore: LaNonnina    21/11/2012    14 recensioni
[I tre moschettieri]
Si può considerare un seguito del film "I tre moschettieri" del 2011.
Troverete i soliti mitici personaggi e qualche new entry. Non mancheranno amore, amicizia, forza, astuzia, invidia, gelosia, un pizzico di malvagità...
Ce la faranno questa volta i nostri eroi?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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*Dedicato a Mirageon... Preparati, questo è tutto per te.
Sì, ci sarà un seguito... <3*

 


CAPITOLO 9


-Oh no… E ora? Forse vorrà porgermi le sue scuse, o dovrei essere io a farlo per primo? Mon Dieu!Questa moschettiera mi farà impazzire…!-

D’Artagnan decise di non raccontare nulla ai suoi compagni. Assunse l’espressione più tranquilla che aveva e scese in sala da pranzo.


Lì lo aspettavano seduti a tavola Athos, Aramis, Porthos e … -una ragazza?-.

“La cena è servita!” Esclamò lei cordiale, invitandolo a sedersi.

Porthos lo risvegliò “Orsù Artie! Sembra che tu non abbia mai visto una bella fanciulla!”

“La colpa è mia, non mi sono ancora presentata. Piacere, Margerì!” Rimediò subito lei.

“Piacere mio Margerì, io sono …”

“D’Artagnan, lo so. Chi è che non vi conosce?!” Chiese sorridendo.

“Beh, l’educazione è una buona qualità che non va persa!” Rispose il ragazzo, contraccambiando il sorriso.

“Tu non sei mai stato educato Artie, non fare il finto galantuomo!” S’intromise Athos.

“Bando alle ciance, sediamoci e cominciamo a mangiare!” Propose Marge.

Prima di accomodarsi, Aramis fece la preghiera, poi cominciarono a consumare il pasto chiacchierando del più e del meno. La giovane pareva trovarsi perfettamente a suo agio in

mezzo a quel valoroso quartetto.



Mentre Artie era già sparito nella sua stanza, Athos si rivolse all’amico “Ti vedo un po’ assente Ar, tutto bene?”

Aramis parve risvegliarsi da un letargo infinito “Ouì, sto benissimo!” Poi proseguì mormorando “Port … ma dove l’hai trovata quella ragazza?”

Lui era sorpreso dalla domanda “Perché? È così carina! E poi ci serviva una presenza femminile in questa casa!” E si versò un bicchiere di vino sghignazzando.

Aramis però non si diede per vinto “A me pare un po’ troppo femminile, capisci?”

Marge, che era tornata dalla cucina, intervenne chiedendo “Cosa dovrebbe capire quello zuccone, di grazia?”

Port fece l’offeso “Zuccone a chi? Senza di me saresti ancora in quella locanda a …”

Athos si girò di scatto verso Aramis che era diventato bianco come un cencio slavato e completò tempestivamente la frase “A rifare letti e pulire le stanze da bagno dei viaggiatori!” E, da

sotto il tavolo, pestò un piede  a Porthos.

“Certo certo! A pulire le stanze da bagno … vero dolcezza?” Ripeté Port mascherando il dolore con una smorfia.

“OVVIAMENTE!” Sottolineò la ragazza.

Aramis parve tranquillizzarsi e andò a posizionarsi nella sua poltrona vicino al camino. Gli altri due si ritirarono a loro volta, mentre Marge sparecchiava e lavava i piatti.



-Finalmente soli! –Pensò Margerì contenta. – Era da tanto tempo che aspettavo questo momento -

Fu Aramis però a parlare per primo.

“Voi frequentate la Chiesa, Marge?” Domandò alquanto timoroso per la risposta che avrebbe ricevuto.

“Non esattamente… Non vado spesso a Messa, però quando ho bisogno di un qualche favore da Nostro Signore prego!”

Il moschettiere contrasse il viso in una smorfia di paterno rimprovero.

“Quindi voi chiedete aiuto a Dio solo quando vi fa più comodo?! Pensavo foste una ragazza dai sani principi!”

Lei, tranquilla, rispose semplicemente “Allora non mi avete inquadrato correttamente… Devo forse ricordarvi che fino alla settimana scorsa lavoravo nelle locande?”

Lui fece una faccia perplessa. “Cosa ci sarebbe di sbagliato nel rifare letti e pulire stanze?”

Lei lo squadrò incredula, ma divertita allo stesso tempo.

“A rifare letti?”

Rise.

“Non pensavo foste così… lesso…”

Rise di nuovo.

“Senza offesa ovviamente…” Aggiunse in fretta, imponendosi di smettere di fare l’oca.

Sulle prime lui sembrò continuare a non comprendere.

Poi finalmente capì.

E lei capì che lui aveva capito.

Come?

Semplicemente guardando in che modo era sbiancato il volto del povero moschettiere.

Lui mormorò “Non temete il giudizio divino?”

Lei fece spallucce “Sinceramente non troppo. Avevo bisogno di denaro e quello era il modo più facile per guadagnarlo”

Il moschettiere era alquanto turbato.

Come poteva una ragazza della sua età pensare queste cose? E come poteva non avere rispetto per se stessa? Ovvio che nemmeno gli altri ne avrebbero avuto nei suoi confronti.


“Oh, non c’è motivo di preoccuparsi tanto” Affermò lei interrompendo i pensieri di Aramis, quasi ci fosse piombata dentro.

“Posso sempre rimediare, no?” Cercò di rassicurarlo lei, rivolgendogli un intenso sguardo color nocciola.

“Certamente!” Rispose lui, sollevato da quella semplice e sincera richiesta. “Dio non abbandona mai le pecorelle smarrite, le cerca e le riporta all’ovile” Aggiunse con tono amorevole.

“Forse ha mandato voi, in vece Sua, per aiutarmi” Disse lei con dolcezza.

Tanta dolcezza.

Forse troppa.


Aramis era davvero confuso.

Certo non poteva nascondere che quella ragazza lo attraesse. In fondo, per quanto poteva sforzarsi, nemmeno lui poteva definirsi “uno stinco di santo”.

Ma non voleva sbagliare.

Doveva aiutare quella povera creatura a ritrovare la retta via.

E non ci sarebbe certamente riuscito se le avesse permesso di trascinarlo sulla strada del peccato insieme a lei.


Decise infine di essere cauto.

Come è noto, però, lo spirito è pronto, la carne debole.

Bastò un niente per far dimenticare ad Aramis ciò che aveva appena promesso di fare.


Marge si alzò lentamente dalla sua poltrona per raggiungere il moschettiere e sedersi dolcemente sulle sue ginocchia.

Sembrava indecisa sul da farsi.

Non desiderava che anche lui, proprio lui, la considerasse soltanto una prostituta.

Si sentiva davvero attratta da quell’uomo così misterioso, serio ed affascinante.

Lo aveva visto solo qualche volta in giro per Parigi, ma ora, averlo così vicino era per lei una tentazione troppo forte.


Non si riteneva innamorata. In fondo, cosa ne poteva sapere una come lei dell’amore?

Eppure non riusciva a stare lontano da lui.

Percepiva che c’era qualcosa tra loro.

Qualcosa che soltanto coltivato con tempo e pazienza, sarebbe potuto diventare amore.













*Lo so. Non è quello che volevate sapere.... Però loro due mi piacciono troppo e volevo che avessero un momentino tutto loro...
Mi raccomando, non odiatemi/abbandonatemi per questo, altrimenti come farete a sapere di Isabèl e Artie?

Un bacione a tutti :D

LaNonnina 

  
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