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Autore: x_GottaBeLou    21/11/2012    3 recensioni
Facile parlare per lui. Non provava nulla. Quante volte l'ho visto stare male e parlarne? Una. Una sola, e io,la brava migliore amica, quella che lo copre quando fa le sue scappatelle con le ragazze da una botta e via, quella che lo appoggia sempre. Mi ero stancata. Ero gelosa, gelosissima, lui era mio. Io ero lì come una spettatrice a guardare la messa in scena che era diventata la sua vita. Perchè la verità è che non era più il ragazzo che conoscevo, che amavo.Cambiamento? Non solo quello. Ferite? Fin troppe. Come lo sapevo? Osservatrice, ottima a dire la verità, conoscevo ogni suo minimo comportamento.Meglio usare il passato, perchè ora non lo riconosco più, ora non so più chi è.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                              Are we friends o are we more?


Rigiravo il bicchiere tra le mani,da quanto tempo? Mezzo'ora? No di più. Mi sto decisamente annoiando.
Harry è sparito, non difficile da capire il motivo. Bagno + puttanella + Harry= Sesso.
Non avevo voglia anche questa volta di fargli da mamma, voleva scopare?  Lo faccia. Io non me ne prendo le responsabilità, la vita è sua.
Mi alzai da quel maledetto sgabello.
Odiavo la discoteca, odiavo la musica eccessivamente alta e sopratutto odiavo non avere il controllo della situazione ma ero stanca di stare a vedere, ero stanca di sopportare tutto senza mai parlare a nessuno. Lui è il mio migliore amico la persona con cui mi confidavo che conosceva tutti i miei sbalzi d'umore non era certo quello che stava giocando con una ragazza in questo momento. Quel  Harry che conoscevo io era diverso, decisamente romantico e protettivo, non avrebbe mai usato  una ragazza, ma ormai sono più di 8 mesi che la situazione è sempre la stessa. 
Incominciai a ballare. Era ora di lasciarsi andare, senza esagerare e senza perdere la dignità, ma era arrivato il mio momento di giocare. Erano mesi che non toccavo un ragazzo. Tutto per colpa di questi stupidi sentimenti, colpa di quello che provo per lui.
Ben presto mi ritrovai con due mani poggiate sui miei fianchi. Non avevo idea di chi fossero ero girata di spalle e queste braccia mi cingevano da dietro.
Ora si gioca.
Incominciai a strusciarmi su quel ragazzo, lui fece risalire una mano fino al mio collo per poi spostare i capelli e baciarlo delicatamente  ma in modo così provocatorio, che sul mio volto comparve un sorrisetto tutto fuorchè innocente.
Ci ritrovammo a ballare tutti e due in modo sensuale l'uno vicino all'altro, nessuno aveva ancora parlato mi andava bene anche così, anzi meglio. Mi sarei divertita  gli avrei detto che l'avrei richiamato e poi sarei scomparsa. Molto semplice.
Molto efficace.
Portò le sue labbra al mio orecchio. 
-Non sapevo fossì così, piccola Amber-.
Gelo. Il ragazzo con cui avevo intenzione di fare sesso è...Harry.
Mi girai di scatto per accertarmi che quello fosse veramente lui, magari era una delle mie solite fantasie.
Sbarrai gli occhi nell'accorgermi che lo avevo proprio davanti.
-Io non sapevo fossi tu-risposi mentre cercavo di allontanarmi.
Mi bloccò.
Scena da film.
Ridicola.
-Che vuoi?- domandai.
-Continuare a ballare con te-.
-Peccato che io non voglia farlo-.
Mi spinse verso di lui, ci mise così tanta forza che sbattei contro il suo petto.
Puzzava terribilmente d'alcol.
-Allora Harry, sei completamente ubriaco, ti porto a casa, dammi le chiavi-.
-Prendile- mi sfidò infilandosele nelle mutande.
-Va bene-
