Buonciao! Questa OS mi è venuta in mente leggendo la cit. di Mister Malik che trovate nell'introduzione e anche qua di seguito. Mi piace molto anche perchè shippo all'ennisima potenza Ziall! Io li adoro e penso che se stessero insieme e li vedessi il mio piccolo cuoricino non reggerebbe. Comunque... Spero vi piaccia e ringrazio in anticipo chi leggerà! Fatemi sapere cosa ne pensate, un bacione!

The sleeping beauty_

“Se ti addormenti con Niall di fianco, ti si avvinghierà addosso durante la notte.” [Cit. Zayn Malik]
La prima volta che Niall si addormentò alla destra di Zayn fu a The X-Factor, e fu parecchio imbarazzante.
Niall era stanco, anzi, dire che era stanco era un eufemismo. Erano circa tre ore che provavano quella canzone per il live della sera seguente. Totale eclipse of the heart era una canzone difficile, ne erano tutti a conoscenza. Ma volevano rischiare, così Simon non esitò ad assegnare loro quella ballata un po’ macabra. Solo che Niall non reggeva così tanto sforzo tutto in una volta. La testa gli pulsava e la gola era un po’ affaticata. Ma soprattutto, non riusciva a tenere la testa a posto, barcollava avanti e indietro in cerca di un posto comodo su cui addormentarsi. Quando lo trovò, si avvinghiò completamente al corpo caldo che gli stava di fianco e sospirò soddisfatto. Zayn non amava molto il contatto fisico con le persone che non aveva ancora inquadrato. Niall era una di queste. I suoi occhi gli mandavano in subbuglio lo stomaco, ed il moro non aveva ancora bene capito se fosse una cosa buona o cattiva. Comunque stava di fatto che il contatto tra la testa di Niall e la sua spalla l’aveva fatto sobbalzare, ma il biondo sembrava non essersene accorto dato che aveva continuato imperterrito a sonnecchiare ed a stringersi sempre più contro il corpo del pakistano che guardava la scena ad occhi sgranati.
La seconda volta che Niall si addormentò alla destra di Zayn fu sempre a The X-Factor, e Niall piangeva.
Avevano faticato tanto per arrivare a quel punto della gara, e non potevano buttarsi giù proprio in quel momento. Zayn era ben consapevole che Niall era quello che soffriva più di tutti la nostalgia di casa. E non aveva idea di come il biondino avrebbe potuto prendere la burrasca di neve che avrebbe impedito alla crew di andare nel suo paese. Zayn sedeva nervoso sul sedile posteriore del furgoncino che stava viaggiando da un angolo all’altro dell’Inghilterra, Niall, alla sua sinistra, guardava fuori dal finestrino perso nei propri pensieri. Zayn lo guardava di sottecchi aspettando il momento in cui sarebbe scoppiato in un pianto ristoratore. “Tutto bene?”Aveva sussurrato il moro avvicinando le labbra all’orecchio dell’irlandese che si era voltato lentamente e aveva cominciato a guardarlo con gli occhi di chi aveva trattenuto le lacrime da troppo tempo. “No, affatto.” Aveva risposto il ragazzo con tremore nella voce. Niall aveva poggiato la testa sulla spalla di Zayn e aveva cominciato a singhiozzare piano, trattenendosi, quasi avesse paura di farsi sentire. Si era addormentato e senza nemmeno farlo apposta, pochi minuti dopo il suo braccio aveva stretto la vita di Zayn e questi lo stava cullando dolcemente.
La terza volta che Niall si addormentò alla destra di Zayn fu sul divano delle studio di Simon Cowell, ed erano appena stati eliminati.
Fu dura per tutti accettare l’eliminazione. I ragazzi erano devastati da quell’orribile notizia. Zayn infatti aveva esplicitamente urlato ai quattro venti di non voler vedere Simon Cowell quella sera. L’uomo, loro ex-mentore, li aveva difatti invitati nel proprio ufficio nel certo di Londra. Zayn si era detto contrario, ma convinto da forze più potenti di lui, Liam Payne, aveva accettato di incontrare l’uomo. Si era da subito pentito dato che era più di un’ora che lo stavano aspettando seduti su divani e sedie varie. Niall come al solito si mordicchiava le unghie e aveva gli occhi rossi di pianto. Erano tutti ancora scossi dall’eliminazione. Passata un'altra mezz’ora  Zayn si era ritrovato con le dita conficcate tra le ciocche biondiccie di un Niall che gli si era appena addormentato sulle gambe. Il biondo stava dormendo, e almeno nel sonno sembrava beato e non tormentato come lo si vedeva da un paio di giorni. Zayn aveva cominciato a contare i respiri regolari dell’irlandese tanto che si annoiava, quando Simon era entrato nell’ufficio, con tanto di solita giacca grigia a fasciargli il fisico asciutto. “Vi scritturiamo, questo è il contratto. Congratulazioni ragazzi.” Da li in poi fu il caos. Niall si era svegliato di soprassalto all’urlo di gioia di un Louis alquanto esaltato. Niall aveva guardato perplesso il moro senza dire una parola. Zayn lo aveva preso per la nuca e lo aveva abbracciato. Felice di non doverlo abbandonare.
