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Autore: Mrs Spoon    22/11/2012    11 recensioni
''Oggi fa davvero freddo. Eppure fino a ieri si squagliava. Mi dirigo verso la panchina,così per rilassarmi un po'. In lontananza vedo un ragazzo rannicchiato su essa. Deve essere uno nuovo. Mi siedo accanto a lui. Trema e ha gli occhi lucidi,il naso rosse e le labbra spaccate. Ora capisco perché fa freddo. Lo sento singhiozzare,porto la sua testa sulle mie gambe e gli accarezzo la nuca,così per calmarlo.
Stiamo in silenzio per qualche minuto,poi lo sento parlare.
-Grazie..ma tu chi sei?-''
Dicembre dentro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Giara. Dicembre dentro.

 

Eccolo.

Sempre allo stesso posto.

Lo stesso punto di incontro di tre anni fa.

Non è mai cambiato.

Quella panchina,quella quercia e quel poco di praticello verde.

Il nostro punto di riferimento.

È come una fotografia.

Non cambia mai.

Solitamente in quella 'foto' cambia solo il personaggio.

Ma con lui,stavolta è diverso.

Ne ho visti tanti.

Mi sono affezionata a molti.

Ma con lui,mi sono innamorata.

Dalla prima volta che l'ho visto su quella panchina.

Era dicembre,credo.

Faceva freddino,e gli alberi erano spogli. E se non ricordo male,c'era anche un po' di brina.

Per questo credo fosse dicembre.

Qui dove sto io è difficile dare un nome al tempo. Come se le stagioni qui,venissero quando e come gli pare. In base allo stato d'animo di chi viene qui. Penso fosse inverno perché quando è arrivato,tremava. Ma non per il freddo. Aveva paura. Non sapeva dove fosse,perché ci fosse. Aveva il naso rosso,e gli occhi lucidi. Ma non era il gelo di quella mattina,aveva pianto. Aveva dicembre dentro. Mi vide in lontananza. Così mi avvicinai. Credevo fosse come gli altri. Solitamente quelli che venivano,rimanevano sempre poco. Invece lui è rimasto. È il terzo anno d'amore. Credo che ora sia autunno dentro di lui. Autunno sembra quasi la stagione dell'amore qui dove siamo noi. Fortunatamente,o per sfortuna,le stagioni quì rimangono per un tot di tempo,che nessuno può regolare. Vanno via quando vogliono. È autunno da tre anni per noi.

Lo guardo da lontano mentre si passa una mano fra i capelli. Scompigliati e castani,rigorosamente con un ciuffo indirizzato verso destra. Lo guardo più attentamente,lo faccio sempre. Devo ricordarne i tratti,così che quando andrà via,il ricordo sarà nitido. Ha il nasino un po' all'insù. È così carino. Qualche volta ci diamo un bacio all'eschimese. Ma la parte che amo di più sono gli occhi. Piccoli ed azzurri. Che poi,di occhi belli come i suoi,il mondo ne è pieno. Ma i suoi,sono gli unici che mi hanno catturata. Che mi hanno permesso all'accesso per perdermi in essi. Due iridi chiare. Non mi stanco mai di guardarle. Mi piace poggiare la mia fronte alla sua,sentire i nasi che si sfiorano e gli occhi che si osservano. Sembra una gara a chi legge meglio gli occhi dell'altro. Perché io,grazie ai suoi occhi ho imparato a conoscerlo.

