Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: BellatrixWolf    22/11/2012    6 recensioni
In quel periodo fuori dal proprio mondo, catapultata nelle favole, Emma aveva avuto tempo di pensare, ed i suoi pensieri ricorrenti erano Henry e Regina. post-curse, dopo il ritorno a casa di Emma e Snow.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ed eccoci qua con un'altra oneshot SwanQueen. Lo so, lo so, sono piena di fic da mandare avanti -compresa una SQ, allora perché mi metto a scriverne altre?- ma non riesco semplicemente a reprimere le mie idee idiote. Comunque, ho in programma anche un'altra long -molto long, come Tempest o Educating Emma- SwanQueen, ma prima devo finire le altre o qui è la volta che volano insulti e la mia testa.
Comunque, a proposito di questa fic... Welcome in Flufftown! Tra tutte le SwanQueen che mi sto leggendo ultimamente e le role pucciose oltre ogni dire (chiedete a
Hopefire94 e syriana94, sono da diabete!), non ho potuto evitare il fluff. E mi sono trattenuta. Questo è il finale che secondo me ogni SWEN sogna. L'ho scrtta in un'ora e mezzo. Di notte. Ero a letto e mi è venuta la geniale idea, quindi mi sono alzata e -tra un pisolino sul foglio e l'altro- l'ho scritta. Non ne sono convintissima, però non mi spiace. E' il mio finale ideale. Beh... Enjoy! E recensite :3


Silenzio.

Snow!” James corse incontro alla sua amata stringendola in un abbraccio e lei ricambiò la stretta. Rimasero fermi per qualche istante, attorno a loro tutta Storybrooke. Poi la gente iniziò a muoversi circondando Snow ed Emma, finalmente tornate.

Tutti abbracciavano e sorridevano e stringevano mani, ma Emma non riusciva a fare a meno di guardarsi attorno.

Em... Em!” Snow le prese il braccio e lei si voltò, ricevendo un sorriso caloroso dai suoi genitori. Ricambiò distrattamente e si voltò di nuovo, in cerca dell'unica persona che non si trovava lì. Snow fece per richiamarla, ma fu interrotta.

M&M! Emma!” Red scansò James ed abbracciò entrambe, depositando un bacio sulla guancia di ognuna.

Rubes!” La bionda le sorrise. “Hai per caso visto...”
“Henry? Eccolo!”

Emma cercò di parlare di nuovo, ma il bimbo le corse incontro in un travolgente abbraccio.

Ehi, ragazzino.” Strinse a sé la testolina castana con affetto, ma i suoi occhi non lasciavano la folla. Dov'era? Poi la vide, appoggiata ad un albero, intenta a guardarla mangiando una mela. Quando Henry si sciolse dall'abbraccio per spostare la sua attenzione su Snow, Emma uscì dal cerchio di gente per dirigersi verso di lei.

Regina!” La mora si limitò a fissarla, dando un altro morso alla mela rossa come il sangue.

In quel periodo fuori dal proprio mondo, catapultata nelle favole, Emma aveva avuto tempo di pensare, ed i suoi pensieri ricorrenti erano Henry e Regina. Ma mentre per Henry non c'erano dubbi -lo amava incondizionatamente, era suo figlio- non era mai riuscita a comprendere appieno i propri sentimenti per Regina. Fin dal loro primo incontro, quella donna l'aveva affascinata oltre ogni dire e, nonostante tutti i litigi, le minacce, i tentativi di sbarazzarsi di lei, Emma era certa che anche quella donna provasse lo stesso. Tra loro, si diceva, c'era sempre questa incredibile elettricità che... wow. E poi, Emma aveva sempre sentito questa propensione a proteggere Regina: aveva più volte rischiato la vita per lei. Infine, la magia. Tutti lì dicevano che l'amore era la magia più potente di tutte, no? Beh, lei e Regina avevano fatto della magia, con quel cappello. Quando aveva afferrato il braccio di Regina, avevano fatto della magia, dannazione!

La bionda si fermò ad un passo dalla mora, guardandola negli occhi. Il sindaco non l'avrebbe mai ammesso, ma le erano mancati, quegli occhi.

Miss Swan.” fu il suo gelido saluto.

Oh, basta con queste cazzate.” disse la bionda, secca. Era stanca di come quella donna rifiutasse ogni emozione all'infuori di odio e risentimento e dolore.

