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Autore: Dreamy99    21/11/2012    3 recensioni
Questa è la storia di Madison, una sedicenne vittima di bullismo.
Tutto inizia al secondo anno di liceo, quando Zayn Malik, donnaiolo senza scrupoli, inizia a prenderla in giro e picchiarla. Inizialmente lei non reagisce, ma poi, stremata, si ribella. La reazione del ragazzo non sarà quella che tanto temeva Madison...
Il volto senza emozioni del giovane, infatti, celava qualcosa di inaspettato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cinque minuti, solo cinque minuti erano bastati per tranquillizzarmi.
Poi, purtroppo, nel giro di pochi secondi tutto finì: lo vidi entrare con i suoi amici, rude e deciso.
Passo lento, sguardo squartatore; il terrore prese possesso del mio corpo, le vene erano colme di sangue impuro, quello che veniva pompato dal mio povero cuore dall'inizio di quell'anno.
Appena mi vide, un sorriso maligno si fece spazio sulle sue labbra perfette.
Si avvicinò a me con straziante lentezza, il mio sorriso era svanito, era arrivato il momento di fargli capire che io ero forte, nonostante non lo avessi dimostrato per tutto quel tempo.
Potevo risultare debole, forse lo ero, ma mai come in quell'attimo mi ero sentita tanto potente.
Le mie amiche erano schierate davanti a me, pronte a difendermi, ma non sapevano che quella volta lui non mi avrebbe picchiata.
Zayn spostò con poca delicatezza le ragazze che avevo di fronte a me, e mi raggiunse.
- Buongiorno, signorina Beleive!-Mi salutò il moro.
- Ciao, Zayn.-Risposi io, senza un accenno di timore.
- Vieni con me.-Aggiunsi in seguito, afferrandolo per il polso.
- Cosa ti porta a ciò? Forse vuoi la tua razione prima del suonare della campanella, così da non perderti le tue adorate lezioni, sfigata?-Mi domandò, estasiato, sottraendosi alla mia presa.
- No, Malik. Preferirei di certo non essere picchiata se potessi...-Spiegai io.
- Ma non puoi, quindi preparati; ti aspetto a fine seconda ora al solito posto.-Mi disse lui.
- Proprio di questo vorrei parlarti...-Iniziai io.
- Beh, ecco, vedi...ieri non sei venuto e la preside ha colto l'occasione per sceglierti un tutor, dato che hai una media bassissima...E la “fortunata” sarei io, a quanto pare.-Gli raccontai.
Ecco da dove proveniva la mia sicurezza: d'ora in poi sarei stata la sua tutor e non avrebbe più potuto picchiarmi dato che le lezioni si sarebbero svolte in presenza della preside.
Lui mi guardò scioccato e poi, dopo aver cercato invano di ricomporsi, cominciò a parlare.
- Quindi noi...ehm, passeremo del tempo insieme dopo la scuola?-Mi domandò, rosso in viso.
- Già.-Ammisi io, stranita dal suo improvviso imbarazzo.
- Ok, io vado, ciao.-Mi salutò lui, facendo cenno con la mano, per poi allontanarsi a grandi passi.
Ero letteralmente senza parole: cosa gli accadeva?
I miei pensieri furono interrotti dal suono stridulo e forte della campanella.
Mi avviai in fretta in classe e mi sedetti al primo posto libero che trovai, accanto ad un ragazzo castano. Alexis, mi pareva si chiamasse.
La prima ora era sul finire, quando mi accorsi che il mio compagno di banco mi fissava insistentemente con i suoi occhioni celesti. Mi sorrise ed io istintivamente ricambiai.
- Tieni.-Mi sussurrò poi, porgendomi un bigliettino sotto il banco, in modo tale da non essere scoperto dalla crudele professoressa quale era la Morris.
“Harry, mi piace un casino, non ce la faccio più. Più la picchio più mi sento morire, ma tu sai perché lo faccio. Ho bisogno di averla tutta per me, in questo momento così triste vorrei averla tra le mie braccia e baciarla con una lentezza asfissiante. Voglio morire felice.”
Quella era la calligrafia di Zayn, ne ero sicura, e la ragazza che gli piaceva tanto dovevo essere io, impossibile, ma in effetti ero l'unica che picchiava. E poi per quale assurdo motivo diceva di voler morire felice? Non capivo niente, ero come frastornata.
Alexis me ne porse un altro.
“Ero nel bagno e l'ho trovato per terra. Penso sia tu la ragazza di cui parla.”
Io annuì leggermente, trovandomi d'accordo con ciò che aveva ipotizzato.  




Eccomi, spero vi piaccia, a domani xx

  
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