22/11/2012
2 recensioniPioveva, tuonava da quella mattina e così continuò finchè non tornò a casa.
Entrò nella casa spenta, senza nessuno pronto ad accorgliere la giovane fanciulla.
Lasciò cadere alla sua sinistra lo zaino pesante per i tanti libri, e salì di sopra, con il trucco colato per il pianto e per la pioggia.
Salì le scale trascinando a fatica i piedi.
Quando arrivò nella camera prese una salvietta struccante e si tolse tutto quel colore nero sulle guance.
E per un ultima volta si truccò come una vera ragazza,così come voleva fosse sua madre.
Si diresse verso il bagno tirando su il naso e cercando di ricacciare in dentro le lacrime per non strucarsi di nuovo.
Entrata si alzò in puntadi piedi.
Prese con la mano le pillole della madre e ritornò alla sua stanza.
Aprì il barattolo e lo posò sulla scrivania.
Prese un foglio e una penna e iniziò a scrivere
Cari mamma e papà
Vi scrivo questa lettera per spiegarvi il motivo di quel che ho fatto,
è stato più forte di me,
ci ho provato, lo giuro.
Ma sembrava come se il mondo mi odiasse.
Non volevo più soffrire.
Era l'unica scelta che potessi fare.
La migliore per tutti.
Intere mattine,pomeriggi e nottate a piangere
mentre voi credevate che io stessi beata e
sorridente nella mia stanza.
No,non era così.
Io soffrivo.
il motivo...non riesco a dirvelo nemmeno scrivendovelo.
Ma credetemi stavo davvero male.
L'imprtante è solo una cosa, che voi sappiate quanto io
vi abbia amato.
E vi amerò anche da lassù.
Io sarò sempre con voi, non fisicamente.
Ma vi seguirò, quindi non piangete per me...perchè io adesso
sono felice
Vi voglio bene.
Piegò il foglio in due e posò la penna sulla scirvania.
Si affacciò alla finestra della sua stanza, guardando per un ultima volta quella vista che per i tanti giorni l'avevano accompagnata nella solitudine e sofferenza.
Prese tutte le pillole del barattolo e senza pensarci le buttò giù, in un minimo secondo.
Raccolse la lettera e la lascio accanto al cuscino.
Guardò per un ultima volta la stanza e chiuse gli occhi per un ultima volta.
Qualche ora dopo
I genitori entrarono in casa.
La madre appena vide la borsa della ragazza a terra iniziò ad urlare ripetutamente il suo nome.
Ma non ricevette nessuna risposta.
Si inziò ad insospettirsi.
Salì di sopra,spalancò la porta della sua stanza urlandole di sistemare la borsa.
Ma la figlia non rispose.
Le si avvcinò lentamente, le scostò i capelli dal viso e la mosse leggermente per svegliarla.
Ma la fanciulla non reagì.
La madre si accorse della lettera, la prese con la mano tremolante e iniziò a leggerla.
Una lacrima cadde sul suo volto,e da una ne prosegui un'altra, e un'altra ancora e così iniziò a piangere e a singhiozzare.
Il padre sali e appena vide la madre a piangere, poggiata sul corpo della figlia, si avvicinò a lei toglendole la lettera tra le mani.
Solo dopo aver letto la lettera realizzò che la figlia si era tolta la vita.
Il motivo ? lo aveva tenuto per lei.
Era ilsuo angioletto, la sua principessa.
Doveva ancora farle alcuni discorsi, diventare geloso per i tanti ragazzi,farle le ramanzine per il comportamento, rimproverarla per i brutti voti a scuola.
Ma no... niente di tutto questo accadrà perchè sua figlia, la sua amata principessa,adesso dormiva beata nel suo letto, e come diceva lei era felice.
Provò ad aggrapparsi al pensiero della figlia sorridere,ma niente appena riaprì gli occhi e la vide lì, distesa sul letto,immobile.
Non riuscì a trattenersi.
Abbracciò la moglie spaventata.
E abbracciòper un ultima volta la figlia dandole un bacio sulla guancia e sussurrandole all'orecchio pur sapendo che non lo possa sentire
"Ti voglio bene principessa mia".