La quarta volta che Niall si addormentò alla destra di Zayn fu nel tour bus, e Niall stava rimproverando Zayn per una canna di troppo.
Niall era andato, portandosi dietro tutta la sua vivacità e l’accento irlandese che tanto piaceva al pakistano, proprio nella cuccetta del suo amico dal ciuffo scuro. Erano usciti tutti quanti e Zayn aveva approfittato della mancanza di Paul per fumare un po’ in pace. Ma i suoi piani non andavano mai come avrebbe voluto, e si era ritrovato a dividere la, già stretta, cuccetta con un biondino tutto guance e fossetta sul mento. Eccolo lì infatti che aveva cominciato a straparlare sul fatto che l’erba fa male e le cazzate varie che s’inventava ogni volta per fare smettere il moro, che puntualmente gli sorrideva, sbatteva le lunghe ciglia e leccava la cartina per poi infilarsela tra le labbra. Zayn però non riusciva proprio a capire come, ogni volta che aveva una sigaretta tra le labbra, il biondino riuscisse a zittirsi e guardarlo fumare in silenzio. Quando Zayn ebbe finito la sua seconda sigaretta, Niall già si era addormentato sul suo petto, con la maglietta stropicciata di Zayn stretta nel pugno e un sorrisino stampato sulle labbra rosse.
La quinta volta fu Zayn ad addormentarsi  stretto a Niall, era dicembre e faceva un freddo cane.
Faceva freddo, e Zayn odiava avere freddo. Zayn odiava tutto quello che aveva a che fare con l’inverno, la neve e il naso rosso e gocciolante. Aveva esitato quando Harry li aveva invitati tutti nella sua casa di montagna a sciare. Zayn odiava sciare. Ma non poteva rimanere a casa da solo sapendo che quei quattro erano in giro senza di lui. Così aveva accettato, ed ora si ritrovava con la febbre e dieci coperte addosso. E aveva freddo. Niall al contrario del moro, adorava il vento gelido invernale che gli ricordava tanto la sua Irlanda. Zayn aveva starnutito così forte che il biondo si era ritrovato a sobbalzare per poi ridere per essersi spaventato con uno starnuto. Zayn lo aveva fulminato con lo sguardo chiedendosi cosa ci fosse così tanto da ridere, allora Niall aveva guardato il pakistano con occhi pieni di aspettativa e si era infilato sotto le coperte che già coprivano il corpo gelido di Zayn. Il moro era rimasto basito dall’intraprendenza del biondo tanto che si era ritrovato a sobbalzare non appena il corpo caldo di Niall era entrato a contatto con il suo. Zayn si era ritrovato stretto tra le braccia di Niall, cullato dalla sua voce che stava cantando un motivetto natalizio, con le gambe intrecciate alle sue. Zayn si era addormentato con All I want for Christmas is you nelle orecchie e un calore familiare che gli stava a poco a poco scaldando il corpo.
La sesta volta che Niall si addormentò alla destra di Zayn fu con il suo sapore tra le labbra e i suoi morsi sul collo.
Zayn era stufo, era davvero stufo . Era dotato di grande autocontrollo ma non ne possedeva abbastanza per riuscire a sopportare ancora. Non era sicuro di riuscire a resistere a quella tortura ancora per molto. Niall non si rendeva nemmeno conto sull’effetto che aveva sul moretto che l’aveva raggiunto in camera sua in quel preciso istante. Zayn aveva trovato il biondo con tanto di capelli arruffati, segni ben visibile del cuscino sulla pelle lattea della guancia, stessa pelle che si era arrossata notando che il moro aveva addosso solo un paio di jeans strettissimi. Zayn l’aveva guardato, studiando ogni suo minimo dettaglio, dalle labbra impastate per il sonnellino alle palpebre ancora pesanti. Niall aveva ricambiato quello sguardo profondo, sostenendolo come non aveva mai fatto. Un attimo dopo si stavano già baciando. Lingua contro lingua, petto contro petto. Le loro bocche andavano in sincrono, le loro mani, timide ma ansiose di scoprirsi, avevano vagato sui loro petti. La lingua di Zayn bruciava sulla pelle del biondo che non aveva nemmeno provato a trattenere le urla. E Zayn di questo era stato felice, felice di potersi beare della voce calda di Niall che aveva invocato il suo nome. Un attimo dopo, su quel letto, si stavano amando, si stavano scoprendo. E in quel momento Zayn, con la saliva di Niall che gli bagnava il petto, i suoi capelli biondi sporchi del suo stesso sperma tra le dita, era felice di non dover più sopportare. Non doveva più sopportare che Niall gli si avvinghiasse addosso senza avere la certezza che quello spruzzo di vita biondo fosse suo.