15 Aprile - Hokkaido
 

Mesi fa andava tutto più o meno bene anche se uscivo di recente da una relazione che mi aveva letteralmente spezzato il cuore. Ma ne uscivo comunque vincitore, a testa alta, sicuro di aver dato tutto me stesso anche questa volta. Nessun rimpianto, nessun se e nessun ma.
Avevo già progettato tutto della mia vita: avrei dovuto conoscere una ragazza per bene, un po' il mio opposto, con il quale avrei avuto una relazione duratura che nel giro di qualche anno mi avrebbe portato all'altare; avrei sicuramente avuto 3 o 4 bambini, una casa grande ed accogliente ed un buon lavoro, fortemente legato alla medicina.
E fino a poco tempo fa ero convinto di esser riuscito ad imbroccare almeno la strada giusta, ma pian piano mi resi conto che mi sbagliavo fortemente. Ed è forse dopo aver fatto questa scoperta che ho iniziato a conoscermi meglio, a capire me stesso, ad imparare ad ascoltarmi e a rispettarmi. Solo dopo esser cambiato tanto ho potuto veramente conoscere il vero Amore e il vero significato di sofferenza. Prima sopravvivevo a mala pena. Certo non avrei mai immaginato di poter vivere un'altalena di emozioni simili, eppure è proprio questo che la vita mi ha riservato ed io gliene sono in parte grato.

Mi chiamo Hikaru Matsuyama e la mia storia ha inizio adesso.

Dopo l'ultima delusione d'amore mi ero ben messo in testa che questa era l'ultimissima volta che permettevo a qualcuna di prendersi gioco di me in questa maniera. Dopo aver messo tutto me stesso in una relazione fasulla, avevo quasi deciso di abbandonarmi all'idea di trovarmi una “amichetta” con la quale poter “giocare” di tanto in tanto. Pareva andar così di moda. Ma dopo un accurato esame di coscienza ero giunto alla conclusione che aver una donnina facile al mio fianco non faceva certo per me, perciò accantonai subito questa folle idea.
Dopo un passato piuttosto travagliato e dettato dal mio io ribelle, avevo preso la decisione di andare un anno in missione come volontario. Tutti i miei amici dissero che non faceva per me, ma il mio orgoglio si ingigantì solamente a sentire ciò.
Mi ero documentato molto sui viaggi nell'oriente, sulle mete più gettonate, sui vari lavori di volontariato che si potevano svolgere in paesi poveri. A quanto pare in molti tornavano illuminati da queste opere di carità. Partii, quindi, con la speranza di poterne trarre qualche vantaggio anche io.
Non ci volle molto a far la valigia, un borsone era più che sufficiente. Al suo interno mi assicurai di inserire uno spazzolino da viaggio ed il dentifricio, un pettine ormai completamente sdentato, un paio di jeans strappati, qualche maglietta e un paio di maglioni, nulla di più. Partivo pressoché spoglio della mia identità, pronto a raccoglier pezzi di stoffa lungo il mio viaggio, fino a vestire una nuova identità.
Dopo aver rimuginato più volte sulla destinazione, accolsi l'offerta di andare a visitare il Nepal. Un caro amico me ne parlò talmente bene, che mi auto-convinsi che non potevo scegliere posto migliore. Così partii alla volta del Nepal, in fretta e furia, senza mai voltarmi, senza pensarci due volte.




Hikaru Matsuyama ha preso la coraggiosa scelta di cambiare se stesso, di scoprire un nuovo lato del proprio carattere. Ce la farà a superarsi una volta ancora e a trovare quell'io che tanto cerca? Sarà in grado di stravolgere il proprio mondo solo per abbracciare una nuova esistenza?
Nel prossimo capitolo ci sarà una piccola panoramica su quello che è il regno di Mustang (da qui il titolo della fanfiction) e sull'amore ormai sbocciato di Hikaru nei confronti del Nepal.
Vi aspetto in molti!