Ma poi ha un sorriso. Un sorriso che al buio potrebbe far la parte della luce. Perché,quando sorride è tutto maledettamente luminoso. E lui,sorride e ride sempre. Per questo le mie giornate,le nostre giornate sono serene e luminose. Io invece non mi sono mai osservata attentamente. Lui dice che la mia è una bellezza disarmante. Dice che i miei lunghi capelli nero corvino,scendono candidi fin sopra il seno. Che sono un gran bel contrasto con la mia carnagione chiara. Poi dice anche che quando li tengo saldi in una treccia al lato,sembro una bambolina di porcellana. Ha detto che i miei occhi tendenti al grigio,sembrano quelli della strega delle nevi. Io però non l'ho mai visto quel film o cartone che sia..ma lui dice che ogni volta che il mio sguardo incontra il suo rimane spiazzato. Spesso passa un dito sulle mie labbra. Sono fine e rosee. E mi ha fatto notare che in un nostro 'bacio all'eschimese' ho il naso a patatina. E la cosa mi fa ridere,non so perché. Ci sono giorni in cui mi siedo sulle sue ginocchia,e lui passa la sua mano,delineando il mio corpo che,a parer suo è slanciato e gracile. Mi ha detto che non sono con tutte le ragazze con cui è stato. Che non sono una di quelle che quando le guardi per strada,ti soffermi al culo o al petto prorompente. Perché non abbondo di nessuno dei due. Ma sono una di quelle che si osserva attentamente e che colpisce agli occhi un particolare,magari gli occhi,o le guance che diventano rosse se imbarazzate..o quella leggere polverina di lentiggini evidenti a malapena. Sono così 'bella' per lui,non avrei potuto chiedere di meglio.

Lo vedo rannicchiarsi sulla panchina.

 

flashback.

''Oggi fa davvero freddo. Eppure fino a ieri si squagliava. Mi dirigo verso la panchina,così per rilassarmi un po'. In lontananza vedo un ragazzo rannicchiato sulla panchina. Deve essere uno nuovo. Mi siedo accanto a lui. Trema e ha gli occhi lucidi,il naso rosse e le labbra spaccate. Ora capisco perché fa freddo. Lo sento singhiozzare,porto la sua testa sulle mie gambe e gli accarezzo la nuca,così per calmarlo.

Stiamo in silenzio per qualche minuto,poi lo sento parlare.

-Grazie..ma tu chi sei?-

-Credo Giara. Mentre tu sei..-

-Piacere credo Giara,io sono Louis.-rido.

-Mi piace Louis!-affermo sicura.

-Mi piace Giara,credo.-replica sorridendomi.

Che sorriso.

-Giara..perché sono qui?ricordo di esser andato via dai miei genitori,dai miei amici,ma non so dove sono. Non so come tornare. -bofonchia preoccupato,trema ancora.

-Non tremare.Se sei qui,c'è un motivo. Credimi quando sarà tempo di andartene,te ne andrai. -lo rassicuro,continuando ad accarezzargli i capelli. So quello che dico. Tutti fanno così.

-Giara,aspetterai con me..fino a quel momento?-mi chiede speranzoso. Non trovo assurdo che lui si affidi subito a me,è questo il mio compito.

-Certo Lou.-e poi sorrido.''

 

Piano piano mi avvicino,lui sposta lo sguardo e mi nota. Agita il braccio in segno di saluto. E sorride. Mi mancherà il suo sorriso una volta andato via. Raggiungo la panchina e mi siedo affianco a lui. Mi da un lievissimo bacio a fior di labbra.

-Ciao piccola.-poi poggio la mia testa nell'incavo del suo collo.

Osserviamo gli alberi. Le foglie sono gialle,piano piano cadono e quando toccano il suolo non fanno rumore. Ho paura che quando lui andrà via,la mia felicità cada proprio come le foglie,con la differenza che il tonfo sarà pesante e rumoroso.

-Sei pensierosa?-mi chiede spiazzando completamente ogni mio pensiero.

 

''Siamo alla quarta settimana. Sta rimanendo straordinariamente a lungo. La cosa mi lascia in dubbio. Ne ho visti di casi come il suo,ma nessuno era durato più di due settimane. Intanto più passano i giorni,più mi lascio andare. Oggi ci siamo dati il nostro primo bacio. È stato strano. Non mi era mai capitato di sentirmi in subbuglio mentre durante il bacio,la sua mano stringeva la mia. Lui si è avvicinato a me,mentre parlavamo di un argomento arrangiato all'ultimo momento,tanto per passare il tempo. Ma mentre parlavo rivolta con la testa verso l'orizzonte,seduta sulle sue ginocchia,mi prende il mento con due dita e mi gira la testa verso di lui. Per la prima volta poggia la sua fronte sulla mia,i miei occhi hanno libero accesso ai suoi pozzi celesti. Si avvicina alle mie labbra,per poi baciarmi definitivamente. La sua mano stringe forte la mia e i nostri petti aderiscono l'uno all'altro. Sento il suo respiro,il suo 'cuore' battere all'impazzata. Oggi è il primo giorno d'autunno. Il primo giorno d'amore. ''

fine flashback.