Mi avvicinai e lo trascinai verso il bagno. Non avevo voglia di giocare con lui. Voleva che io mettessi una mano là dentro? L'avrei fatto, poi preso per le orecchie, sbattuto in macchina e portato a casa.
Gli sbottonai il primo bottone. Presi un respiro. Scostai l'elastico delle sue mutande, infilai la mano. Chiusi gli occhi cercando di evitare di prenderlo a schiaffi, recuperai le maledette chiavi. Andai verso il lavandino, Harry era ancora lì fermo con gli occhi sbarrati, sciacquai le mani.
Come promesso, afferrai il suo orecchio e lo portai verso l'uscita della discoteca.
Come promesso, lo sbattei in macchina e lo legai con la cintura.
-Amber non ti credevo così audace- soffiò vicino al mio orecchio con la sua voce roca.
-Harry, smettila subito-.
Accesi e partii.
-Togli immediatamente quella mano dalla mia gamba- ordinai.
La tolse, ma la mise in un altro posto. Le mie tette.
-Avrai toccato migliaia di tette sta sera quindi smettila di palpare le mie-.
-Ne ho toccate molte ma quelle di nessuna erano così belle- doveva essere un complimento, ma lui era incapace da un bel po' di formulare pensieri che non riguardassero il sesso.
-Cos'hanno di tanto speciale? Finiscila di fare il cazzone-.
-Sono speciali perchè sono tue-.
-Ma cosa centra?- era diventato un idiota, non che prima non lo fosse, ma ora stava proprio sparando cazzate.
-Centra perchè sono della ragazza che amo-.
Risi. 
La risata si trasformò in pianto.
-Ti ho detto di smetterla di fare il coglione- sussurrai mentre una lacrima mi rigava il volto.
-Ehi, Ehi perchè piangi?- mi asciugò le lacrime.
-Niente, sono arrabbiata perchè mi prendi per il culo e domani quando sarò veramente incazzata con te perchè sarai sobrio tu non ti ricorderai nemmeno il perchè-.
-Non voglio vederti piangere, amore-.
-Non mi chiamare così da ubriaco, coglione!-.
Arrivammo a casa nostra, abitavamo insieme da un bel po'.
Appena misi piede in casa, mi cinse i fianchi mi fece girare e attaccò le sue labbra alle mie.
Sbalordita, ecco com'ero.
Lo staccai subito.
-Harold Edward Styles, vuoi portare a letto la tua migliore amica e dimenticarla come fai con le puttanelle? Ti sbagli di grosso-.
-Io non voglio portarti a letto, io voglio fare l'amore con te, io ti amo, tu non lo hai ancora capito, tu non sai che sono mesi che mi distruggo, che faccio cazzate solo per dimenticarti, perchè per te sono solo il tuo stupido migliore amico, perchè sono quello che ti deve supportare, anzi nemmeno più quello perchè ti stai allontanando sempre di più da me, come se mi odiassi e io non c'è la faccio più, sono completamente impazzito per te, quindi per favore amami- disse puntando i suoi occhi nei miei, gli scese una lacrima che mi affrettai ad asciugare con il pollice, sfiorai le sue labbra con l'indice. Erano morbide. 
-Sei ubriaco- dichiarai sconsolata.
-Mi hanno insegnato che in vino veritas- sussurrò.
Prese la mia mano e se la portò al cuore.
-Lo senti?- domandò. Annuii.- E' tuo, batte solo per te Amber-.
Lo baciai.
Sorrise.
-Ti amo anche io-.
Continuammo a baciarci, per tutta la notte.
E' inutile dire che fu la serata più bella di tutta la mia vita.




SPAZIO AUTRICE
bhe allora non so come mi sia venuta fuori sta cosa, ma stavo ascoltando Change my mind e mi è venuta in mente.
Mi scuso moltissimo per tutti gli errori di grammatica, ma sono troppo stanca per controllare.
Mi piacerebbe che lasciaste una piccola recensione su quel che pensate.
Spero che almeno un po' vi sia piaciuta.
Ora io vado. 
Ciao :)

Martina :)
  
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