Regina inarcò le sopracciglia, sorpresa. Fece per rispondere a tono, ma Emma la interruppe.

No, ora parlo io. Devi smetterla di allontanare la gente, di affogare ogni emozione, di... di fare la stronza!” si era preparata un discorso, lungo e complesso, ma ogni traccia di razionalità l'aveva abbandonata e se lo era totalmente dimenticata. “Neghi ogni sentimento, rifiuti ogni relazione perché hai paura di essere ferita, e ti capisco, sai, perché l'ho fatto anche io. Ma non ha senso. Cerchi di non soffrire...” Gesticolava e si guardava attorno “ma alla fine, l'unica cosa che ti precludi è...” si lasciò cadere le mani lungo i fianchi e fissò nuovamente lo sguardo in quello di Regina “la felcità.”

La donna inghiottì a fatica il boccone di mela. Dove voleva arrivare?

Qual è il punto, Miss Swan?” non lasciò trasparire alcuna emozione, e questo fece infuriare ancora di più Emma.

Il punto è, Regina, che...” cosa voleva dirle? Che l'amava? Quelle parole erano sul punto di uscire dalla sua bocca, ma la voce le si spense semplicemente in gola.

Che?” La incalzò il sindaco, dalla cui voce iniziava ad emergere qualcosa di indecifrabile. Apprensione? Paura? Speranza?

La bionda abbassò la testa e sospirò, poi rialzò lo sguardo in quello di Regina.

Il silenzio si prolungò per quella che sembrava un'eternità, l'unico suono nell'aria le risate degli abitanti di Storybrooke.

'Che' cosa, Emma?” L'aveva detto! L'aveva chiamata per nome! Sentirla fece saltare un battito al cuore della più giovane.

Che...” La guardò intensamente, raccogliendo tutto il coraggio che riuscì a trovare. “ti amo, Regina. Insomma, non so se è uno di quegli amori alla 'vissero felici e contenti', non so nemmeno se quella roba esiste, ma... è qualcosa. Qualcosa di nuovo. E di maledettamente forte.”

Di tutto ciò che la bionda avrebbe potuto dire o fare, quella era l'ultima cosa che Regina si sarebbe aspettata. Era certa che, se non ci fosse stato l'albero, sarebbe caduta.

Avrebbe voluto rispondere allo stesso modo -anche lei aveva fatto due più due nell'ultimo periodo- ma non riusciva semplicemente a credere che potesse esserci un lieto fine anche per lei, così, le uniche parole che riuscì a pronunciare furono “Nessuno può amare la Regina Cattiva”, il suo tono un misto di dolore e negazione.

Emma scosse la testa, quasi divertita da quella reazione. Se l'aspettava. Non riuscì a trattenersi dal prenderle le mani. “Non puoi essere la Regina Cattiva. Le regine cattive non sanno amare, mentre tu... non hai idea di cosa tu sia capace di fare.” ormai era decisa ad arrivare fino in fondo.

Era certa di ogni parola che aveva pronunciato; Henry era la prova lampante di quanto quella donna potesse dare amore.

La mora non riusciva a dire nulla. Dietro di loro, la folla si stava spostando al Granny's.

Quando comprese che Regina non avrebbe risposto, Emma decise di dimostrarle l'onestà delle sue parole. Si sporse di poco su di lei, posando le labbra su quelle scure di Regina.

Entrambe chiusero gli occhi, mentre le loro bocche si incontrarono. Fu una scarica elettrica. Appena quel magnifico contatto si creò, le due donne sentirono qualcosa. Un calore, che dalle loro labbra arrivava ai loro cuori.

E mentre quel bacio cresceva d'intensità e sentimento, qualcosa accadde.

Una luce rifulse in tutta la città ed improvvisamente una leggera nebbia -che si faceva sempre più fitta- iniziò ad avvolgere Storybrooke.

Emma e Regina si separarono con un piccolo “pop”.

Whoa..” Emma inarcò le sopracciglia “Cosa... cos'è successo?”

Regina si guardò attorno ed il suo cuore si fermò per un interminabile istante. Abbassò lo sguardo, poi puntò gli occhi in quelli di Emma.
“La Maledizione.”
“E' tornata?”

...E' stata spezzata.”

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: BellatrixWolf