 

-Oh,mi ero incantata alle foglioline gialle dell'albero.-rispondo fingendo più tranquillità possibile.

-È davvero bello l'autunno. Gli alberi che si spogliano. Le foglie che oscillano nell'aria,alternandosi fra il giallo e l'arancione. Tu affianco a me.-replica guardandosi in torno con aria sognante.

-Louis,oggi sono tre anni..ricordi?-chiedo pacatamente,guardandolo negli occhi.

 

flashback.

''Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.Intanto alzo gli occhi al cielo ed una fogliolina arancione cade sulla mia testa. Entrambi ridiamo. Poi un po' di silenzio spezzato dalla sua affermazione.

-Giara,oggi è un'anno. Spero di arrivare anche al secondo..e al terzo..e magari anche al q..-

Ecciù. Il mio starnuto gli impedisce di finire la frase. Non voglio che si illuda. Anche io desidero che duri..ma lui potrebbe andar via da un momento all'altro.

-Buon anniversario,allora?!-scherzo mentre mi avvicinò per dargli in bacio.''

fine flashback.

 

-Come potrei dimenticarmi,Lou?- rispondo sorridendo. Siamo al terzo anno. Ancora stento a crederci. Mentre osservo l'albero vedo che è diventato verde. Che il sole é diventato più forte. Fa più caldo.

È estate?No. Non può essere. Se è estate,vuol dire che lui va via. Nonono. Non oggi.

Mi giro e lui è ancora li.

Di solito quando viene estate,loro se ne vanno. Perché l'estate quì è sinonimo di vita. Allora perché lui non se n'è andato ?

-Giara.Ti amo.-

Sento sussurrarlo al mio orecchio. Mi ama?L'ha detto? In tre anni,non ce lo siamo mai detti. Lo sapevamo,ma non ce lo siamo mai detti. Forse è per questo che ora è estate? Perché ha detto di amarmi? E forse l'amore non è solo l'autunno..magari è anche l'estate. Magari ancora non se ne va.

-Ti amo anch'io Lou.- Poggio lentamente la mia fronte sulla sua,mentre ho gli occhi chiusi. Appena sento il contatto li apro. E mi accorgo che il tempo è cambiato. Sta nevicando. È inverno? Lo sento tremare. Non è possibile. Non è mai successo. Perché ora è inverno? Perché sta tremando? Ha gli occhi lucidi e il naso rosso. Sta per piangere. No,non capisco. Piano piano lo vedo sbiadire.

Capisco. Ora sta andando via. Ma perché con l'inverno? Loro vanno via con l'estate che porta vita. Non con il freddo inverno.

-Te l'avevo detto. Sarei rimasta con te fino a quando non sarebbe arrivato il momento della tua partenza.-

Gli sussurro piano.

-Giara non voglio andar via.- piange ed urla.

-Louis,stai tornando a vivere!-urlo. Neanche io voglio che vada via.

-Viene con me Giara!Sei tu la mia vita. - urla,mentre pian piano va via.

-Louis io non esisto.-sussurro con le lacrime agli occhi. Ora è andato via per sempre.

 

24Dicembre 2012.

St.Andrea Hospital.

Apro gli occhi a mo di fessura,a primo impatto vedo tutto bianco. Piano piano si schiarisce il tutto e difronte a me scorgo la figura di un uomo alto,in bianco ..un medico. Continuo a girovagare con gli occhi e mi rendo conto di essere in una stanza di ospedale. Muovo le dita,che mi sembrano l'unica cosa in grado di fare movimenti adesso. Poi sento urlare.

-SI È SVEGLIATO.-un'infermiera apre la porta entusiasta. Dietro di lei tre figure..credo fosse la mia famiglia. Tutti con le lacrime agli occhi. Pianti,urla e frasi del tipo 'è un miracolo' irrompono in quella stanza. Che miracolo? Che mi è successo? Dov'è Giara? Non riesco a parlare. Ma sento una sensazione di mancanza e un'altra di ritrovo.

Il medico,comincia a fare alcune analisi e vedo un ago infilarsi nel mio braccio,insieme a tutti gli altri. Insieme ad un respiratore.

Un respiratore?

-Amore di mamma..non hai mai mollato.-sussurra mamma fra le lacrime.

-Hai superato anche questa.-singhiozza mia sorella.

-Signori,potete lasciarci soli? È ancora presto per questo trambusto.- ordina il medico sorridendo.

Rimango un paio di orette con lui.

Io.

In coma.

Per ben tre anni.

Ricordo ben poco,ma non riesco a non pensare a Giara.

Dove sei amore mio?

Chiedo spiegazioni,per quanto mi è possibile. Ma mi dicono che Giara non esiste.

Sono senza forze ed in stato confusionale,ma lei rimane nitida in me.

 

#Tre mesi dopo.

Sono passati tre mesi dal mio risveglio dal coma e dalla mia riabilitazione. Sembra tutto così assurdo. Ho bisogno di Giara. Non la so dimenticare. Cammino senza meta,nella città in cui sono stato ricoverato..completamente sconosciuta a me. Vedo in lontananza una panchina ed una quercia. Proprio come quella del ..sogno? Quella dove ho amato Giara per tre anni,dove continuerò ad amarla. Sento gli occhi pizzicarmi e corro verso quel posto. Tremo,ho il naso rosso e gli occhi lucidi. Proprio come il primo giorno. Mi accascio su quella panchina e lì,ne lascio una lettera. Mentre in silenzio,rimango a guardare gli alberi che perdono le loro foglie. Autunno.

''Alla mia Credo Giara.

Ciao piccola mia. Assurdo vero? Sto scrivendo ad un sogno. Mi hai tenuto compagnia per ben tre anni,ma tu lo sapevi. Lo sapevi che prima o poi sarebbe tutto finito,ma hai continuato ad amarmi e a prenderti cura di me. Ora capisco perché quando ti dicevo che non eri come le altre,ripetevi -già,non mi troverai più.- Quanto è vero. Capisco anche perché hai starnutito per finta mentre blateravo e speravo che io è te rimanessimo insieme per sempre. Ho provato a dormire sperando mi apparissi in sogno. Sperando di baciarti ancora una volta. Dirti che per me eri bella. Accarezzarti e scompigliarti i capelli. Ripetere quando sia meraviglioso passare il tempo con te. Amarti ancora e ancora. Avevi ragione quando hai detto eri unica. Non era per vantarti. Era perché tu..non esisti. Ma stai pur certa che per me sei eterna. Ma,amore mio,sbagliavi quando,mentre andavo via dissi-Stai tornando a vivere.-perché io senza di te,sono più morto che mai. Io senza di te,porto dicembre dentro.''

 

Spazio autrice.

 

Sono tornata con un'altra Os,forse anche più triste dell'altra.

Per tutte le ragazze che seguono le due fanfiction,sono Elisa! Ciao piccine.

Vi preannuncio che ero indecisa se pubblicarla o meno. Non mi convince,poi però l'ho fatta leggere a Ginevra e Sara e si sono emozionate,per questo ho deciso di condividerla anche con voi. Mi farebbe taaaaaanto piacere sapere cosa ne pensiate,ci molto alle mie Os. Per questo recensite,anche le critiche fanno bene,sono costruttive !

Non so come mi sia venuta questa idea,ma oggi ho impiegato le mie quattro ore scolastiche nel comporre questa storia. L'ho scritta dall'iPod,perciò mi scuso per eventuali errori o ripetizioni,ma non ho tempo di correggerla. In più il mio carissimo vecchio pollice destro sta imprecando esausto per il duro lavoro di quattro ore contro la tastierina dello schermo.

Ora devo proprio scappare,scusate çç

Vi amo;Elisa.

  
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